EvdDare impulso a misure concrete per rispondere all’emergenza Salute Mentale. Questo l’obiettivo dell’Intergruppo Parlamentare “One Mental Health”, presentato presso la Sala Nassiriya del Senato. Composto da Deputati e Senatori eletti nella XIX legislatura, l’intergruppo “One Mental Health” si pone come uno spazio di dialogo e confronto permanente per coordinare e valorizzare le istanze di tutti gli attori operanti nel mondo della salute mentale – esperti, stakeholder, enti e associazioni – e per trasformarle in interventi legislativi efficaci, in grado di migliorare l’accesso alle cure e l’inclusione sociale per le persone con disturbi mentali. Questo nuovo organismo intende operare su un’agenda di interventi che affronti i temi di maggiore urgenza, tra cui l’adeguamento dell’offerta assistenziale, il potenziamento delle risorse e la lotta allo stigma. “Voglio ringraziare innanzitutto i colleghi che hanno aderito – ha detto il Senatore Ignazio Zullo, Membro della Commissione 10a permanente del Senato e presidente dell’Intergruppo Parlamentare “One Mental Health -, ma anche esprimere un ringraziamento per l’interesse che il tema ha già suscitato tra i vari stakeholder. La mia speranza – ha proseguito Zullo – è che questo Intergruppo riesca ad affrontare la tematica della malattia mentale sia sul piano dell’assistenza sanitaria, sia sul versante della protezione sociale, dell’inclusione, del reinserimento lavorativo”. Un obiettivo che “comporta un’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale, ma anche dell’area sociosanitaria che coinvolge anche i Comuni”. Senza dimenticare altre questioni urgenti, “come la cosiddetta doppia diagnosi che sussiste quando la malattia mentale si accompagni a una dipendenza patologica, e il superamento delle Rems”.

EvdUno studio internazionale di fase 3 ha dimostrato l’efficacia e la sicurezza di lomitapide, un inibitore della proteina di trasferimento dei trigliceridi microsomiali (Mtp), nel trattamento di pazienti pediatrici con ipercolesterolemia familiare omozigote (HoFH), patologia caratterizzata da livelli estremamente elevati di colesterolo Ldl e rischio precoce di aterosclerosi. Condotto su 43 pazienti di età compresa tra 5 e 17 anni, lo studio ha registrato una riduzione media del colesterolo Ldl del 53.5% (95% CI –61.6 a –45.4, p<0.0001) dopo 24 settimane di trattamento. Risultati simili sono stati osservati per il colesterolo non-Hdl (–53.9%), il colesterolo totale (–50.0%), il colesterolo Vldl (–50.2%), l’apolipoproteina B (–52.4%), i trigliceridi (–49.9%) e la lipoproteina(a), con riduzioni del –11.3% (mg/dL) e del –23.6% (nmol/L; p=0.0070). Gli eventi avversi riscontrati erano principalmente di natura lieve, con sintomi gastrointestinali e alterazioni epatiche, e solo un evento grave ha portato a interruzioni o riduzioni della dose. Questi risultati sottolineano il potenziale di lomitapide come opzione terapeutica efficace e indipendente dai recettori Ldl per i giovani pazienti con HoFH, migliorando significativamente la gestione di questa condizione severa e le prospettive di prevenzione cardiovascolare a lungo termine (Masana L et al. Lancet Diabetes Endocrinol. 2024. doi:10.1016/S2213-8587(23)00325-9)

EvdL’Agenzia Italiana del Farmaco ha concesso il rimborso di icosapent etile, nuova molecola indicata per il trattamento del rischio cardiovascolare residuo. Il farmaco è ora disponibile in Italia su prescrizione medica. Con la rimborsabilità di icosapent etile si compie un passo significativo nella lotta alle malattie cardiovascolari, offrendo una soluzione a pazienti che non avevano alternative terapeutiche. Nonostante i progressi ottenuti negli ultimi anni, sia grazie a nuovi farmaci, sia ad una migliore e più efficace gestione organizzativa della rete di emergenza-urgenza, rimane un gruppo di pazienti a rischio cardiovascolare residuo: questi individui, pur seguendo terapie standard come farmaci ipolipemizzanti, antidiabetici e antipertensivi, possono comunque sviluppare nuovi eventi cardiovascolari, spesso gravi e fatali.
“Il trattamento del colesterolo Ldl rappresenta una componente essenziale nella gestione del rischio cardiovascolare, ma per i pazienti con rischio residuo non è sempre sufficiente. Anche quando il colesterolo Ldl è controllato, infatti, l’elevato livello di trigliceridi ci indica la presenza di un rischio aterogeno che contribuisce significativamente all’insorgenza di nuovi eventi cardiovascolari – ha commentato il Prof. Pasquale Perrone Filardi, Presidente della Società Italiana di Cardiologia, Sic – icosapent etile è la nuova entità chimica che mancava all’attuale armamentario terapeutico per il trattamento del rischio cardiovascolare”.

