La sedicesima edizione è stata caratterizzata dal confronto tra esperti e istituzioni sulle sfide future della farmaceutica. Il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato ha evidenziato il ruolo chiave della ricerca clinica, Pierluigi Russo direttore tecnico-scientifico di Aifa ha ribadito la necessità di modelli sanitari più centralizzati e Armando Genazzani presidente Sif ha sottolineato l’importanza di un dialogo aperto tra tutti gli attori del settore.

Evd"I giovani chirurghi italiani devono essere messi nelle condizioni di restare, crescere e contribuire al miglioramento del nostro sistema sanitario". A chiederlo è Michele Maruccia, direttore della Scuola di specializzazione in chirurgia plastica dell’Università di Bari e presidente uscente della Società polispecialistica italiana dei giovani chirurghi (Spigc) durante il 35° Congresso della Società a Bari in cui è stato rilanciato il dibattito sulla fuga dei medici e sulla necessità di una riforma strutturale della sanità italiana.

EvdDurante l'Healthcare & Pharma Talk di Rcs Academy e Corriere della Sera, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha evidenziato la necessità di modernizzare il Servizio sanitario nazionale attraverso maggiore tecnologia, digitalizzazione e investimenti sul territorio. Tra i temi centrali, ha sottolineato l'importanza di rendere più attrattiva la professione del medico di famiglia, proponendo una riforma che includa una scuola di specializzazione universitaria su scala nazionale.

EvdHa preso il via il tavolo di discussione tra Regioni e sindacati. Al centro il documento elaborato dalle Regioni che propone strategie operative e riforme per garantire la sostenibilità del Ssn e valorizzare i suoi professionisti. I sindacati chiedono più risorse per la sanità pubblica, la definizione chiara dei ruoli professionali e misure concrete per trattenere i giovani medici e infermieri in Italia. Sulle risorse assegnate il ministro della Pa, Paolo Zangrillo, in una recente intervista ha tenuto ad evidenziare che il governo ha stanziato: "20 miliardi ai contratti pubblici in due manovre di bilancio, garantendo continuità contrattuale e aumenti retributivi del 6-7% fino al 2030".

Nel mezzogiorno sono maggiori i ricoveri (ad eccezione per quelli per ictus dopo il 2020) e la mortalità, ma anche il ricorso a cure fuori regione e persino i comportamenti sbagliati dal punto di vista della prevenzione. Lo afferma il secondo rapporto del Gruppo di lavoro su equità e salute nelle Regioni dell’Istituto superiore di sanità.