Il presidente dell'Unione Medici Italiani (Umi) Francesco Falsetti, ha dichiarato di non essere affatto sorpreso del posizionamento della Regione nei Lea considerando l'attuale situazione della sanità pubblica lombarda, soprattutto nell'ambito dell'assistenza territoriale: riduzione dei medici specialistici e dei Mmg, con centinaia di migliaia di cittadini lombardi senza un’assistenza di base continuativa e capillare. Per Falsetti serve un cambio di rotta, ma finora gli appelli dei sindacati restano inascoltati.
"Si apra una stagione di partecipazione per rifondare la sanità in Calabria". Questa è l'esortazione che viene da Cosmo De Matteis presidente Nazionale Emerito Smi. Per De Matteis la nomina del presidente della Regione Roberto Occhiuto a Commissario Delegato per l’attuazione degli interventi sul sistema ospedaliero calabrese testimonia la volontà di accentrare in Calabria le decisioni politiche nel campo della sanità.
Offrire un contributo nella sfida contro la resistenza antimicrobica e favorire la partecipazione delle organizzazioni civiche e di pazienti alle strategie per fronteggiare quella che l’Oms ha riconosciuto come una delle principali emergenze sanitarie globali. È questo l’obiettivo del Manifesto “Antimicrobico-resistenza: insieme ai pazienti per conoscerla e contrastarla”, presentato di recente a Roma da Cittadinanzattiva.
Per rendere possibile quanto oggi appare impossibile, cioè le compatibilità della economia con l’esigibilità del diritto unico e irrinunciabile alla tutela della salute, serve una profonda riprogrammazione strategica delle politiche sanitarie che investa sul lavoro professionale, che nella sanità pubblica rappresenta il capitale più prezioso. Questo in sintesi quanto declinato dal documento della direzione nazionale del sindacato.
"Il Fondo sanitario nazionale è deputato a finanziare le sole prestazioni sanitarie rientranti nei Lea ed è connotato da risorse limitate". Questo è quanto precisato dal sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato durante una recente interrogazione parlamentare riguardante la copertura dei costi delle prestazioni sociosanitarie da parte del Ssn per i soggetti con gravi patologie cronico-degenerative ricoverati nelle Rsa. Una dichiarazione significativa visto il recente dibattito sull'emendamento della senatrice M.C. Cantù (Lega) al Ddl prestazioni sanitarie, approvato in Commissione sanità del Senato, che vorrebbe escludere tali prestazioni dalla copertura del Fondo sanitario nazionale, limitandole esclusivamente alle prestazioni sanitarie.