Mentre la carenza dei medici di medicina generale diventa sempre più stringente, Francesca Brandi Seidita, segretario nazionale Fimmg Formazione, ha denunciato che la condizione lavorativa in cui versa la medicina generale ha prodotto conseguenze anche a livello di partecipazione all’ultimo concorso svoltosi il 9 ottobre scorso. Quest’anno le borse messe a bando a livello nazionale sono state 2.583, tuttavia 673 sono già andate perse per mancanza di partecipanti.
"Non possiamo restare in silenzio dinanzi all’ennesima presa in giro del personale sanitario e dei cittadini, dinanzi alle giravolte del Ministero dell’Economia che vanificano gli sforzi del Ministero della Salute e al voltafaccia di coloro che lavorano per spingere il personale sanitario ad abbandonare la sanità pubblica". Con questa motivazione i sindacati Anaao Assomed, Cimo-Fesmed e Nursing Up, confermando la manifestazione del 20 Novembre, proclamano lo sciopero nazionale di 24 ore nella stessa giornata di medici, dirigenti sanitari, infermieri e professioni sanitarie ex legge 43/2006.
"Dopo mesi nei quali si sono moltiplicate le richieste d’attenzione e i campanelli d’allarme per una situazione non più sostenibile, tanto per i medici che per i pazienti - sottolineano in una nota congiunta Fimmg, Fimp, Fmt, Smi, Snami e il Sumai Assoprof - non si vede altra soluzione che avviarsi verso una contestazione unitaria dei medici convenzionati con il Ssn che solidifichi e renda univoco il disagio dei professionisti già espresso dalla area della dipendenza medica e infermieristica. Di qui la possibilità che nei prossimi giorni tutte le Ooss dell’intersindacale convenzionata possano decidere di unirsi alla protesta dei medici dipendenti".
Ha commentato così il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, l'annuncio dello sciopero da parte dei medici dirigenti del Ssn e degli infermieri. Per Anelli gli sforzi fatti dai medici, l’impegno, i sovraccarichi di lavoro legati alla carenza del personale non sono riconosciuti adeguatamente in questa Finanziaria e serve un deciso segnale di inversione di tendenza. I medici "vogliono ribadire il valore del nostro Ssn". "Puntare sulla sanità significa produrre crescita. Uno studio del Censis commissionato dalla nostra Federazione ha dimostrato che ogni euro investito in sanità frutta quasi il doppio". Ha dichiarato successivamente al Corriere della Sera Anelli.
Quest’anno il premio per l’alto valore della ricerca scientifica e l’impegno sociosanitario a favore dei più fragili è andato a tre medici e a una associazione. “Assegniamo ogni anno da sei anni il premio a medici e odontoiatri che si sono distinti nell'ambito della propria attività professionale e di ricerca" ha sottolineato il presidente OmceoMi, Roberto Carlo Rossi.
La defiscalizzazione dell’indennità di specificità e l'aumento delle retribuzioni nella sanità pubblica per Anaao-Assomed e Cimo-Fesmed sono provvedimenti necessari e impellenti e non possono essere dilatati nel tempo, rateizzati come fa presuppore il fatto che nella Manovra soltanto 900 milioni circa sarebbero disponibili per la sanità nel 2025 oltre al miliardo previsto dalla legge di Bilancio dello scorso anno, rimandando dunque al 2026 la disponibilità di quasi 3 miliardi.
L'esortazione viene da tre realtà associative rappresentative dei giovani medici (Anaao Giovani, Als e Gmi) che sul via libera della Commissione Cultura del Senato al disegno di legge delega che abolisce i test per iscriversi al primo anno e prevede una selezione dopo un periodo di sei mesi sottolineano: "Aprire la facoltà di medicina a 70.000 giovani e richiuderla dopo 6 mesi con ingresso effettivo di 20.000 di essi significa spendere miliardi di soldi degli italiani per formare un numero di medici quadruplo rispetto a coloro che andranno in pensione".