La Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi) e l’Ispettorato Generale della Sanità Militare (Igesan) hanno siglato a Roma un protocollo d’intesa per realizzare progettualità comuni nell’ottica di una sinergia sempre più integrata tra sanità civile e sanità militare, con particolare attenzione al tema della formazione. Secondo il presidente Fofi Andrea Mandelli la pandemia e le più recenti emergenze hanno rafforzato la consapevolezza di quanto sia importante mettere a fattor comune le competenze e le capacità espresse dalla professione di farmacista nell'ambito civile e militare.

Il  dottor Sergio Segato, responsabile del Comitato Qualità di Aigo (Associazione italiana gastroenterologi ed endoscopisti ospedalieri) analizza i punti di debolezza del nuovo decreto e illustra la strada da intraprendere, basata sul concetto di appropriatezza che è la chiave di volta affinché il sistema regga. Purtroppo, per Segato, in Italia "l'approccio all'appropriatezza è poco popolare".

EvdAgenas ha pubblicato le Linee di indirizzo per l’attuazione del modello organizzativo delle Case della Comunità (CdC) hub previste dal Pnrr e tracciate nel Dm 77/2022, stabilendo standard uniformi su tutto il territorio nazionale. La CdC hub rappresenterà uno dei nodi, insieme alla CdC spoke, della più ampia rete di offerta dei servizi sanitari, sociosanitari e socioassistenziali e al tempo stesso è parte dei luoghi di vita della Comunità locale del territorio su cui insiste. Nelle CdC hub dovrà essere garantita la presenza medica h.24, 7 giorni su 7, anche attraverso il servizio di continuità assistenziale insieme alla presenza infermieristica h.24, 7 giorni su 7.

Durante la recente presentazione a Roma del Rapporto Sdo 2022, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha tenuto a sottolineare che il ricorso improprio all’ospedale rappresenta ancora una criticità "dovuta essenzialmente al crescente numero di persone affette da patologie croniche a cui vanno date risposte sul territorio". A tale riguardo ha precisato che tali risposte sono già in corso d'opera e grazie alla Mission 6 del Pnrr, "nel 2026 vedremo il cambiamento reale con la messa a terra di tutti gli interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza".

EvdSemplificazione, completezza delle informazioni sanitarie, sicurezza dei dati sono i punti di forza del Fascicolo sanitario elettronico (Fse) cuore della trasformazione digitale della sanità italiana presentati a Roma nell’ambito di un convegno dedicato. Entro la fine del 2024 attraverso il Fse sarà possibile: pagare i ticket; scegliere e revocare il Mmg; prenotare le visite o gli esami e consultare i referti delle indagini diagnostiche.  Ma “già oggi i cittadini - ha spiegato il sottosegretario all’innovazione di Palazzo Chigi Alessio Butti - potranno verificare il cantiere di evoluzione e implementazione del Fascicolo che esiste in tante Regione ma noi vogliamo renderlo interoperabile. Un soggetto di comunicazione sanitaria omogenea sul territorio”.