Dal progetto Scienza, Media e la grammatica della Slow Violence: riflessioni sulle forme di sensazionalismo nella comunicazione, svolto nell’ambito del XV Master in Medicina Narrativa Applicata di Istud Sanità e Salute, emerge l'esigenza di una maggiore formazione su tale tematica. L'iniziativa ha evidenziato che la slow violence è un’espressione sconosciuta alla grande maggioranza dei giornalisti e comunicatori scientifici.
Facilitazione dei percorsi per i piani terapeutici; regole uniche per le Farmacie dei servizi al fine di assicurare l’uguaglianza nell’accesso alle cure dei cittadini, la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni; autocertificazione di malattia per le assenze dal lavoro per i periodi brevi. Sono questi i tre punti sui quali si è focalizzata la recente audizione del presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, presso la Commissione Affari Costituzionali del Senato, sul Ddl “Semplificazioni”.
Il 46% degli italiani ritiene che il servizio sanitario pubblico meriti un potenziamento. I lunghi tempi di attesa e la carenza di personale medico e sanitario sono motivi di malcontento. Questo è quanto emerge dal sondaggio d’opinione di Ipsos “Priorità e aspettative degli italiani per un nuovo Ssn”. presentato a Roma nel corso della settima edizione di “Inventing for Life Health Summit” e dedicato al tema “Investing for Life: la Salute conta!” in cui si sono confrontati illustri rappresentanti del mondo politico-istituzionale e accademico, esperti della comunità medico-scientifica e Associazioni dei Pazienti.
Il 52% delle visite mediche non rispetta i tempi e nel 26% dei casi non è possibile prenotare alcun appuntamento a causa dell'indisponibilità dell'agenda e della mancanza di date disponibili, nonostante la legge lo vieti. Questo, in sintesi, quanto emerge da una recente indagine di Altroconsumo che ha misurato l’entità di queste attese e ha messo a disposizione dei cittadini strumenti per ottenere una visita nei tempi previsti dalla normativa. Ad oggi sono quasi 10.000 le persone che hanno utilizzato i modelli delle lettere di reclamo presenti sul sito di Altroconsumo.
Secondo Cimo-Fesmed alla base del fenomeno della migrazione all'estero dei medici italiani ci sono basse retribuzioni e pressione fiscale eccessiva. Pur rappresentando lo 0,2% dei contribuenti italiani, i medici dipendenti del Ssn versano il 2% dell’intero ammontare Irpef. Secondo Guido Quici, Presidente Cimo Fesmed, preso atto di tale realtà, è necessario aumentare le retribuzioni oppure prevedere agevolazioni fiscali.