Per molto tempo si è ritenuto che l'insulino-resistenza fosse il principale fattore eziologico dello sviluppo di diabete di tipo 2, ma negli ultimi tempi sta prendendo piede l’osservazione che questa non sia un difetto primario ma che si sviluppi secondariamente ad un aumento della massa grassa.

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L'Associazione europea per lo studio dell'obesità (EASO) ha presentato un nuovo schema per la diagnosi, la stadiazione e la gestione dell'obesità negli adulti, per allinearsi meglio al concetto di obesità come malattia cronica basata sull'adiposità. Il nuovo approccio è stato descritto in un articolo di commento pubblicato su Nature Medicine.

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Il “Piano europeo per sconfiggere il cancro” ha recentemente pubblicato le raccomandazioni della Commissione Europea, che invitano all’attuazione graduale e ben pianificata di programmi di screening del cancro alla prostata negli uomini sotto i 70 anni di età. L'approccio suggerito combina il test del Psa e la risonanza magnetica per il monitoraggio.

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Le relazioni tra la valutazione spirometrica della funzione polmonare e i sintomi (comprese le riacutizzazioni) nei pazienti con asma e/o broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) in un contesto di vita reale rimangono ancora confinate nei limiti dell’incertezza. Tuttavia un recente studio ha aperto nuove prospettive cliniche in materia.

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La glicemia a 2 ore post carico orale di glucosio (2hPG) sembra essere migliore dell'HbA1c nel rilevare la disglicemia e nel predire il suo impatto sui futuri eventi cardiovascolari nei pazienti con malattia coronarica. È la conclusione a cui sono giunti i ricercatori di uno studio di coorte che ha confrontato le prestazioni diagnostiche e predittive di questi indicatori glicemici sulla base dei dati combinati degli studi EUROASPIRE IV e V.

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Le nuove linee guida della Endocrine Society chiedono di limitare l'integrazione di vitamina D oltre l'assunzione giornaliera raccomandata a specifici gruppi a rischio e sconsigliano il test di routine della 25-idrossivitamina D [25(OH)D] in individui sani. Il documento basato sull'evidenza è stato presentato al meeting annuale della Società e pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism.

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Intervista


Ipovitaminosi D come fattore di rischio cardiovascolare modificabile
Francesco Fedele
Prof. Emerito di Cardiologia
Sapienza Università di Roma
Presidente Istituto Nazionale per le Ricerche Cardiovascolari (INRC)

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