Lo studio: “Il finanziamento del Servizio sanitario nazionale: dalla determinazione del fabbisogno alle allocazioni sulle Aziende sanitarie”, realizzato da Crea Sanità in collaborazione con Federsanità-Anci e Salutequità, presentato a Roma, ha evidenziato come il finanziamento sia un elemento cruciale per garantire equità di accesso alle prestazioni e per incentivare l’efficienza del sistema e a tal fine sottolinea la necessità per il Ssn di introdurre modelli di revisione dei vincoli di destinazione e dei pesi per la stima dei differenziali di fabbisogno; di maggiore trasparenza nei criteri di allocazione delle risorse regionali e di allocazioni mirate per riequilibrare il rapporto tra sanità ospedaliera e territoriale.
Con una nota stampa il sindacato denuncia che l'attuale politica sanitaria non solo manca di una visione complessiva sul futuro del Ssn, ma è connotata da un dibattito e da un conflitto di competenze tra Ministero della Salute e Regioni che mette a rischio la sua stessa esistenza: "C’è una sanità pubblica che affonda, un Titanic che punta dritto verso l’iceberg mentre sul ponte di comando Ministero e Regioni si accapigliano su poteri e competenze, senza avere la minima idea di cosa significhi davvero curare, assistere, garantire salute".
Il Ministro della Salute punta il dito contro le Regioni con una missiva in cui chiede di accelerare il tema delle liste d'attesa poiché non è più "sostenibile che in alcune di esse le liste siano ancora immotivatamente e illegalmente chiuse". Le Regioni rispondono accusando Schillaci di inerza in merito alla riforma dei medici di famiglia. Un'accusa che il Ministro rimanda al mittente ricordando che al riguardo è ancora in attesa del documento delle Regioni. Intanto interviene il presidente della Conferenza delle Regioni e sull'attuazione del Decreto liste d'attesa dichiara che senza risorse e con un’impostazione centralista la riforma rischia di rimanere inefficace.
A lanciare l'allarme Nino Cartabellotta presidente della Fondazione Gimbe che, commentando i dati preoccupanti sullo stato dell'arte della professione infermieristica, presentati a Rimini al 3° Congresso Nazionale Fnopi, ha affermato: "Siamo di fronte a un quadro che compromette il funzionamento della sanità pubblica e mina l’equità nell’accesso alle cure, sia in ambito ospedaliero sia territoriale, dove gli investimenti del Pnrr rischiano di essere vanificati senza un’adeguata dotazione di personale infermieristico".
"L'Italia è ai vertici europei per disponibilità di farmaci innovativi, ma le disuguaglianze regionali continuano a pesare. Servirebbero ulteriori margini di miglioramento nell’accelerazione e nello snellimento dei processi per l’immissione nelle liste di rimborsabilità a livello nazionale e nelle singole regioni per garantire ai pazienti un percorso più fluido e tempestivo verso le terapie". È quanto emerge dallo studio Patients Waiting to Access Innovative Therapies 2023 realizzato da Iqvia in collaborazione con l'European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations, la più ampia indagine europea sulla disponibilità di tali farmaci e sui tempi di accesso nei diversi Paesi.