Presentati al Meeting annuale della Society of Gynecologic Oncology on Women’s Cancer, i dati dello studio RUBY, che hanno mostrato il potenziale delle combinazioni di dostarlimab in pazienti con Ca endometriale primario avanzato o ricorrente. Dostarlimab più chemioterapia è l'unica combinazione immuno-oncologica a mostrare una sopravvivenza globale statisticamente e clinicamente significativa in tutta la popolazione.

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Una guida, estremamente pratica, per aiutare gli oncologi di tutto il mondo a combinare i benefici dei farmaci e della radioterapia, nel percorso di cura delle donne con carcinoma mammario: è il contenuto della Consensus organizzata e coordinata da un team di radioterapisti dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze, membri tra l’altro della Fondazione Radioterapia Oncologica.

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Secondo un articolo pubblicato sul Canadian Medical Association Journal (CMAJ), la tosse dopo un'infezione respiratoria è comune e, nella maggior parte dei casi, si risolve con il tempo. Con il recente attacco di infezioni respiratorie tipiche della stagione, molte persone soffrono di tosse postinfettiva o di una tosse che dura per settimane dopo che l’infezione iniziale si è risolta. 

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Svolta nella terapia del tumore della mammella metastatico e bassa espressione della proteina Her2 (Her2 low). L’Aifa ha approvato la rimborsabilità di trastuzumab deruxtecan, anticorpo monoclonale farmaco-coniugato, che si è dimostrato in grado di migliorare in modo sostanziale sia la sopravvivenza libera da progressione (Pfs) che la sopravvivenza globale.

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Benzoile perossido topico, retinoidi e/o antibiotici e doxiciclina orale hanno ricevuto forti raccomandazioni per il trattamento dell'acne da un gruppo di esperti che ha redatto l’aggiornamento delle linee guida cliniche dell'American Academy of Dermatology. L'isotretinoina orale è fortemente raccomandata per l'acne grave, l'acne che causa un impatto psicosociale o cicatrici o quella che non risponde al trattamento standard con terapia orale o topica.

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In un recente studio di coorte pubblicato su JAMA Network Open, gli inibitori SGLT2 hanno dato prova di essere in grado di ridurre significativamente il rischio di morte, di eventi avversi renali maggiori (MAKE) e di eventi cardiovascolari avversi maggiori (MACE) nelle persone con diabete di tipo 2 e malattia renale acuta.

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Intervista


Congresso della Società europea di cardiologia: quali novità?
Stefano Carugo
Direttore SC Cardiologia
Policlinico di Milano

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