La paura del buio è la più atavica delle fobie. Irrazionale, incontrollabile, fonte di incubi e notti insonni per bambini e genitori, ma anche metafora della paura stessa, che si può affrontare solo con la consapevolezza, l’informazione e, a volte, affidandosi a qualcuno che indichi la strada “Oltre il Buio”. E questo è vero soprattutto quando il “buio della paura” riguarda la salute, propria o di chi si ama. Tra le paure più diffuse in ambito medico, quella dell’anestesia è particolarmente radicata: il sonno dal quale oltre il 63% dei pazienti teme di non svegliarsi e sul quale, anche chi non ha questo timore, vorrebbe essere informato e rassicurato dal proprio anestesista rianimatore (95.5% degli intervistati). Un compito, quello dell’informazione al paziente, spesso poco valorizzato, al quale gli anestesisti-rianimatori già si dedicano quotidianamente e che rappresenta un importante tassello nel percorso perioperatorio. E proprio dall’esigenza di informare e rassicurare le persone attraverso la consapevolezza riguardo alla sicurezza delle procedure anestesiologiche, nasce il cortometraggio Paura del Buio, di Mattia Lunardi, prodotto da Brandon Box con Eleonora Giovanardi, Marika Ivanytska e Giacomo Valdameri. Il corto è stato voluto da MSD Italia nell’ambito del progetto educazionale “Oltre il Buio” (#oltreilbuio) con il patrocinio di SIAARTI. Il cortometraggio è stato presentato in anteprima assoluta alla Festa del Cinema di Roma e verrà mandato in onda il 30 ottobre su Paramount Network – canale 27 del digitale terrestre, 27 di Tivùsat anche in HD e 158 di Sky in HD – per poi venir pubblicato, a partire dal 31 ottobre, sul sito www.adocchiaperti.msdsalute.it.
Sono 700mila i ragazzi e le ragazze a rischio di contrarre l’infezione da Papillomavirus (HPV, Human Papillomavirus) nel nostro Paese. Il Ministero della Salute ha appena pubblicato i dati relativi al 2020: la copertura vaccinale nelle ragazze nate nel 2007 è del 58% e nei ragazzi del 46% e molto più bassa per la coorte del 2008 (30% per ciclo completo). La campagna di sensibilizzazione “Hai Prenotato, Vero?”, realizzata da MSD e autorizzata dal Ministero della Salute, prevede un’intensa attività digitale utilizzando i principali canali (gli account Facebook e Instagram di MSD Salute), con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza sulla possibilità che ogni genitore ha, informandosi correttamente, di proteggere i propri figli adolescenti da patologie pericolose come i tumori HPV-correlati. Oltre all’ampia offerta di contenuti presenti sui diversi canali, sarà disponibile anche un portale informativo – www.haiprenotatovero.it – ricco di informazioni sulle patologie HPV-correlate e le opportunità di prevenzione, inclusa la possibilità di consultare le mappe con le offerte di vaccinazione anti-HPV nelle diverse Regioni italiane.
Nella riunione straordinaria del 23 settembre 2021, la Commissione Tecnico Scientifica (CTS) di Aifa ha valutato le nuove evidenze che si sono rese disponibili all’utilizzo per il trattamento del Covid di anakinra, baricitinib e sarilumab, farmaci immunomodulanti, attualmente autorizzati per altre indicazioni. I tre farmaci, pur avendo proprie specificità, si aggiungono a tocilizumab nel trattamento di soggetti ospedalizzati con Covid con polmonite ingravescente sottoposti a vari livelli di supporto con ossigenoterapia. Tale decisione, basata sulle evidenze di letteratura recentemente pubblicate, allarga il numero di opzioni terapeutiche e nello stesso tempo consente di evitare che l’eventuale carenza di tocilizumab o di uno di questi tre farmaci possa avere un impatto negativo sulle possibilità di cura. Nella riunione del 28 settembre 2021, il CdA di Aifa ha approvato l’inserimento dei tre farmaci anakinra, baricitinib e sarilumab nell’elenco della L.648/96, che consente la copertura a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Il provvedimento sarà efficace dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Fondazione Onda, Osservatorio Nazionale sulla salute della donna e di genere, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, lancia l’(H)-Open Week che si terrà dal 22 al 28 novembre con l’obiettivo di supportare coloro che sono vittime di violenza e incoraggiarle a rompere il silenzio, fornendo strumenti concreti e indirizzi a cui rivolgersi per chiedere aiuto. Gli ospedali aderenti del network Bollini Rosa offriranno gratuitamente alla popolazione femminile servizi clinici e informativi in presenza e a distanza, consulenze e colloqui. L’iniziativa fa parte del progetto di sensibilizzazione “La violenza ha molti volti: nessuna maschera per combatterla” promosso da Fondazione Onda che vede testimonial del mondo della cultura, dello spettacolo, della scienza, dell’innovazione e dello sport lanciare un messaggio chiaro e conciso contro la violenza sulle donne. I servizi offerti saranno consultabili a partire dal 5 novembre sul sito www.bollinirosa.it dove sarà possibile visualizzare l’elenco dei centri aderenti con indicazioni su date, orari e modalità di prenotazione. Per accedere al motore di ricerca basta cliccare sul banner “Consulta i servizi offerti” posto in Home Page. L’iniziativa gode del patrocinio di CNR, Fondazione Libellula, Donne per strada ed è resa possibile anche grazie al contributo incondizionato di Boehringer Ingelheim Italia e Aurobindo.
Negli ultimi anni l’utilizzo di strumenti digitali quali pc, smartphone e tablet è cresciuto esponenzialmente. Con il picco della pandemia una adeguata ed efficiente correzione dei difetti di vista è diventata indispensabile per tutti. Le lenti progressive di ultima generazione consentono la contemporanea messa a fuoco a differenti distanze (lettura, computer, televisione), permettendo di vedere perfettamente senza stancare gli occhi e senza essere obbligati a utilizzare diversi occhiali per ogni singola distanza. “La difficoltà a leggere da vicino è la penalizzazione del difetto visivo più diffusa nel mondo – afferma il Dr. Matteo Piovella, Presidente della Società Oftalmologica Italiana –. Oggi, le tecnologie di correzione sono straordinariamente efficaci e non paragonabili a quelle di pochi anni fa. Questa è una opportunità da non perdere che risolve le difficoltà di tutti. Tutto incomincia allo scadere dei 40 anni per peggiorare fino ai 55 quando si stabilizza definitivamente. Una perfetta individuazione dei difetti di vista, anche i più leggeri, corretti con i migliori occhiali a tecnologia avanzata rimane l’obiettivo prioritario per sostenere la salvaguardia della vista”.