Uno studio danese che ha coinvolto 127.092 individui con diabete di tipo 2 ha rilevato tassi di malattie cardiovascolari significativamente più elevati a partire da 30 anni prima della diagnosi di diabete, con odds ratio che vanno da 2.18 a 2.96 rispetto ai controlli abbinati. L'elevato rischio cardiovascolare persisteva dopo la diagnosi di diabete (HR 2.20).

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Secondo un ampio studio presentato nell’ambito di uno degli appuntamenti congressuali più importanti per la pneumologia (Ers, Vienna) le donne in cura per l’asma hanno maggiori probabilità di abortire e necessitano di cure per la fertilità per rimanere incinte. Lo stesso studio suggerisce anche che la maggior parte delle donne con asma sono in grado di avere figli.

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Presentata Fiore 3, indagine di Fondazione Giancarlo Quarta Onlus con il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Padova e l’Università di Parma per misurare gli effetti a livello cerebrale della continuità di rapporto con lo stesso interlocutore. Le attivazioni cerebrali mostrano che, se il rapporto con il medico è solido e continuo, il paziente vive una situazione di sicurezza, benessere emotivo e stabilità. 

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L’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (Ire) investe da alcuni anni sulla generazione e caratterizzazione di organoidi derivati da vari tipi di tumore. In pratica “avatar” o repliche in miniatura di organi e tessuti umani, modelli tridimensionali, derivati dai tumori dei pazienti, rivoluzionari per la ricerca sul cancro grazie alla loro capacità di replicare fedelmente in provetta la complessità biologica e genetica del tumore. 

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Si è sempre detto che è meglio cenare presto e fare un pasto leggero. E ora uno studio fornisce le basi scientifiche per questa tesi: secondo i risultati, consumare più del 45% del apporto calorico giornaliero dopo le 17:00 è associato a un aumento dei livelli di glucosio, con le conseguenze dannose che questo ha per la salute, indipendentemente dal peso e dal grasso corporeo.

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Secondo uno studio danese pubblicato sul British Medical Journal, l'esposizione a lungo termine all'inquinamento atmosferico da particolato fine (Pm 2.5) è collegata a un rischio più elevato di infertilità negli uomini, mentre il rumore del traffico stradale è collegato a un rischio più elevato di infertilità nelle donne sopra i 35 anni.

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Intervista


Ipovitaminosi D come fattore di rischio cardiovascolare modificabile
Francesco Fedele
Prof. Emerito di Cardiologia
Sapienza Università di Roma
Presidente Istituto Nazionale per le Ricerche Cardiovascolari (INRC)

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