"Si tratta per lo più di operatori sanitari ancora impegnati in prima linea nei reparti Covid dai pronto soccorso alle rianimazioni. Le Aziende sanitarie e ospedaliere sono impegnate al massimo per proteggere i professionisti e l’intero sistema anche con test periodici per il personale sanitario", ha dichiarato Giovanni Migliore, Presidente Fiaso.
Sono 1.579 i medici e gli odontoiatri attualmente sospesi per non essersi ancora vaccinati. A comunicarlo la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri. "Una minoranza, lo 0,3% degli iscritti ai nostri Albi", ha sottolineato il presidente, Filippo Anelli.
Nelle dichiarazione dell'assessore al welfare della Lombardia "si evidenzia una scarsa conoscenza della realtà lavorativa della medicina territoriale". Ne sono convinti i presidenti provinciali degli Ordini dei Medici lombardi che hanno inviato una missiva al presidente della Regione e all'assessore al welfare. Ad accompagnare tale missiva anche le osservazioni comunicate in precedenza in merito alla riforma dell'assistenza territoriale che, sottolineano gli Ordini, "non hanno mai avuto riscontro".
Pochi medici sulle ambulanze, sempre meno personale medico in servizio, garantire l’assistenza sul territorio è sempre più difficile. A denunciare ciò la Federazione Italiana Sindacale Medicina Unita.
"Puntiamo ad ottenere il giusto riconoscimento giuridico dei diritti di lavoratori che hanno combattuto come gli altri. Troppo spesso 'a mani nude' contro il virus". Così si è espresso Gennaro Avano, fondatore dell'associazione 'A mani nude' in una dichiarazione rilasciata al Mattino di Napoli.
Dura presa di posizione dei rappresentanti sindacali dei medici di famiglia: Fimmg, Snami, Smi e Fismu Lombardia, con i dovuti distinguo, si sono compattati contro le recenti affermazioni dell'assessore al welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti secondo cui "il numero di ore che lavorano i Mmg è profondamente diverso rispetto alle ore di chi lavora all’interno delle strutture ospedaliere”.
Una domanda che si sono posti i medici di medicina generale dopo la firma dell’intesa sul Protocollo Governo-Regioni, Federfarma e Assofarm per la somministrazione da parte dei farmacisti dei vaccini antinfluenzali. Smi ribadisce che la somministrazione di un vaccino è un atto medico e Snami definisce tale decisione un'invasione di campo illegittima e pericolosa per i pazienti.