“Il tema del finanziamento del Ssn è cruciale, ma allontana l’apertura di una riflessione più ampia e coraggiosa sulla centralità delle riforme di cui il Servizio sanitario nazionale ha bisogno”. Così  ha esordito il presidente della Fiaso, Giovanni Migliore, presentando il 'Rapporto Fiaso sulla spesa sanitaria in Italia' che incrocia i dati di Ocse, Ragioneria Generale dello Stato e Corte dei Conti per prendere in esame l’evoluzione degli ultimi quindici anni, attraverso un confronto con la spesa degli altri Paesi europei.

Il segretario Nazionale Anaao-Assomed, Pierino Di Silverio, non ci stà all'accusa lanciata dal presidente dell'Iss e risponde, precisando, che i medici sono già sottoposti a continue valutazioni e confondere il diritto alla professione con il diritto alla cura è un grave errore. Inoltre rammenta che le liste d'attesa sono figlie di molteplici fattori, in primis la carenza di personale.

EvdSecondo i dati della recente survey di Ipsos, per il 26% dei cittadini, oggi i medici di famiglia svolgono prevalentemente una funzione amministrativa e burocratica, mentre per il 25% è una figura utile soprattutto a individuare esami di approfondimento. Per la Fimmg questo tipo di ruolo non è però quello che i cittadini vogliono poiché dalla stessa indagine risulta che per ben il 77% il medico di medicina generale deve essere il punto di riferimento principale per la salute attraverso una presa in carico che va oltre la singola consulenza o prestazione cosa che il sistema burocratizzato, che investe il lavoro dei medici di famiglia, ostacola.

EvdSecondo un'indagine della Fadoi, presentata a Rimini nel 29° Congresso nazionale, in media tre ricoveri su 10 si sarebbero potuti evitare con una migliore presa in carico dei pazienti da parte dei servizi territoriali. Dei pazienti ricoverati, in otto casi su dieci, non si hanno informazioni complete sullo stato di salute poiché il Fascicolo sanitario elettronico risulta aggiornato appena una volta su cinque.

25 Società scientifiche e Associazioni di pazienti hanno firmato e inviato alle principali istituzioni del Paese un documento con cui si chiede di potenziare la rete diabetologica, di garantire l’equo accesso alle cure su tutto il territorio nazionale, di investire in prevenzione e diagnosi precoce, di sviluppare la digitalizzazione.