"Le diseguaglianze regionali e la mobilità sanitaria continueranno a farla da padrone e il CAP di residenza delle persone condizionerà il diritto alla tutela della salute se non ci sarà una nuova stagione di collaborazione tra Governo e Regioni e un radicale cambio di rotta per monitorare l’erogazione dei LEA". Questo in sintesi il commento del presidente della Fondazione Gimbe al Report della Fondazione: “Livelli Essenziali di Assistenza: le diseguaglianze regionali in sanità” che ha analizzato i risultati dei monitoraggi annuali del Ministero della Salute relativi al decennio 2010-2019.

EvdNella manovra del governo "non c'è traccia delle risorse per il Piano Nazionale Oncologico né dell'anticipo dell'indennità di PS al 1 gennaio 2023". A evidenziare ciò Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva. Si tratta di due misure annunciate come necessarie ma mai davvero inserite nelle Legge di Bilancio. Per Mandorino ciò rappresenta una "gravisssima mancanza che comporterà, e sta già comportando, effetti negativi sui cittadini e sul nostro Ssn”.

A lanciare l'allarme è Salutequità, Associazione per la valutazione della qualità delle politiche per la salute. "Le attuali coperture relative al personale sanitario per il 2026 - dichiara Tonino Aceti, Presidente di Salutequità - ad oggi si attestano a circa 1,7-1,8 miliardi di euro, a fronte di un costo complessivo che oscilla tra circa 2,1 e 2,3 miliardi. Vanno trovate ulteriori coperture per circa 500 milioni di euro, altrimenti il debito buono relativo alle nuove strutture territoriali previste dal Pnrr si trasformerà in debito cattivo, cioè strutture vuote senza il personale necessario".

Evd"La manovra economica 2023 riserva solo briciole alla sanità pubblica e al suo personale, segnale della cecità del Governo di fronte al baratro in cui il Ssn sta precipitando". Questo quanto sottolineato dall'intersindacale dei medici e dirigenti sanitari in una nota stampa congiunta. Ad acuire la situazione, secondo l'intersindacale, è anche l'avanzare del progetto di autonomia differenziata che accrescerà le differenze di assistenza e cura tra le Regioni e favorirà la sanità privata.

Il monito viene dall’Osservatorio Innovazione di Motore Sanità che ha promosso un incontro aperto a tutti gli attori di sistema, in cui si sono sottolineati i rischi del sottofinanziamento della sanità pubblica nella nuova legge di Bilancio. Enrico Rossi, già Presidente Regione Toscana, durante l'incontro ha precisato: “L’analisi della Corte dei Conti, che solitamente non è tenera con gli eccessi della spesa pubblica, dice apertamente che, dopo la parentesi del triennio Covid, l’attuale legge di Bilancio 2023 per i prossimi anni segna l'inizio di una fase di rientro nel rapporto tra spesa sanitaria e Pil, che ricolloca il nostro Paese al di sotto della media dei principali partner europei".