Un'analisi dell'Ucsf ha rilevato che la nuova e più efficace generazione di farmaci per il diabete sta raggiungendo solo una frazione dei pazienti a cui viene raccomandato di assumerli in base alle nuove linee guida. La ricerca è stata pubblicata sul Journal of Diabetes.
Una nuova promessa emerge per la miastenia grave generalizzata (gMg), malattia autoimmune cronica che causa grave debolezza muscolare e difficoltà vitali. Nipocalimab, un bloccante FcRn, ha recentemente ricevuto l'approvazione della Fda statunitense per adulti e pazienti pediatrici (età pari o superiore a 12 anni) con gMg positiva agli anticorpi anti-AChR e anti-MuSK.
Il digiuno intermittente, un modello alimentare che alterna periodi di digiuno e alimentazione secondo una programmazione regolare, sta emergendo come una popolare alternativa alle diete tradizionali a restrizione calorica, spesso ritenute insostenibili a lungo termine.
Un nuovo e ambizioso studio internazionale, il trial Gold-Standard, promette di ridefinire il trattamento della malattia renale diabetica, proponendo una strategia innovativa basata su una combinazione di quattro farmaci somministrati precocemente.
Nonostante le chiare evidenze sui rischi e le raccomandazioni per un uso a breve termine, un numero significativo di pazienti riceve prescrizioni a lungo termine di benzodiazepine (Bzd). Un'analisi ha rivelato che un quarto degli adulti a cui sono state prescritte Bzd ha ricevuto una fornitura superiore a 120 giorni. Sebbene l'uso a lungo termine possa essere appropriato per condizioni specifiche e rare, come il disturbo d'ansia generalizzato resistente al trattamento o disturbi del sonno con movimenti anormali, l'estensione delle prescrizioni a lungo termine supera di gran lunga la prevalenza di queste indicazioni ristrette.
Del tema si è discusso in occasione del IX Congresso Anisc, Associazione Nazionale Italiana Senologi Chirurghi. “Rispetto al passato, in cui il trattamento del tumore della mammella era in prima istanza chirurgico, oggi nel 30% dei casi il primo approccio risiede nella chemioterapia e immunoterapia neoadiuvante” spiega Manuela Roncella, Presidente del Congresso.
Body Optimization and Obesity Support Team (Boost) è il nuovo percorso di presa in carico della persona con obesità o sovrappeso, in grado di offrire un supporto clinico integrato e personalizzato. Per la prima volta in Europa è integrata nel protocollo di cura per l’eccesso di peso un’applicazione web che utilizza l’intelligenza artificiale, in grado di sostenere, seguire e monitorare l’attività fisica nel paziente.