I migliori risultati ottenuti dai test di accesso alla Facoltà sono stati registrati in Sicilia e Campania, fanalino di coda la Sardegna. In sesta posizione si piazza l'ateneo di Bologna con 49,5 punti, ed è la prima università del Nord, segue Trieste secondo e ultimo ateneo del Nord nelle prime 10 posizioni. Sono 621 gli studenti che hanno preso il massimo dei voti.

La diabetologia può rappresentare un vero e proprio modello apripista nel Telemonitoraggio, rispetto a tutti gli altri ambiti,  grazie alla dotazione tecnologica già ampiamente diffusa nella popolazione con diabete. Le società diabetologiche italiane ne individuano in un documento i requisiti e le modalità operative per l’idoneità e l’appropriatezza. Fra i concetti chiave la necessità di integrazione del dato della misurazione parametrica della glicemia con il profilo clinico e la storia clinico-terapeutica di ogni singolo paziente contenuti nella Cartella clinica elettronica, come previsto nel quadro del ruolo assegnato alla Telemedicina dal Pnrr.

EvdA dare una risposta a questo quesito è il Rapporto 2024 di Crea sanità: “Opportunità di tutela della salute: le performance regionali” che, attraverso l'analisi dei principali indicatori dell’assistenza sociosanitaria conferma il gap sanitario tra Regioni, soprattutto tra Nord e Sud. Veneto, Piemonte, Bolzano e Toscana sono le Regioni promosse con livelli complessivi di tutela della salute migliori e con un indice di performance che supera il 50% del livello massimo. Anche se il Sud è ancora indietro in termini di livello di performance sanitarie regionali, è proprio nel Meridione che si sono registrati i maggiori miglioramenti negli ultimi cinque anni.

EvdSTADA Health Report 2024, un'indagine rappresentativa di circa 46.000 intervistati in 23 Paesi europei, conferma come i sistemi sanitari non rispondano più adeguatamente alle esigenze di molti cittadini europei, spingendoli a farsi carico personalmente della loro salute. Le principali cause di insoddisfazione sono: l’accesso alle visite mediche, lo standard dei servizi sanitari, la carenza di personale e una generale sfiducia nei confronti dei responsabili politici del settore sanitario.

La Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi) e l’Ispettorato Generale della Sanità Militare (Igesan) hanno siglato a Roma un protocollo d’intesa per realizzare progettualità comuni nell’ottica di una sinergia sempre più integrata tra sanità civile e sanità militare, con particolare attenzione al tema della formazione. Secondo il presidente Fofi Andrea Mandelli la pandemia e le più recenti emergenze hanno rafforzato la consapevolezza di quanto sia importante mettere a fattor comune le competenze e le capacità espresse dalla professione di farmacista nell'ambito civile e militare.