Il Ca del pancreas è l’unico tumore la cui incidenza e mortalità sono in aumento in entrambi i sessi. I tassi di sopravvivenza potrebbero essere aumentati grazie a una migliore organizzazione della politica sanitaria, migliorando la conoscenza della malattia, aumentando la fattibilità della diagnosi precoce e dell’identificazione di strategie per terapie più efficaci. 

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L'idea che la sofferenza mentale possa accelerare l'invecchiamento è diffusa in tutte le culture e in tutte le epoche. Questa nozione è stata ampiamente descritta dalle leggende del folklore e dai personaggi letterari che mostrano segni di invecchiamento accelerato quando affrontano le avversità della vita, ed è stata riportata clinicamente in individui che sembrano più vecchi della loro età quando hanno una malattia mentale.

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Una review discute la potenziale connessione tra depressione e diabete di tipo 2 (T2D) in relazione a fattori neurotrofici e cambiamenti a livello cellulare e subcellulare. La depressione può aumentare la probabilità di sviluppare insulino-resistenza e T2D e il T2D può aumentare il rischio di progressione della depressione. Inoltre, i dati indicano che gli antidepressivi possono aiutare a migliorare la regolazione della glicemia.

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Alti livelli ematici di glucosio e trigliceridi e bassi livelli di lipoproteine ​​ad alta densità sono associati al rischio futuro di depressione, ansia e disturbi legati allo stress. Queste le conclusioni di uno studio di coorte di oltre 200.000 partecipanti che sono stati sottoposti a screening sanitario sul lavoro tra il 1 gennaio 1985 e il 31 dicembre 1996, principalmente nella regione di Stoccolma in Svezia. L’analisi statistica è stata effettuata tra il 2022 e il 2023.

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Va nella giusta direzione la qualità delle cure diabetologiche in Italia, anche se restano alcuni punti da migliorare. Questo in somma sintesi il bilancio di quanto emerge dall’ultima edizione degli Annali AMD, indagine che da quasi 20 anni monitora l’andamento e la qualità dell’assistenza erogata a oltre 600mila pazienti italiani, rappresentando uno dei database più importanti al mondo.

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Uno studio ha riscontrato un aumento di rischio di progressione della malattia renale cronica e di insufficienza renale quando si verificava un aumento dell’albuminuria anche a livelli inferiori a 30 mg/g. Questi risultati sollevano interrogativi sul momento migliore per iniziare il trattamento per ridurre l’albuminuria e se un suo ulteriore abbassamento potrebbe migliorare la salute delle persone con IRC e modesta albuminuria.

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Intervista


Le sfide della cardioncologia, dalla prevenzione alla diagnosi precoce
Alberto Paolo Barosi
Direttore Unità di Cardiologia
Istituto Nazionale dei Tumori, Milano

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