"Monitorare con attenzione l’andamento epidemiologico e chiarire alcuni punti della nuova normativa quali quelli relativi alla certificazione medica per l’assenza dal lavoro degli asintomatici, questione su cui sarebbe opportuno sentire le rappresentanze dei Mmg e dei medici competenti". Questi sono alcuni punti salienti sottolineati dal Presidente della FNOMCeO durante la recente audizione presso le Commissioni riunite Affari Costituzionali e Giustizia della Camera dei Deputati
“I soldi che l’Assessore Doria vuole dare alle agenzie di intermediazione e al governo cubano siano investiti negli accordi integrativi regionali per la medicina generale”. Questo l’appello lanciato da Luciano Congiu, vice segretario regionale Smi-Sardegna che chiede alla Regione un confronto. Il sindacato ha elaborato un documento di proposta per l’Accordo Integrativo Regionale che ha messo a disposizione dei colleghi e delle istituzioni regionali.
I due principali sindacati dell’area Anaao-Assomed e Cimo-Fesmed, in una nota congiunta, affermano di essere predisposti a siglare la nuova bozza di contratto se vengono accolte le loro proposte su orario di lavoro e fondi: "Siamo preoccupati per la carenza di risorse per il futuro CCNL 2022-2024. Per questo oggi non siamo disposti - precisano i sindacati - a cedere sul miglioramento delle condizioni di lavoro".
“Il passaggio alla dipendenza farebbe saltare la capillarità dell’assistenza - precisa il presidente della FNOMCeOFilippo Anelli -. Le Regioni avrebbero difficoltà a garantire a ogni medico dipendente un ambulatorio attrezzato e personale adeguato in ogni angolo del Paese. Motivo per cui proponiamo di far entrare nelle CdC i Mmg con forme associative e di ratificare ciò nel rinnovo della convenzione”.
"Constatiamo che è in atto un fenomeno che definirei di 'controtendenza' - ha dichiarato di recente Silvestro Scotti, segretario generale della Fimmg - con l'aumento di medici già specializzati che scelgono la professione di medico di medicina generale. Non si tratta di grandi numeri, ma di una tendenza molto indicativa legata anche al fatto che l'ospedale e la dipendenza dal Ssn, in questa fase, sembrano essere meno attrattivi che in passato".
A sottolineare ciò, in un articolo inviato alla nostra redazione, è Antonio Infantino Vice Presidente della SIICP. Infantino sente l'esigenza di esprimere il proprio punto di vista personale su di un argomento divisivo come la dipendenza e il riconoscimento di un ruolo dirigenziale per i medici del territorio. Argomenti su cui ribadisce la necessità di un dibattito senza pregiudizi che coinvolga non solo i sindacati e la FNOMCeO, ma quella base ‘silenziosa’ che non rifiuta a priori tali possibilità.
A pensarla così è Emira Ciodaro Responsabile Regionale Smi Calabria per la Medicina Generale che ha dichiarato: "Per abbattere le liste d’attesa occorrono provvedimenti strutturali e una programmazione che censisca il fabbisogno regionale di medici di tutte le specializzazioni e risponda, al tempo stesso, alla carenza dei Mmg".