L'appello è stato lanciato dal presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas. "La carenza di medici e di personale del comparto sanitario è un'emergenza nazionale. Urgente una sospensione del numero chiuso nelle Facoltà  - ha affermato Solinas - o sarà sempre peggio. I sistemi sanitari regionali subiscono oggi le conseguenze di un evidente errore nella programmazione di professionisti formati dalle Università".

Il disagio lavorativo causato delle carenze strutturali e di organico che si registrano nelle Unità Operative di Medicina d'Urgenza, Pronto Soccorso e 118 in tutta Italia è tale che i medici e gli infermieri del Pronto Soccorso e del 118 scenderanno in piazza, per la prima volta, insieme alla Società Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza (Simeu). Pieno sostegno alla protesta da parte della FNOMCeO che chiede di "intervenire subito per porre fine all’emorragia di personale specializzato dai nostri Pronto soccorso”.

L'esortazione è del presidente della FNOMCeO, Filippo Anelli, che plaude alla proposta del Ministro della Salute di istituire un'indennità accessoria per i medici del Pronto Soccorso. “È sacrosanto valorizzare l’operato e la professionalità di questi colleghi - ha dichiarato - ma la stessa attenzione va riservata al personale del 118  e alla medicina del territorio su cui bisogna investire. Il territorio e l’ospedale, sono le due facce di una stessa medaglia: entrambi, insieme, costituiscono il Ssn e vanno valorizzati allo stesso modo”.

È stata accolta con favore la decisione del Ministero della Salute di istituire, dal prossimo anno, un'indennità accessoria per medici, infermieri e professionisti sanitari dei Pronto Soccorso. Ma per alcuni sindacati di categoria si tratta di un piccolo passo che non risolve la crisi del settore e non incide "su condizioni di lavoro al limite della sopportabilità". E c'è chi si chiede perché tale indennità non sia stata contemplata anche per i medici del 118, ricordando che la prima linea dell’emergenza-urgenza parte dal 118 e arriva Fino al Pronto Soccorso. Qualcun altro ricorda al Ministro della Salute l'urgenza nei PS di interventi di prevenzione e di deterrenza delle agressioni.

Le Federazioni sanitarie Fnopi, FNOMCeO, Fnopo, Fnovi, Fno Tsrm e Pstrp, Fncf, Onb, Cnop, insieme a Cnoas disapprovano il comportamento di chi si oppone alla vaccinazione contro il Covid e sottolineano in un documento, congiuntamente sottoscritto, la necessità di agire “con particolare fermezza e rigore disciplinare, qualora i comportamenti dei professionisti sanitari risultassero non in linea con i propri codici etici e deontologici".

"Il medico di medicina generale rimarrà convenzionato, con rapporto di uno a 1.500 assistiti e scelta fiduciaria, ma l’organizzazione del lavoro sarà affidata al distretto, non più al singolo medico di famiglia". Queste le parole del Direttore generale dell'Agenas Domenico Mantoan pronunciate durante il convegno: "Il potenziamento dell’assistenza sanitaria territoriale: Lombardia, Italia, Europa”, organizzato da Fondazione The Bridge con Agenas e Università di Pavia e con Regione Lombardia.