Questo è quanto risulta dall'analisi della banca dati Pharma Data Factory (Pdf) che, con il 95% di farmacie monitorate, consente una rilevazione dei consumi reali di medicinali in Italia. Se dal singolo farmaco consideriamo la classe dei medicinali più venduta, al top troviamo quella degli agenti che agiscono sul sistema renina-angiotensina.
The Lancet, in un recente editoriale, ha posto l'attenzione sulle ricadute che possono avere i contenuti fuorvianti dei social media su questioni cliniche, terapeutiche e sanitarie, sottolineando che la cattiva informazione in questi campi rappresenta una vera e propria minaccia per la salute pubblica.
I potenziali benefici previsti dal Dl rimangono un lontano miraggio: in sei mesi approvato solo 1 dei 6 decreti attuativi. Questo è lo stato dell'arte delineato dal monitoraggio della Fondazione Gimbe secondo cui l’ambiziosa complessità del Dl liste di attesa si scontra con numerosi ostacoli: attriti istituzionali a livello centrale, diseguaglianze regionali nella completezza e trasparenza dei dati, modalità poco trasparenti nella gestione delle agende di prenotazione sia del pubblico che del privato convenzionato, impossibilità di assumere personale sanitario per gli stringenti vincoli economici imposti dal Mef.
La Società Italiana di Farmacologia (Sif) chiede interventi immediati per evitare il declino di un settore cruciale per innovazione e salute pubblica. A preoccupare sono i dati messi in luce dal 21° Rapporto Aifa sulla sperimentazione clinica, che evidenziano un calo degli studi in Italia. Il rapporto, infatti, evidenzia che nonostante segnali di eccellenza, come il primato negli studi oncologici di fase I, il calo complessivo delle sperimentazioni e la quasi scomparsa degli studi post-registrativi (fase IV), fanno suonare un campanello d’allarme per il futuro del settore.
La garanzia della capillarità degli studi dei medici di famiglia da un lato e l’integrazione dei professionisti presso le Case della Comunità Hub e Spoke è già possibile, in certi casi già in atto, attraverso gli strumenti propri della Convenzione. A evidenziare ciò la proposta di assistenza territoriale elaborata da Mercer per Fimmg, presentata presso la sede dell'Enpam, scaturita dall’analisi di 10 modelli, già esistenti in 7 regioni, in contesti urbani e suburbani diversi tra loro, attraverso la comparazione di indicatori e interviste ai medici e ai direttori di azienda.