Il Documento programmatico di finanza pubblica 2025 conferma una spesa sanitaria ferma al 6,4% del Pil, ben al di sotto della media europea. La segretaria generale dello Smi, Pina Onotri, lancia l’allarme: “Non possiamo continuare con una sanità d’emergenza permanente e stipendi tra i più bassi d’Europa. Servono scelte strutturali, non interventi spot”.
Da Nord a Sud, medici, operatori e cittadini hanno acceso luci per Gaza e per i 1.677 sanitari uccisi. Un gesto collettivo per chiedere pace, corridoi umanitari e rispetto dei diritti. La mobilitazione ha coinvolto ospedali, ordini, sindacati di categoria e associazioni.
In occasione della Giornata internazionale dell’anziano, l’Istituto superiore di sanità ha diffuso i dati della sorveglianza Passi d’Argento: la rinuncia alle cure tra gli ultra65enni è in calo rispetto ai picchi pandemici, ma restano forti disuguaglianze. A pagare il prezzo più alto sono gli anziani con difficoltà economiche, pluripatologie e residenti nel Sud Italia. Liste d’attesa, costi e accessibilità territoriale continuano a ostacolare l’equità del sistema. Un quadro che interpella direttamente la medicina generale e le politiche di prossimità.
Con l’approvazione definitiva del Ddl Pella, l’Italia diventa il primo Paese al mondo a riconoscere l’obesità come patologia cronica e recidivante. La nuova legge, articolata in sei punti, promuove prevenzione, cura e sensibilizzazione, con ricadute dirette sul lavoro dei medici di famiglia. Si apre una nuova fase per la presa in carico clinica, l’aggiornamento dei Lea e il superamento dello stigma. Longaevitas Aps rilancia: ora serve educazione alimentare nelle scuole.
L’entrata in vigore del Profilo sanitario sintetico (Pss), inizialmente prevista per il 30 settembre è stata rinviata - probabilmente a dicembre o marzo - per completare le attività di implementazione. Il rinvio arriva poco dopo le criticità sollevate dal presidente dell’Ordine dei medici di Milano, Roberto Carlo Rossi, che ha evidenziato rischi legati a cyber-sicurezza, privacy, etica e responsabilità medico-legale. Più positivo il commento del presidente dell’Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, che però chiede che il carico operativo non ricada esclusivamente sulla Medicina generale.