Secondo le stime Eu, entro il 2071 molti Paesi europei dovranno incrementare fino al 30% il numero di medici e del 33% quello degli infermieri per mantenere gli attuali standard di assistenza. L'Associazione europea dei medici junior propone una strategia fondata su organizzazione dati e benessere per evitare il collasso dei sistemi sanitari.
ll rifiuto del nostro Paese degli emendamenti 2024 al Regolamento sanitario internazionale, in linea con la posizione già espressa dagli Stati Uniti, pone questioni cruciali per la sanità pubblica. La decisione riafferma il principio di sovranità sanitaria, ma apre uno scenario di maggiore responsabilità per istituzioni, medici e professionisti della sanità. Motivo per cui si rende necessario garantire continuità nella tutela della salute pubblica, strumenti coerenti per la formazione e il coordinamento per poter mantenere la fiducia dei cittadini nel sistema sanitario, anche al di fuori dei meccanismi multilaterali.
La Fondazione Gimbe, al 9° Forum Mediterraneo in Sanità, ha presentato un’analisi dettagliata sul Fascicolo sanitario elettronico (Fse), evidenziando forti disparità regionali, documentazione incompleta e scarso coinvolgimento dei cittadini. Solo 4 tipologie di documenti sanitari sono disponibili ovunque, consenso dei cittadini fermo al 42% e servizi digitali integrati a macchia di leopardo. Il presidente Nino Cartabellotta invita a costruire un patto nazionale, con il coinvolgimento strategico dei medici di famiglia.
Sedici realtà associative, rappresentanti di circa 20 milioni di cittadini, hanno presentato il primo Manifesto sulla comunicazione promosso da Lilly Italia. Frutto del progetto RELAZIONI, il documento evidenzia l'importanza del dialogo costruttivo tra pazienti, istituzioni e operatori sanitari per rendere il sistema salute più inclusivo e partecipativo.
Un'Italia sempre più anziana, fragile e diffidente guarda alla sanità con crescente inquietudine. Secondo il sondaggio Ocse “Risks that Matter”, gli italiani sono tra i cittadini più preoccupati d’Europa per la propria salute e per la tenuta del sistema sanitario. A pesare sono l’invecchiamento della popolazione, l’insicurezza economica e la difficoltà ad adattarsi all’innovazione. In questa cornice, la fiducia verso istituzioni, tecnologie e welfare appare fragile, al punto che solo una minoranza sarebbe disposta a pagare più tasse per migliorare il sistema.