Monitorare con regolarità la PA delle donne nelle prime settimane dopo il parto garantisce benefici cardiovascolari a lungo termine: lo sottolineano i dati di un recente studio pubblicato su Jama. “Il cuore subisce cambiamenti significativi durante qualsiasi gravidanza per far fronte alle maggiori richieste circolatorie del bambino in crescita, e questi cambiamenti sono molto più profondi durante una gravidanza caratterizzata da ipertensione, a causa dell'aumento dello stress della gravidanza", ha detto l'autore dello studio Paul Leeson dell'Università di Oxford nel Regno Unito.

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Secondo una ricerca condotta dall’Università di Exeter, i rischi associati allo sviluppo di demenza nella mezza età potrebbero essere ridotti prendendo di mira alcuni fattori correlati allo stile di vita e alle abitudini di salute. Sebbene la prevalenza della demenza sia più alta nelle persone anziane, l’impatto sull’occupazione, sulla vita sociale e sulle relazioni familiari è particolarmente elevato per coloro che sviluppano la condizione prima dei 65 anni.

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Una dieta vegetariana o comunque a base prevalentemente vegetale è collegata a una probabilità inferiore del 39% di infezione da Covid, secondo una ricerca pubblicata sulla rivista BMJ Nutrition Prevention & Health. I risultati spingono i ricercatori a suggerire che una dieta ricca di verdure, legumi e noci e povera di latticini e carne può aiutare a scongiurare l’infezione.

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In uno studio di coorte nazionale danese che ha coinvolto 65.190 individui di età pari o superiore a 50 anni che hanno iniziato la terapia ipolipemizzante, ogni riduzione di 1 mmol/L del livello di C-Ldl ha portato a una diminuzione del 23% del rischio di eventi vascolari maggiori sia negli individui più anziani (≥70 anni) che in quelli più giovani (<70 anni). 

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Intervista


Ipovitaminosi D come fattore di rischio cardiovascolare modificabile
Francesco Fedele
Prof. Emerito di Cardiologia
Sapienza Università di Roma
Presidente Istituto Nazionale per le Ricerche Cardiovascolari (INRC)