La prevenzione primaria è l’arma più importante per contrastare le malattie cardiovascolari e si basa essenzialmente su due elementi: adozione di uno stile di vita sano per ridurre il rischio di insorgenza di patologie, identificazione precoce e adeguata gestione di fattori di rischio (fumo di sigaretta, colesterolemia, diabete, pressione arteriosa). A integrazione di queste misure il medico può prescrivere un nutraceutico ad hoc.
Una recente review ha voluto analizzare gli studi randomizzati controllati (Rct) pubblicati che hanno studiato gli effetti degli interventi di riabilitazione fisica forniti direttamente (faccia a faccia) e mediante teleriabilitazione sulle prestazioni fisiche, sulla dispnea e sulla qualità della vita correlata alla salute (Hrqol) nei pazienti Covid acuti e post-acuti.
I nuovi risultati di uno studio clinico condotto al Memorial Sloan Kettering Cancer Center (Msk), dagli oncologi gastrointestinali Andrea Cercek e Luis Diaz Jr, dimostrano come l'immunoterapia da sola possa consentire alle persone con tumori con deficit di riparazione del mismatch (Mmrd) di evitare l'intervento chirurgico e preservare la loro qualità di vita.
Molte condizioni reumatologiche come l'artrite reumatoide e il lupus colpiscono spesso le donne durante l’età riproduttiva. Gli esperti riuniti da Eular hanno stabilito che la maggior parte dei farmaci comuni per queste condizioni, compresi i farmaci biologici possono essere utilizzati in sicurezza durante la gravidanza e l'allattamento.
La ricerca sta producendo interessanti avanzamenti terapeutici che se da una parte potrebbero garantire ai pazienti con patologia più impegnativa una qualità di vita nettamente migliore, dall’altra porteranno necessariamente ad una rapida revisione organizzativa dei percorsi diagnostico-assistenziali.
La terapia ha dimostrato di preservare la funzione motoria e le capacità cognitive nella maggior parte dei pazienti, purché somministrata tempestivamente. La maggior parte dei pazienti trattati prima che la malattia si manifestasse sono in grado di camminare e hanno uno sviluppo cognitivo in linea con quello dei bambini sani. Lo studio è stato condotto all’Ospedale San Raffaele di Milano ed è frutto di oltre vent’anni di ricerca dell’Istituto San Raffaele-Telethon per la terapia genica e dell’impegno della Fondazione Telethon a trasformare la ricerca in terapie fruibili dai pazienti.
Un nuovo studio ha dimostrato che l'uso di cannabis medica è stato associato a miglioramenti della qualità della vita (Qol) correlata alla salute nei pazienti con malattie croniche nell'arco di 12 mesi, con benefici sostenuti per il dolore cronico, l'affaticamento, i disturbi del sonno, l'ansia e la depressione.