Questo l'allarme che arriva da Bologna dalla convention “Donne protagoniste in sanità”. È il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che ha fatto presente questi temi nel suo intervento. A Bonaccini in diretta ha risposto il sottosegretario per la Salute, Pierpaolo Sileri, sottolineando di essere in sintonia con il presidente dell'Emilia Romagna e precisando che la maggioranza delle risorse "deve andare per il personale, perché è ben formato e va trattenuto" cioè bisogna evitare che i medici di 35-40 anni vadano all'estero .
Uno studio condotto dall’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Cnr analizza come la fiducia nelle istituzioni e i canali di informazione incidano sull’intenzione di vaccinarsi. L’indagine è pubblicata sulla rivista Scientific Reports e mette in evidenza un atteggiamento positivo, anche verso i produttori farmaceutici. Si evidenzia una riduzione della propensione alla vaccinazione, pur mantenendo valori sufficienti, negli intervistati con livello di istruzione e reddito più basso.
Questo il tema che sarà affrontato al Frontiers Health Italia 2022 che si terrà a maggio a Roma e in cui saranno trattati temi istituzionali quali la trasformazione digitale del Ssn. Nel frattempo sui tempi e modi della realizzazione della piattaforma nazionale di telemedicina, prevista da Agenas per il 2024, c'è chi lancia la richiesta di aprire un tavolo di concertazione tra le realtà accreditate per superare la frammentazione dei sistemi sanitari regionali nell'erogazione dei servizi di teleconsulto, televisita e telemonitoraggio e garantire l'interoperabilità del dato clinico dei pazienti a livello nazionale.
"Il Mmg rappresenta il primo, fondamentale, riferimento per la gestione appropriata del rischio globale poiché in grado di applicare il modello biopsicosociale come strategia fondante di approccio al paziente". Un messaggio forte e chiaro che è stato lanciato nel recente convegno “Medicina del III millennio: tecnologia, comunicazione e gestione del rischio globale”, svoltosi di recente a Pozzuoli (NA) dove i progressi tecnologici per migliorare le cure primarie sono stati al centro dell'incontro e del dibattito sullo sviluppo della Medicina Generale.
A darcene un quadro relativo al 2020 è lo Studio Bussola che ha coinvolto vari ospedali italiani associati al Network Italiano Sanitario (N.I.San): “Perdita economica totale (differenza tra tariffe e costi) per i casi non Covid del 115% che arriva al 189% per quelli Covid. Al netto dei ricoveri Covid, i costi, rispetto al 2019, sono cresciuti del 18%”. Per Domenico Crupi, Presidente N.I.San: "Gli scenari apertisi con la pandemia rendono non più rinviabile il tema della verifica della sostenibilità della spesa per la salute nella sua dimensione ospedaliera, territoriale, preventiva, scientifica e tecnologica".