Ripensare, valorizzare e riprogettare la medicina territoriale. È questo l’obiettivo di “Alleanza per la Riforma delle Cure Primarie in Italia”, che è stata presentata di recente a Roma. Le organizzazioni aderenti hanno fatto proprie le proposte del Libro Azzurro, un lavoro di scrittura collettiva, promosso dalla “Campagna Primary Health Care: Now or Never”, che vuole essere strumento di riflessione e cambiamento per il rinnovo delle Cure Primarie in Italia: "un obiettivo strategico non più rinviabile che ha bisogno del sostegno di una 'massa critica' di organizzazioni-enti-movimenti sensibili alla problematica che condividano le linee di rinnovamento e si alleino".
È quanto ha sottolineato Filippo Anelli, Presidente FNOMCeO, durante il convegno sulla Sicurezza dei Medici e degli Operatori Sanitari, svoltosi a Bari. Al riguardo Anelli ha annunciato che il 21 aprile a Roma la FNOMCeO terrà una conferenza nazionale sulla questione medica perché servono risposte precise dal governo all’altezza “dell’impegno straordinario dei medici in questi anni di pandemia. I medici hanno pagato prezzi altissimi, ma hanno garantito comunque la salute. Chiediamo un punto di svolta che porti a rispondere ai reali fabbisogni di personale. Se la tragedia pandemica è avvenuta è anche perché il personale non era sufficiente".
Per Fabio Maria Vespa, segretario regionale Fimmg Emilia Romagna, il disagio professionale è tale che lo ha portato a dimettersi da medico di medicina generale e qundi anche da segretario sindacale: "Ho inviato le mie dimissioni da medico di base tramite pec non sono più un medico di medicina generale convenzionato. Io però sono un dottore e continuerò la mia professione".
La Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti-Fismu (affiliata Cisl Medici) si rivolge al ministro della Salute, Roberto Speranza, per dare la disponibilità dei propri iscritti ad assistere i profughi in arrivo in Italia. "I medici - sottolinea Fismu - rappresentano con la loro professionalità e il loro operato, la solidarietà, e anche in questo caso si mettono al fianco delle vittime della guerra in Ucraina".
È quanto tiene a sottolineare, in una lettera aperta ai colleghi, il Presidente dell'Unione Medici Italiani (Umi) Francesco Falsetti che ha decretato lo stato di agitazione quale richiamo alle principali istituzioni di categoria per trovare una piena e forte unità quale "elemento necessario per i prossimi gravosi impegni sindacali".
I giudici di Strasburgo hanno confermato il diritto all’adeguata remunerazione ai medici iscritti prima del 1982 al corso di specializzazione e al conseguente rimborso per risarcimento danni. Secondo Consulcesi la sentenza riconosce appieno il principio giuridico che da sempre loro hanno sostenuto, risolvendo la controversia giurisprudenziale determinatasi dinanzi alla Corte di Cassazione.
15 mila tra medici, infermieri e altri professionisti sanitari russi hanno scritto una lettera aperta a Vladimir Putin, sollecitandolo a cessare le ostilità nei confronti dell’Ucraina. L’appello, lanciato in nome dei principi deontologici e del Giuramento di Ippocrate, è stato raccolto e condiviso dalla FNOMCeO. Nel frattempo l'ISDE ha chiesto alla Federazione uno sforzo in più: "attivare una task force medica per la pace e la salvaguardia climatica che coinvolga i medici russi contrari alla guerra e al regime di Putin".