Questo l'appello lanciato durante la seconda edizione della Midsummer School di Motore Sanità, svoltasi a Roma. Per gli esperti presenti al meeting, bisogna puntare sulle nuove tecnologie per un accesso sempre più appropriato ed universale alla prevenzione e alle terapie e sulla costruzione di reti integrate per la presa in carico dei pazienti.
Si è svolto di recente il primo incontro del Tavolo tecnico istituito dal Ministro della Salute che dovrà portare alla revisione dei Dm 70 (standard assistenza ospedaliera) e Dm 77 (standard dell’assistenza territoriale). Ora, tutti i partecipanti sperano che si potranno affrontare congiuntamente le criticità della sanità ospedaliera e di quella territoriale. Ma stando ai commenti dei vari sindacati di categoria, il percoso appare difficile e tutto in salita, soprattutto perché mancano le risorse per attuare qualsiasi tipo di riorganizzazione.
Le “croci verdi” si confermano tra le protagoniste del rafforzamento della rete assistenziale sul territorio. Crescono le prestazioni di cui oggi si può usufruire in farmacia, oltre alla dispensazione del farmaco. In un anno le farmacie dei servizi lombardi hanno infatti effettuato 482.000 operazioni di scelta e revoca del Mmg, a cui si aggiungono 52.679 prestazioni di telemedicina erogate da inizio gennaio, oltre 223.000 vaccinazioni antinfluenzali somministrate nella stagione 2022-2023.
Manca personale per Case e Ospedali di Comunità e per l’Adi e le risorse non bastano. Questi sono alcuni punti critici portati all'attenzione da Marco Alparone, Coordinatore della Commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome durante l'audizione congiunta delle Commissioni Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei deputati e Commissioni Politiche dell'Unione europea e Programmazione economica, bilancio del Senato sullo stato di attuazione del Pnrr in merito alla Mission 6 e Mission 4 che coinvolgono direttamente le Regioni.
Tra il 2011 e il 2021 sono aumentati dal 26 al 40% gli italiani over 50 in condizioni di fragilità lieve, moderata o severa. Più che raddoppiati risultano i soggetti con fragilità severa, in gran parte ultrasettantenni. È quanto emerge dall’indagine di Italia Longeva “Trend di fragilità e Long-term care in Italia”, nata dalla collaborazione tra geriatri e Mmg, che ha preso in esame oltre 8 milioni di cartelle cliniche di pazienti in carico ai medici di famiglia tra il 2011 e il 2021.