EvdTAE Life Sciences (TLS), leader nello sviluppo di sistemi e farmaci per la Boron Neutron Capture Therapy (Bnct), e il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (Cnao) di Pavia, uno dei principali centri europei di adroterapia, oggi hanno annunciato un accordo di collaborazione su iniziative globali di ricerca e sviluppo di farmaci innovativi per l'implementazione della Bnct. Questa partnership strategica unirà le competenze di due leader all’avanguardia nel trattamento dei tumori, con l'obiettivo di rivoluzionare le cure oncologiche attraverso la Bnct, una nuova radioterapia mirata, progettata per migliorare i trattamenti di pazienti affetti da neoplasie complesse e metastatiche. L'ampia esperienza di Cnao nell'adroterapia, che comprende protoni, ioni di carbonio e altre particelle, completa l’expertise di TLS nel far progredire il trattamento del cancro mediante la tecnologia Bnct e lo sviluppo di farmaci.
La Bnct è un trattamento oncologico mirato che combina un composto a base di boro e radiazioni neutroniche. Per prima cosa, il composto viene somministrato al paziente e assorbito selettivamente dalle cellule tumorali. Successivamente, il paziente viene esposto a neutroni a bassa energia che interagiscono con gli atomi di boro, distruggendo le cellule tumorali e risparmiando i tessuti sani.
Alla fine del 2020, Cnao aveva già stipulato un accordo con TLS per adottare la loro tecnologia per la produzione di neutroni basata su acceleratore, Alphabeam™. Oggi, con questo nuovo accordo, la collaborazione viene consolidata ed estesa anche allo sviluppo di farmaci.
Il professor Gianluca Vago, Presidente di Cnao, ha commentato: “La nostra missione è sempre stata quella di implementare tecnologie all'avanguardia per ampliare le opportunità di cura a beneficio dei pazienti oncologici. La partnership con TLS rappresenta una collaborazione importante e un ulteriore riconoscimento dell'esperienza di Cnao nelle terapie con particelle, per quanto riguarda sia l’attività clinica sia la ricerca. Per questo progetto, il nostro centro lavorerà in stretta collaborazione con l'Università di Pavia, il Politecnico di Milano, l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e la Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia. Questa partnership ci permetterà di aprire nuove frontiere nella Bnct e di rendere il Cnao una struttura unica al mondo, in grado di combinare trattamenti con protoni, ioni pesanti (ioni carbonio e altre specie) e neutroni”.

Milestone e obiettivi chiave previsti:
Installazione e sperimentazione clinica: l'installazione del sistema Alphabeam® Bnct di TLS presso il Cnao è prevista per il 2025, mentre gli studi clinici partiranno nel 2026. I trial utilizzeranno Steboronine® (Boronophenylalanine, BPA, un farmaco intelligente che si accumula solo nelle cellule tumorali), sviluppato da Stella Pharma e distribuito da TLS, concentrandosi inizialmente sui tumori ricorrenti del distretto testa collo, un'indicazione per la quale il farmaco è già approvato in Giappone.
Progressi nel trattamento del cancro: la collaborazione è destinata a espandere le applicazioni cliniche della Bnct per affrontare un'ampia gamma di tumori, compresi quelli metastatici, offrendo nuove speranze ai pazienti di tutto il mondo.
Servizi Cnao NEXT: la partnership prevede sforzi volti a promuovere la gamma di servizi offerti da Cnao NEXT, società indipendente creata da Cnao, che opera nel campo delle terapie di precisione, fornendo consulenza tecnica e clinica e assistendo altri centri nell'implementazione di terapie con particelle.
Un aspetto importante della collaborazione riguarda l'implementazione clinica e la commercializzazione di nuovi farmaci di TLS per la Bnct, come il BTS, che ha mostrato promettenti risultati preclinici in modelli animali. “La nostra collaborazione con il Cnao segna un passo avanti decisivo nella promozione della Bnct come terapia oncologica di nuova generazione”, ha dichiarato Rob Hill, CEO di TAE Life Sciences. “Insieme, puntiamo a spingerci oltre gli attuali confini nel trattamento del cancro e a fornire soluzioni innovative ai pazienti che più ne hanno bisogno”.
Inoltre, la professoressa Lisa Licitra, Direttore Scientifico di Cnao, Responsabile della Struttura Complessa di Oncologia Medica 3 - Tumori Testa-Collo presso la Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori e Professore Associato presso l'Università degli Studi di Milano, è entrata a far parte del Clinical Advisory Board di TLS, in quanto tra i massimi esperti a livello internazionale nell'oncologia del distretto testa collo. Sarà l'oncologo di riferimento per i trial sulla Bnct condotti al Cnao e incentrati su questi tumori, oltre a supervisionare la sperimentazione clinica al Cnao, rafforzando ulteriormente le basi scientifiche della collaborazione.
La professoressa Lisa Licitra, Direttore Scientifico di Cnao, ha affermato: “La Bnct ha fornito risposte convincenti per i tumori ricorrenti o radioresistenti, come quelli della testa e del collo. Pertanto, in collaborazione con la professoressa Ester Orlandi, Responsabile del Dipartimento Clinico di Cnao, ci concentreremo inizialmente sui pazienti con questo tipo di neoplasie. Con l'introduzione della Bnct, potremo ridurre il trattamento a 1-2 sedute, ampliare le indicazioni terapeutiche e potenzialmente offrire nuove speranze ai pazienti con tumori metastatici”.

