Sparita, dal testo approvato dal Senato e ora al vaglio della Camera dei deputati la competenza esclusiva dei medici su diagnosi, prognosi e terapia. "Uniformare le professioni sanitarie verso la diagnosi e la terapia - commenta Guido Quici, presidente della Federazione Cimo-Fesmed- serve solo ad aumentare quell’anarchia che oggi vige in numerosi settori della sanità: non risolve senz’altro la carenza di personale, non consente di chiarire chi debba fare cosa e, soprattutto, mette a repentaglio la sicurezza delle cure".
Dal report realizzato dal Centro Studi di Egualia emerge che il ricorso ai generici viene privilegiato al Nord (con il 39,8% delle confezioni vendute) rispetto al Centro (29%) e al Sud (23,7%), a fronte di una media italiana del 32%. L’incidenza maggiore di consumo è nella provincia autonoma di Trento (44,7%), in Friuli Venezia Giulia (41,9%), in Piemonte (40%). In coda sono Sicilia (22,7%), Campania (21,9%), Calabria (21,7%).
Al di là del rispetto delle scadenze formali, a poco più di un anno dalla rendicontazione finale, le Case di Comunità pienamente operative sono solo il 2,7%, nessuno degli Ospedali di comunità ha tutti i servizi attivi e l'attuazione del Fascicolo sanitario elettronico procede a rilento con marcate diseguaglianze regionali. Questo quanto si evince dal recente monitoraggio dell'Osservatorio della Fondazione Gimbe sull'adempimento della Missione Salute al 31 marzo 2025.
Creare una strategia condivisa: è questo l'intento del documento redatto di recente dalle Regioni e Province Autonome per affrontare la carenza di infermieri, medici specialisti e altri professionisti sanitari attraverso interventi operativi a breve e lungo termine. In particolare per rafforzare l'assistenza di prossimità si propone di mettere a punto le condizioni giuridiche per il possibile impiego dei dirigenti medici dipendenti del Ssn a rapporto di lavoro esclusivo per la copertura degli ambiti territoriali carenti di assistenza primaria, anche in orario aggiuntivo.
In occasione del Primo maggio 2025, il mondo del lavoro, e in particolare quello della sanità, si è riunito per riflettere sulle criticità che ancora oggi affliggono i lavoratori, con un focus speciale sul personale sanitario. Tra manifestazioni, dichiarazioni e iniziative, emerge un quadro di un settore che, nonostante il suo ruolo fondamentale, continua a lottare per ottenere le garanzie e il riconoscimento che merita. A tale proposito il personale del comparto ha tenuto a sottolineare che proteggere e valorizzare chi lavora nella sanità, significa difendere il diritto alla salute di tutti.