"Il dibattito sulla riforma farmaceutica Ue è vicino ad un punto di svolta, mentre la governance nazionale è ancora in attesa di trovare un nuovo assetto indispensabile per trovare un baricentro accettabile con le regole europee". Questo è quanto ha sottolineato Stefano Collatina, presidente di Egualia, in uno dei passaggi del suo intervento al convegno su “La nuova legislazione farmaceutica Ue e la governance italiana: impatti e prospettive” promosso dal sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato.

Il recente protocollo siglato con i Nas dalla Regione ha sollevato un acceso dibattito tra i professionisti del settore sanitario. Per Roberto Carlo Rossi, presidente dell'Omceo di Milano, demandare il controllo delle agende ospedaliere ai carabinieri non risolve i problemi strutturali del sistema sanitario lombardo, ma piuttosto recrimina la responsabilità su coloro che si prendono cura dei pazienti. La Cgil ha fortemente contestato l'accordo, definendolo un auto-commissariamento e un chiaro fallimento delle politiche sanitarie regionali. Medicina Democratica ha insistito sulla necessità di far sentire le voci dei cittadini per affrontare efficacemente la questione.

EvdIl 58% dei reparti è in overbooking, con pazienti costretti a essere assistiti su lettighe nei corridoi. Inoltre, l’85,6% delle unità denuncia una grave carenza di personale. Circa un terzo dei ricoveri potrebbe essere evitato con una presa in carico più efficace da parte dei servizi sanitari territoriali e una maggiore prevenzione. Questi sono i dati salienti della survey condotta da Fadoi, la Federazione dei medici internisti ospedalieri, su 216 unità operative sparse in tutte le regioni italiane, presentata in occasione del 30° Congresso nazionale che si svolge a Torino.

In occasione della festa della mamma, Pina Onotri, segretario generale dello Smi, ha tenuto a sottolineare: "Le diseguaglianze di genere nel mondo del lavoro, il non conciliare i tempi di vita, quelli di  cura per i propri familiari con la vita professionale  sfavoriscono le donne e anche le donne medico di Medicina generale, alle quali  ad oggi  non viene riconosciuta la maternità".

EvdCon 99 voti favorevoli, 70 contrari e 2 astenuti, il Senato ha approvato in via definitiva il Decreto Legge (Dl) Pa, introducendo  modifiche significative, tra cui la possibilità per le aziende sanitarie di estendere il servizio dei medici convenzionati fino all’età massima di 73 anni, prorogabile fino al 31 dicembre 2026.