I pazienti con ipertensione resistente devono assumere più farmaci per controllare i valori di PA ma, con l'aumento del numero di pillole, aumenta anche la mancata aderenza dei pazienti alla terapia. Lo studio Quadro ha dimostrato che la disponibilità di una combinazione quadrupla in un'unica pillola era più efficace nel ridurre la pressione arteriosa rispetto all'assunzione degli stessi farmaci in pillole separate nei pazienti con ipertensione resistente. E favoriva anche una migliore aderenza al trattamento.

In Italia ci sono oltre 1.400 persone in terapia che potrebbero rimanere senza. Le Associazioni e i clinici: “Occorre usare il periodo di sospensione della decisione della Commissione Europea, disposto dalla Corte di Giustizia, per trovare una soluzione che tuteli le persone in trattamento”. Tra le proposte quella di applicare l’art 117.3 della Direttiva 2001/83/CE.

EvdI risultati aggregati degli studi Boreas e Notus mostrano benefici clinici significativi con una riduzione del 31% delle riacutizzazioni insieme a un miglioramento della funzionalità polmonare. I dati di questi due studi di fase 3 supportano dupilumab come il primo biologico approvato nell'Ue per un sottogruppo di pazienti con Bpco non controllata.


Secondo una lettera pubblicata sul Journal of the American Medical Association, i dispositivi inalatori rappresentano una fonte sostanziale di emissioni di gas serra. "Le scelte formularie che ottimizzano l'efficacia clinica, le emissioni di gas serra e l'accessibilità economica possono migliorare i risultati dei pazienti e ridurre l'inquinamento climatico", scrivono gli autori.

Potrebbe non essere consigliabile per i pazienti con una storia di infarto del miocardio e funzione ventricolare sinistra preservata interrompere la terapia a lungo termine con betabloccanti, avvertono i ricercatori. Nello studio randomizzato Abyss, sebbene non vi fosse alcuna differenza in termini di morte, infarto miocardico o ictus tra i pazienti che hanno interrotto l'assunzione e quelli che hanno continuato ad assumere betabloccanti, coloro che hanno interrotto questa terapia hanno avuto un tasso più elevato di ospedalizzazione cardiovascolare.

EvdUna recente meta-analisi descrive l'importanza dell'effetto placebo in 9 delle principali patologie psichiatriche, che risulta particolarmente importante nel disturbo depressivo maggiore e nel disturbo d'ansia generalizzato. Sembra anche che i sia un significativo effetto placebo nel disturbo da deficit di attenzione e iperattività (Adhd).

Nelle prime fasi della Amd, la somministrazione di alcuni integratori alimentari con effetto antiossidante può ridurre la progressione dei drusen e dell’atrofia maculare. L’Fda statunitense ha approvato nel 2023 due farmaci inibitori dei fattori del complemento per la terapia della Amd secca, e sono in sperimentazione anche due inibitori dei fattori del complemento somministrabili per via orale. Per la forma essudativa con evidenza di neo-vascolarizzazione retinica sono proposte iniezioni intravitreali di farmaci anti-Vfgf.