Si allunga la lista degli appelli per una dilazione dell'inizio dell'anno scolastico 2022. La richiesta è dello Smi secondo cui, con gli ospedali e l’intero sistema della Medicina territoriale che già sono al collasso, non si riuscirà a reggere l’impatto del testing e dei tracciamenti nelle scuole, considerato il numero esponenziale dei contagi e il tasso di diffusione di Omicron.

È quanto si evince dal documento congiunto di Smi e Simet sulla bozza dell'atto d’indirizzo, elaborata da Regioni e Ministero della Salute per la Medicina territoriale, in cui si sottolinea che l'atto va nella direzione opposta alle necessità evidenziate dai medici del territorio. Motivo per cui chiedono che si chiuda un accordo economico ponte, relativo al contratto del triennio 2016/2018, con maggiori risorse economiche come per la dirigenza medica, rimandando la discussione della parte normativa all’Acn successivo dopo l’approvazione del nuovo atto di indirizzo.

É quanto dichiarato dal presidente dello Snami Angelo Testa, secondo cui la bozza dell’atto di indirizzo della Conferenza Stato Regioni sulla Medicina Territoriale, che contempla la trasformazione del pagamento dei Mmg da quota capitaria a quota oraria, parte da presupposti errati, perché l’impegno dell'orario settimanale dei medici di medicina generale va ben oltre le 38 ore settimanali ipotizzate nella bozza.

"Alziamo bandiera gialla come le navi che escono dalla quarantena..." si legge nel messaggio sulla pagina facebook del dottor Iacopo Periti, Mmg Toscana Centro, con cui un gruppo di medici di medicina generale, nato sul web durante la prima fase della pandemia, lancia un grido d'aiuto attraverso l'hastag #LASCIATISOLI  #VORREMMOCURARTI che gli assistiti troveranno scritto su una coccarda gialla affissa sulla porta dei loro studi. Un'iniziativa attraverso cui i medici denunciano una situazione critica determinata da due anni difficili dovuti alla pandemia che hanno reso l'attività lavorativa dei Mmg sempre meno al servizio della salute del cittadino e sempre più volta a colmare i vuoti organizzativi del sistema.

Un terzo dei malati ha bisogno di trattamenti specifici dopo la fase acuta, per questo c'è bisogno di potenziare la fase di riabilitazione per migliorare l’assistenza e ridurre l’impatto socio-sanitario di una patologia in forte crescita. Questo, in sintesi, quanto sottolineato a Verona dagli specialisti durante i lavori dell'ottavo Congresso Nazionale dell' Associazione Italiana Ictus.

Cambiare il Codice Deontologico: farlo tutti insieme, medici e odontoiatri, per renderlo in grado di rispondere alle nuove sfide che investono la società e la professione. A proporlo, il presidente della FNOMCeO, intervenendo a Milano al Convegno “Odontoiatria, eccellenza italiana”, organizzato dalla Commissione Albo Odontoiatri nazionale.

Fimmg Formazione scrive al Ministro Speranza per rinnovare la richiesta di proroga del D.L. Semplificazioni e chiedere che il riconoscimento delle ore svolte dal medico in formazione vengano riconosciute come attività pratica come è attualmente previsto per gli incarichi convenzionali a tempo determinato.