Si è sempre detto che è meglio cenare presto e fare un pasto leggero. E ora uno studio fornisce le basi scientifiche per questa tesi: secondo i risultati, consumare più del 45% del apporto calorico giornaliero dopo le 17:00 è associato a un aumento dei livelli di glucosio, con le conseguenze dannose che questo ha per la salute, indipendentemente dal peso e dal grasso corporeo.

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Secondo uno studio danese pubblicato sul British Medical Journal, l'esposizione a lungo termine all'inquinamento atmosferico da particolato fine (Pm 2.5) è collegata a un rischio più elevato di infertilità negli uomini, mentre il rumore del traffico stradale è collegato a un rischio più elevato di infertilità nelle donne sopra i 35 anni.

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Secondo un ampio studio presentato nell’ambito di uno degli appuntamenti congressuali più importanti per la pneumologia (Ers, Vienna) le donne in cura per l’asma hanno maggiori probabilità di abortire e necessitano di cure per la fertilità per rimanere incinte. Lo stesso studio suggerisce anche che la maggior parte delle donne con asma sono in grado di avere figli.

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Un farmaco utilizzato per il trattamento dell’asma, può avere significativi effetti antiproliferativi sulle cellule del tumore pancreatico. La scoperta è avvenuta nell’ambito di uno studio coordinato da ricercatori e ricercatrici dell’Istituto di genetica e biofisica “A. Buzzati-Traverso” del Cnr di Napoli, in collaborazione con l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” e istituzioni di ricerca straniere. 

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L’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (Ire) investe da alcuni anni sulla generazione e caratterizzazione di organoidi derivati da vari tipi di tumore. In pratica “avatar” o repliche in miniatura di organi e tessuti umani, modelli tridimensionali, derivati dai tumori dei pazienti, rivoluzionari per la ricerca sul cancro grazie alla loro capacità di replicare fedelmente in provetta la complessità biologica e genetica del tumore. 

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Secondo le proiezioni dell'Oms, nel 2050 un miliardo di persone sarà affetto da osteoartrosi. Questa situazione è preoccupante, non solo perché si tratta di una patologia invalidante, ma anche perché quando è sintomatica è associata a un eccesso di mortalità. Non si osservano invece correlazioni simili quando si tratta di una patologia a riscontro esclusivamente radiografico.

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Intervista


Presente e futuro del trattamento dell’infezione da HIV
Antonella Castagna
Primario Unità di Malattie Infettive
IRCCS Ospedale San Raffaele Turro, Milano
Direttore Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive e Tropicali
Università Vita-Salute San Raffaele, Milano

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