Sono numerosi ormai gli studi preclinici che additano le microplastiche e le nanoplastiche (MNP) come un potenziale fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, ma ad ora mancavano prove dirette che questo rischio si estenda agli esseri umani. Per colmare questa lacuna un team di ricercatori ha condotto uno studio pubblicato di recente sul New England Journal of Medicine.

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Un gruppo internazionale di esperti convocato dall’International Society of Hypertension College of Experts ha stilato le raccomandazioni sulla gestione dello stile di vita come strategia di prima linea per prevenire e controllare l’ipertensione arteriosa in età adulta. Il documento illustra gli obiettivi di stile di vita per prevenire o ritardare l'insorgenza di pressione arteriosa elevata e ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.

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Un percorso diagnostico in 4 step successivi: è questo il fulcro delle prime raccomandazioni condivise dagli esperti delle maggiori Società Scientifiche europee per riconoscere l’Alzheimer e districarsi tra le tante cause di demenza. Il documento è stato coordinato da specialisti dell’Università di Genova - IRCCS Ospedale Policlinico S. Martino, dell’Università di Ginevra e dell’IRCCS Centro S. Giovanni di Dio Fatebenefratelli di Brescia. 

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L'American Heart Association ha indicato un nuovo termine per riflettere l'interazione di diverse condizioni metaboliche e renali che determinano il rischio di CVD, insieme a un algoritmo aggiornato e una guida per lo screening, la gestione e la terapia.

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È stato di recente pubblicato uno studio longitudinale condotto per esplorare se l’indice trigliceridi/glucosio (TyG) può rivestire un valore prognostico in relazione agli eventi avversi cardiovascolari maggiori (MACE) nei soggetti ipertesi ad alto rischio. In questo studio di coorte della durata di 3.5 anni sono stati complessivamente arruolati 2.250 pazienti, suddivisi in due gruppi in base al valore cut-off dell'indice TyG.

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Un nuovo studio condotto da ricercatori australiani ha dimostrato che le fluttuazioni della pressione arteriosa possono aumentare il rischio di demenza e di problemi vascolari nelle persone anziane. Le fluttuazioni della PA breve entro 24 ore e per diversi giorni o settimane sono collegate a una funzione cognitiva compromessa, affermano i ricercatori dell'Università dell'Australia Meridionale (UniSA) che hanno condotto lo studio.

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Intervista


Approccio olistico multidisciplinare per un salto di qualità nella gestione di diabete e obesità
Nadia Cerutti
Direttrice SC Nutrizione clinica diabetologia e malattie endocrine
Asst Pavia

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