Antonio D’Avino, presidente nazionale Fimp, manifesta il proprio favore all’approvazione da parte del Consiglio Regionale della legge che abolisce l’obbligo del certificato medico per il rientro a scuola dopo cinque giorni di assenza per malattia: "Si tratta di una disposizione importante che semplifica, non di poco, la gestione amministrativa degli aspetti igienico-sanitari in ambito scolastico, riducendo l’onere in capo ai pediatri di famiglia, ma soprattutto liberando le famiglie da un atto burocratico inutile e privo di motivazioni scientifiche”.
Dura la presa di posizione del presidente dell'Ordine dei medici di Milano su ordini del giorno approvati in Consiglio regionale che prevedono, in vario modo e con varie modalità, che all’interno dei negozi di ottica, nelle farmacie dei servizi, gli ottici e gli optometristi possano fare visite oculistiche. “Come si può far votare dei documenti – si chiede il presidente Roberto Carlo Rossi – nei quali si afferma che visto che ci sono delle liste d’attesa, la visita oculistica la può fare l’ottico? Offriamo non solo tutta la nostra solidarietà ai medici oculisti, ma anche supporto legale".
“Auspichiamo tutti che la stagione delle piazze e delle proteste non riguardi la sanità, proprio per le peculiari tutele che i medici garantiscono e per le quali chiedono un riconoscimento. Ma se le risposte attese non dovessero arrivare, credo che i professionisti sanitari dovranno chiederne conto alla politica”. Così il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, ha commentato la presa di posizione dell'Anaao-Assomed che ha annunciato iniziative di protesta per l'autunno.
I medici di medicina generale della Fimmg Lazio una settimana fa avevano lanciato un alert per l'aumento dei casi Covid a cui è susseguito quello dei colleghi della Lombardia. Sta di fatto che il recente monitoraggio settimanale di Iss e Ministero della Salute ha registrato una crescita del 62% di nuovi casi dovuti in gran parte alla variante KP3. A preoccupare i medici è lo smantellamento di tutte le misure di prevenzione e di controllo. Ma Francesco Vaia, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, rassicura affermando che si tratta di casi "sotto controllo".
Secondo il Sindacato dei Medici Italiani (Smi) al personale medico devono essere date risposte concrete sia in termini economici sia in termini di tutele per impedire la desertificazione del Ssn. Per Anaoo-Assomed la professione medica "può risollevarsi solo con una drastica terapia d’urto. I numeri sono ormai noti a tutti, le cause e le analisi pure e anche i rimedi".
“Se gli aumenti economici del prossimo contratto 2022-2024 stabiliti dalla legge finanziaria dello scorso anno non saranno integrati da finanziamenti extracontrattuali, faremo valere le nostre ragioni nelle piazze italiane”. Questo il commento del segretario nazionale Anaao Assomed Pierino Di Silverio alle notizie apparse sulla stampa in merito agli incrementi stipendiali previsti nel 2022-2024 per il personale della pubblica amministrazione, compresa la dirigenza medica e sanitaria del Ssn.
Snami esprime scetticismo sull’efficacia delle misure adottate per affrontare le criticità della Medicina generale e sottolinea che l’assegnazione di ulteriori 900 borse di studio per il ciclo formativo non sarà sufficiente a risolvere le gravi carenze di un settore per il quale è indispensabile una riforma.