L’assenza di adeguati riconoscimenti per medici e dirigenti sanitari e per il settore nella Pubblica amministrazione sta spingendo la categoria a valutare l’uscita dal pubblico impiego. Il segretario nazionale Anaao Assomed, Pierino Di Silverio, denuncia tali iniquità, sottolineando le difficoltà nel garantire la stabilità del sistema salute a queste condizioni.
Nel dibattito pubblico e confronto istituzionale sul ruolo della Cassa dei medici nell’attuale contesto di riforma della medicina territoriale interviene il presidente Alberto Oliveti per precisare qual è la missione dell’Ente e la natura del suo patrimonio: “Non facciamo speculazione, ma tuteliamo il futuro previdenziale dei medici. Il nostro patrimonio non è privato, è della categoria”.
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha proposto di destinare le risorse impiegate per i medici a gettone alle assunzioni a tempo indeterminato. Tuttavia, il blocco delle assunzioni nella Pubblica amministrazione rappresenta un ostacolo significativo. Per superarlo, servono interventi normativi e strategie finanziarie mirate, tra cui deroghe settoriali, revisione dei finanziamenti e snellimento delle procedure concorsuali. Perplessità sulla questione sono state espresse anche da Cimo-Fesmed e Anaao-Assomed.
Nel 2024, mentre per la prima volta la rinuncia alle cure entra nel monitoraggio nazionale dei Livelli essenziali di assistenza come indicatore "core", il fenomeno tocca il suo massimo storico. Lo segnala Salutequità, che ha contribuito a introdurre nuovi strumenti di verifica, ma avverte: misurare non basta. Serve un’azione concreta da parte dello Stato, anche sostitutiva verso le Regioni inadempienti, per rendere effettivi i diritti di cura.
Passare da una sanità “reattiva” a una “proattiva” non è solo uno slogan, ma l’obiettivo dichiarato del Decalogo della prevenzione presentato dal Ministero della Salute agli Stati generali della prevenzione. Un documento ambizioso che invita a ripensare le politiche sanitarie: più attenzione agli stili di vita, alla cronicità, alla salute ambientale e al coinvolgimento civico. Un cambio di passo atteso, ma ancora incerto nei mezzi.