Mezzo miliardo le persone con diabete oggi nel mondo, ma una crescita del 50% attesa entro il 2045. Benini, Presidente Fand: “In Italia esiste oltre un milione di persone con diabete che non sa di esserlo. Individuare precocemente una persona con diabete è possibile; basta un semplice controllo della glicemia, che può cambiare una vita.”
Uno studio ha documentato il ruolo dell'indice trigliceridi-glucosio (TyG) nell'identificazione dei pazienti con diabete di tipo 2 che sono ad aumentato rischio di steatosi epatica non alcolica (NAFLD). L'associazione risulta essere più forte tra i pazienti più giovani (<65 anni), di sesso femminile, con un BMI <25 kg/m2 e con livelli di colesterolo HDL più bassi.
I ricercatori dell'Helmholtz Institute for RNA-based Infection Research (HIRI) e dell'Institute for Molecular Infection Biology (IMIB) di Würzburg hanno indagato perché il Fusobacterium nucleatum, batterio presente nella cavità orale, sia collegato a varie malattie tumorali. Per svelare le strategie molecolari di questi batteri, il team ha sviluppato nuovi strumenti genetici, scoprendo un fattore di adattamento che può aiutare i microrganismi a colonizzare le cellule tumorali. I risultati contribuiscono alla ricerca di nuovi bersagli terapeutici e sono stati pubblicati di recente su PNAS.
Una ricerca appena pubblicata su Scientific Reports mostra l’utilità delle campagne di screening con test antigenici rapidi per individuare positivi asintomatici nella popolazione. Curato da Davide Ferrari e Steven Stillman (docenti della Facoltà di Economia e della Libera Università di Bolzano) e Mirco Tonin (Facoltà di Economia Unibz e direttore dell’Istituto per la Ricerca Valutativa sulle Politiche Pubbliche di FBK), lo studio, effettuato sulla base dei dati derivanti dall’esperimento condotto in Alto Adige a novembre 2020, indica un significativo abbassamento dei contagi (-45% nel tasso di crescita dell’infezione) nelle settimane successive.
La ‘radice’ cerebrale del sovrappeso non è la stessa in tutte le persone e la comprensione della sua diversità e complessità rappresenta l’obiettivo fondamentale della ricerca futura verso la personalizzazione della prevenzione e cura dell’obesità. Ciò che sta emergendo è la possibilità di un trattamento basato su queste scoperte. “Già oggi – afferma Patrizia Iozzo del CNR di Pisa – possiamo proporre alcuni interventi, in grado di migliorare la funzione del cervello e in parte anche la sua struttura".
Anni o decenni dopo l’asportazione di un tumore alla mammella, il cancro può ripresentarsi o metastatizzare in altri organi. L'osso è spesso colpito da metastasi e in un recente studio pubblicato su Cancer Discovery, un team guidato da ricercatori del Baylor College of Medicine ha dimostrato in un modello animale che l'inizio delle metastasi ossee è associato al normale processo di riparazione ossea. I risultati offrono nuove direzioni per studi futuri per prevenire la recidiva del tumore.
Una survey commissionata dall'Ohio State University Comprehensive Cancer Center—Arthur G. James Cancer Hospital e dal Richard J. Solove Research Institute (OSUCCC—James) ha rilevato che la maggior parte delle donne non è a conoscenza dei sintomi insoliti di una forma particolarmente aggressiva e mortale di tumore mammario infiammatorio.