EvdPromossa da Health City Institute, nasce l’alleanza Science for Cities tra oltre 100 qualificati e riconosciuti soggetti scientifici, che si pone l’obiettivo di promuovere politiche e soluzioni innovative per affrontare le sfide sociali legate alla salute e al benessere nelle città moderne, valorizzando il ruolo della Scienza, e delle società ed enti scientifici, in un lavoro comune per la promozione della salute nelle città. La salute, infatti, come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività, è al centro dell’impegno dell’innovativa alleanza, che punta a migliorare la qualità della vita urbana in modo sostenibile e inclusivo, attraverso una fattiva azione sui determinanti sociali nelle aree urbane. L’alleanza Science for Cities è stata presentata in Senato in un evento su iniziativa della Sen. Daniela Sbrollini, alla presenza di esperti e rappresentanti delle istituzioni, durante il quale è stato lanciato il “Patto per la salute e il benessere delle città”, rivolto da Science for Cities alle istituzioni, ai sindaci e a tutti i soggetti chiamati a prendere decisioni sulle città e per il benessere delle comunità. Un patto che richiama l’attenzione sull'urgente necessità di un cambiamento fondamentale nel nostro approccio complessivo per giungere a un mondo in cui l'umanità viva in armonia con la natura e costruisca comunità e città sostenibili e resilienti. "L’interconnessione e la collaborazione sono gli ingredienti fondamentali per progredire nel campo della sostenibilità e della qualità della vita - ha detto il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini - È un processo che deve costruirsi mediante l’impegno di tutte le discipline scientifiche e di tutti gli attori, quali istituzioni, imprese, cittadini. Ecco perché l’università cerca di offrire diversificazione nell’offerta formativa e, anche tramite i moderni campus, un modo di vivere diverso, puntando sul verde, sul digitale e sulla rigenerazione urbana. Questo viaggio deve iniziare dai protagonisti del cambiamento, dal punto di vista del Mur gli studenti, che saranno gli attori e i cittadini del futuro”.
"L’urbanizzazione è una delle maggiori sfide del nostro tempo rispetto alla salute delle comunità e degli individui, dobbiamo affrontarla con tutti gli strumenti a disposizione, in un approccio globale, e in questo contesto l’alleanza del mondo della scienza riunito in Science for Cities costituisce una risorsa unica e innovativa. Il fenomeno della grande urbanizzazione va conciliato con il diritto di ogni cittadino a una vita sana e integrata nel proprio contesto urbano. Occorre incoraggiare gli stili di vita sani nei luoghi di lavoro, nelle grandi comunità e nelle famiglie e ampliare e migliorare l’accesso alle pratiche sportive e motorie per tutti i cittadini, favorendo così lo sviluppo psicofisico dei giovani e l’invecchiamento attivo. Questo significa promuovere un assetto One Health, ovvero un approccio che tiene conto delle connessioni tra salute umana, animale e ambientale considerando tutti i rischi per la salute umana, e in questo quadro l’alleanza con la scienza rappresenta un apporto imprescindibile», ha sottolineato la Sen. Daniela Sbrollini, Vice Presidente della 10a Commissione permanente del Senato (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) e co-Presidente Intergruppo parlamentare Qualità di vita nelle città.