Gli effetti collaterali associati agli antibiotici sono spesso lievi, come nausea o diarrea. Di solito si verificano da 1 a 6 ore dopo l'assunzione del farmaco. Le reazioni IgE-dipendenti provocano orticaria, angioedema, broncospasmo o, nei casi più gravi, anafilassi. Infine, l'ipersensibilità cellulo-mediata può verificarsi dopo alcuni giorni o settimane, il più delle volte manifestandosi come un'eruzione morbilliforme benigna, ma possono verificarsi sintomi più gravi come la sindrome di Stevens-Johnson.
Le persone che soffrono di ulcere croniche del piede diabetico potrebbero presto disporre di una nuova strategia di trattamento con una guarigione più rapida e meno ricoveri ospedalieri. I ricercatori della Michigan State University e del South Shore Hospital hanno scoperto che la combinazione di due comuni farmaci per il diabete – insulina iniettabile e metformina somministrata per via orale – aumenta la quantità di metformina nel sito della ferita.
Nuovi studi confermano l’efficacia della radioterapia stereotassica per la cura delle tachicardie ventricolari. Il Monzino, insieme all’Istituto Europeo di Oncologia, è pronto ad applicare la metodica ad altre aritmie.
La somministrazione dell'anticorpo monoclonale sperimentale nipocalimab è risultata associata a un miglioramento significativo nei pazienti con miastenia grave generalizzata (gMg) in una sperimentazione durata 24 settimane (studio di fase 3 Vivacity-Mg3).
Dalla chirurgia bariatrica e metabolica a quella dell’ernia della parete addominale fino a quella pancreatica, gastrica e colorettale, i robot sono pronti a soppiantare la tradizionale laparoscopia in sala operatoria. Si accumulano, infatti, le evidenze scientifiche che mostrano, intervento dopo intervento, la superiorità degli interventi chirurgici robotici rispetto a quelli laparoscopici o a cielo aperto. L’accoppiata chirurgo-robot può migliorare gli esiti in sala operatoria, riducendo i tempi di recupero e le complicanze.
Nel confronto tra radioterapia con cicli brevi e trattamento convenzionale la sopravvivenza e i tassi di recidiva sono risultati simili, tuttavia il primo approccio si è rivelato più sicuro, più conveniente per i pazienti e meno costoso. È quanto emerge da uno studio pubblicato sul British Medical Journal.
Se ne è parlato durante l’82° Congresso Nazionale Fimmg-Metis con la presentazione dei dati di un’analisi su 8 regioni rispetto all’uso dei Fans nella gestione del dolore cronico da cui emerge un aumento dell’uso di queste molecole a partire dal periodo pandemico contestualmente alle indicazioni delle linee guida nel trattamento della malattia Covid.