Durante l'evento della Giornata nazionale del personale sanitario, il Ministro della Salute Orazio Schillaci, nel suo intervento, ha sottolineato che, per una più adeguata presa in carico dei pazienti cronici, i modelli nati quasi 47 anni fa non sono più adatti e non si può più pensare di rinviare l’efficientamento della medicina di prossimità. Motivo per cui l’apporto dei medici di famiglia è essenziale e non ci sarebbe nessuna intenzione di rompere il rapporto di fiducia tra cittadino e medico, ma si vorrebbe rafforzare questa alleanza offrendo alle persone un ulteriore punto di accesso dove il Mmg potrà fare la sua diagnosi e avvalersi se necessario dello specialista.
Le malattie del fegato stanno cambiando e rappresentano sempre più un’emergenza epidemiologica e clinica nel nostro Paese, con un forte impatto economico per Ssn. Il progresso scientifico offre nuovi strumenti utili per diagnosi e terapie, ma servono politiche adeguate per favorire la prevenzione e la presa in carico dei pazienti. Per queste ragioni gli epatologi dell’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato (Aisf) hanno realizzato il Libro Bianco “Le malattie epatiche: definizione di ambiti e interventi per un approccio integrato”, presentato di recente al Ministero della Salute.
Il peso economico della spesa sanitaria sostenuta dalle famiglie italiane ha superato i 40 miliardi di euro nel 2023, quella pro capite più alta si registra in Lombardia. Quasi il 40% di tale spesa finisce in prestazioni inutili e risulta essere frenata dall’incapacità di spesa delle famiglie e dalla rinuncia a prestazioni per reali bisogni di salute. Motivo per cui non può rappresentare un indicatore affidabile per valutare le mancate tutele pubbliche. Di conseguenza, ridurre la spesa out-of-pocket aumentando quella intermediata da fondi sanitari e assicurazioni non appare realistica. È quanto emerge dal Report dell’Osservatorio Gimbe sulla spesa sanitaria privata in Italia nel 2023, commissionato dall’Osservatorio Nazionale Welfare & Salute (Onws), presentato di recente al Cnel.
"Speriamo che la legge approvata dalla Regione vada avanti nel suo percorso, che non ci sia alcun ricorso da parte del governo - che avrebbe dovuto da tempo approvare una norma nazionale - e che faccia da apripista per analoghe disposizioni in altre regioni”. Questo quanto dichiarato da Francesca Moccia, vice segretaria generale di Cittadinanzattiva, in merito alla legge sottoscritta dal Consiglio regionale della Toscana sul cosiddetto suicidio assistito.
Secondo il monitoraggio della Fondazione Gimbe, nel 2022 la mobilità sanitaria interregionale ha raggiunto la cifra record di 5,04 miliardi. I dati elaborati dalla Fondazione confermano anche il peggioramento dello squilibrio tra Nord e Sud, con un flusso enorme di pazienti e di risorse economiche in uscita dal Mezzogiorno verso Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, le Regioni più attrattive che incassano il 94,1% del saldo attivo, mentre il 78,8% del saldo passivo grava sul Centro-Sud. Il 54,4% delle prestazioni erogate fuori regione va al privato accreditato.