
Sono stati compiuti grandi progressi nell’identificazione e nella gestione sia della malattia cardiovascolare (CVD) che dei suoi fattori di rischio, con conseguente miglioramento della mortalità aggiustata per età. Tuttavia, vi è una preoccupante mancanza di un’attenzione diretta e di dati sull’impatto delle malattie cardiovascolari nelle donne, e anche i progressi nella riduzione del carico di malattie cardiovascolari nel gentil sesso sono rallentati negli ultimi anni.