Al Congresso Esc 2025 Bayer ha condiviso nuove analisi post hoc dello studio di Fase III ATTRibute-CM su acoramidis. Le analisi esplorative suggeriscono, tra i pazienti affetti da amiloidosi cardiaca da transtiretina (ATTR-CM), miglioramenti clinicamente significativi rispetto al basale, nei livelli di NT-proBNP (N-terminal pro-B-type natriuretic peptide), di NT-proBNP nella distanza percorsa in 6 minuti (6Mwd – 6 minute walk distance) e/o un miglioramento o un arresto della progressione secondo il sistema di stadiazione del National Amyloidosis Center (NAC).
L’aggiunta di chemioterapia, a base di pemetrexed e sali di platino, a osimertinib, inibitore della tirosin-chinasi Egfr (Tki) di terza generazione, ha prodotto un miglioramento statisticamente significativo e clinicamente rilevante dell’endpoint secondario di sopravvivenza globale (Os) rispetto allo standard di cura osimertinib in monoterapia nel trattamento di prima linea dei pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule (Nsclc) localmente avanzato o metastatico e mutazioni del recettore del fattore di crescita epidermico (Egfrm).
Le evidenze accumulate da studi osservazionali hanno da tempo suggerito una correlazione tra bassi livelli plasmatici di potassio e aumento significativo del rischio di queste alterazioni del ritmo cardiaco. Per decenni, i medici hanno gestito le alterazioni elettrolitiche, ma ora una nuova ricerca getta luce su una strategia proattiva e potenzialmente trasformativa, riconsiderando il ruolo del potassio, non solo come un parametro da correggere in caso di ipokaliemia, ma come un target terapeutico attivo.
Questa struttura è una delle 15 a livello internazionale, per il trattamento di questo tumore raro e aggressivo. L’efficacia della radioterapia con protoni è dimostrata da numerosi studi scientifici: a 5 anni il controllo locale della malattia raggiunge il 95%. Maria Rosaria Fiore, referente di patologia: “Un tempo l’unica opzione era la rimozione chirurgica dell’occhio. Oggi è possibile conservare l’organo, garantendo anche una buona qualità di vita”.
Una ricerca condotta dall'Università Martin Luther di Halle-Wittenberg e dall'Università di Münster ha rivelato che la psicoterapia può portare a cambiamenti misurabili e tangibili nella struttura del cervello. Per la prima volta, uno studio pubblicato su Translational Psychiatry ha dimostrato che la terapia cognitivo comportamentale (Cbt) è in grado di alterare la struttura del cervello e aumentare il volume della materia grigia.
Un nuovo e promettente strumento, il calcolatore Prevent, si appresta a rivoluzionare la previsione del rischio cardiovascolare aterosclerotico (Ascvd), offrendo una guida più precisa per l'inizio della terapia con statine. Questo calcolatore, sviluppato per superare i limiti delle equazioni precedenti che tendevano a sovrastimare il rischio di malattie cardiovascolari, promette di identificare con maggiore accuratezza i pazienti che possono trarre il massimo beneficio da questi farmaci salvavita.
Un integratore a base di Dha, ovvero l’acido grasso omega-3 estratto da microalghe marine, si candida ad essere un ottimo alleato nella gestione nutrizionale del cancro alla mammella. A suggerirlo è uno studio italiano, pubblicato sulla rivista Cancers e condotto dal team dell’Università La Sapienza di Roma, che ha evidenziato un aumento significativo di resolvine – molecole lipidiche endogene con funzione antinfiammatoria – in pazienti con mutazioni Brca1 e Brca2.