Il pasticcio dell'entrata in vigore dei nuovi tariffari sanitari
Il 30 dicembre il Tar del Lazio ha sospeso il decreto con cui venivano introdotti i nuovi tariffari per le prestazioni sanitarie, dopo l'aggiornamento dei Lea, facendo seguito al ricorso di molti soggetti della sanità privata che ritenevano insufficienti i rimborsi statali per i laboratori e le cliniche convenzionate. Passate ventiquattro ore il Tribunale Amministrativo ha fatto dietro front dopo l'istanza di revoca dell'ordinanza sospensiva, presentata dal ministero della Salute, attraverso l'Avvocatura dello Stato, rimandando la decisione al 28 gennaio. Tutto ciò ha creato disagi a medici e cittadini.
La Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie condivide con il Ministro Schillaci la necessità di un maggiore supporto alle cure primarie per far sopravvivere il Ssn. Secondo Alessandro Rossi, Presidente Simg: “I numeri dei medici di famiglia sono in continuo calo: è questo il principale problema, a prescindere dai luoghi in cui l’assistenza sia erogata. Ribadiamo pertanto la nostra richiesta di potenziare il personale e le risorse per il territorio”.
