La richiesta è partita dalla Regione Emilia Romagna con una proposta di legge da inviare al Parlamento. A fine agosto anche la Giunta regionale della Toscana ha fatto lo stesso. L'obiettivo è innalzare il finanziamento annuale del Ssn per riuscire a dare risposta alle nuove sfide e ai nuovi bisogni di cura e assistenza dei cittadini, per evitare il collasso finanziario della sanità italiana in particolar modo della sanità pubblica.

EvdA pronunciare queste parole è stato Guido Quici, Presidente del sindacato dei medici Cimo-Fesmed commentando i dati del rapporto: "Personale delle Asl e degli Istituti di ricovero pubblici ed equiparati", pubblicato di recente dal Ministero della Salute. Secondo quanto si evince dal rapporto, tra il 2019 e il 2021 si registrano appena 175 medici e 8.339 infermieri in più mentre c'è un aumento significativo del personale amministrativo del Ssn.

"I cittadini chiedono risposte. Se non ci saranno fondi in più per il Ssn  -  ha dichiarato Pierino Di Silverio, segretario nazionale dell’Anaao-Assomed -  temo che per il Governo ci sia il rischio di affrontare una rivolta sociale, non è possibile pensare all’ennesima spending review. Qui c’è da attuare un piano Marshall per salvare il Servizio Sanitario Nazionale”.

EvdNon sono andate a buon fine le richieste del Ministro della Salute sulla necessità di nuovi risorse per il comparto. Le dichiarazioni del Ministro dell'Economia a Cernobbio sulla prossima Legge di Bilancio, all'insegna della prudenza, non fanno ben sperare. E a confermare che si continuerà a 'sottofinanziare' il Ssn c'è poi il Dpcm con la definizione degli obiettivi di spesa 2024-2026 per ciascun Ministero, pubblicato sulla G.U. del 18 agosto, il Ministero della Salute dovrebbe risparmiare 14,3 milioni nel triennio 2024-2026. "È evidente che il diritto alla tutela della salute non è più una priorità politica”. Ha commentato il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta.

"Sollecitiamo i governi a mantenere e a non smantellare i sistemi che hanno costruito per il Covid che resta una minaccia per la salute globale, sebbene l'emergenza sanitaria globale sia finita". Questo è l'appello lanciato di recente dal direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus.