EvdLa Sanità digitale vale 1,8 miliardi di euro, ma non si vede ancora la spinta del Pnrr. Questo in sintesi il messaggio lanciato durante il recente convegno “Sanità Digitale: vietato fermarsi!” in cui è stata presentata una ricerca dell’Osservatorio Sanità Digitale della School of Management del Politecnico di Milano che ne delinea lo stato dell'arte. In sintesi: in Italia l’utilizzo della Telemedicina aumenta, ma manca ancora un’effettiva integrazione di questi servizi nei processi di cura e assistenza. Si ferma la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico.

EvdMedici, dirigenti sanitari, cittadini e pazienti tutti uniti, per chiedere la salvezza della sanità pubblica, hanno annunciato una grande manifestazione nazionale a settembre a Roma. Le ragioni di tale iniziativa sono state illustrate in un manifesto in cui si sollecita la politica ad un chiaro impegno a difesa del Ssn, perché "è in atto, da tempo, un processo di destrutturazione del Ssn pubblico che, di fatto, ha minato la sostenibilità, l’equità e l’accesso alle cure, rendendo marginale, rispetto alle politiche nazionali, un bene inalienabile come la salute degli italiani".

Questo è stato il tema al centro dell'evento, organizzato da Motore Sanità, svoltosi di recente a Milano presso Palazzo Lombardia, dove si sono confrontati istituzioni, medici, professionisti e rappresentanti del Terzo settore. “La salute è un tema che non è global, ma profondamente local. Soltanto se lo affrontiamo su scala locale  -  ha affermato Marco Alparone, vicepresidente di Regione Lombardia - riusciamo a rispondere a una domanda fondamentale che è quella di benessere e salute per tutti”.

Sull'utilizzo dei farmaci equivalenti ci sono ancora troppe diffidenze da parte della popolazione. Nel 2022, per esempio, gli abruzzesi hanno speso più di 27milioni di euro come compartecipazione per le terapie con farmaci a brevetto scaduto griffati. Il dato è stato reso noto durante il convegno: "Il ruolo del farmaco equivalente Call to Action”, promosso da Motore Sanità e svoltosi di recente a Teramo.

È quanto mette in luce il Report dell’Istat sulla soddisfazione dei cittadini per le condizioni di vita. Nel 2022 la quota di soddisfatti è in decisa crescita tra i giovani di 14-19  mentre è sostanzialmente stabile nel complesso della popolazione. Continua invece a calare  la soddisfazione per lo stato di salute, soprattutto tra gli anziani, che passa dal 59,1% del 2021 al 55,3% del 2022 tra gli individui di 75 anni e più.