EvdLilly ha annunciato che Aifa ha approvato la rimborsabilità del primo antagonista dell'interleuchina-23p19 (IL-23p19) - mirikizumab - per il trattamento della colite ulcerosa (Cu) attiva da moderata a grave nei pazienti adulti. Mirikizumab è l'unico farmaco attualmente rimborsato in Italia per la Cu a colpire selettivamente la subunità p19 di IL-23, che svolge un ruolo cruciale nell'infiammazione correlata alla Cu. Un meccanismo di azione che permette di offrire sollievo da sintomi chiave quali frequenza evacuativa, sanguinamento rettale e urgenza intestinale, indipendentemente dall’uso precedente di farmaci biologici. Mirikizumab risponde a questa esigenza con un nuovo meccanismo d’azione, che colpisce una delle vie con cui l’infiammazione si sostiene nella malattia. Il programma di studi clinici LUCENT (3), su cui si è basata l’approvazione del farmaco, dimostra l’efficacia di mirikizumab: dopo 12 settimane di trattamento, quasi due terzi (63.5%) dei pazienti hanno raggiunto la risposta clinica e quasi un quarto (24.2%) ha raggiunto la remissione clinica (42.2% e 13.3%, rispettivamente con placebo).

D'Haens G, et al. LUCENT Study Group. Mirikizumab as Induction and Maintenance Therapy for Ulcerative Colitis. N Engl J Med 2023; 388: 2444-2455. doi: 10.1056/NEJMoa2207940.

EvdQuesta innovativa applicazione è nata per supportare Mmg e specialisti nella gestione della malattia venosa cronica, che in Italia riguarda circa 19 milioni di persone. Realizzata con il contributo non condizionante di Alfasigma, FlebApp impiega algoritmi conformi alle attuali linee guida e approfondimenti per potenziare la relazione medico-paziente lungo l'intero percorso del paziente, dalla diagnosi ai successivi follow-up. Progettata per fornire un sostegno completo sia agli specialisti che ai medici di medicina generale, FlebApp è un'interfaccia digitale innovativa che offre accesso immediato a video pillole, interviste con esperti e approfondimenti tratti dall’odierna letteratura, il tutto all'interno di una singola applicazione. Le informazioni di natura medico-scientifica presenti in FlebApp sono conformi alle ultime linee guida Esvs 2022, dove la classificazione Ceap è il punto di riferimento principale per il trattamento della malattia venosa cronica. L’applicazione è stata sviluppata in collaborazione con alcuni esperti nel campo della medicina vascolare, tra cui il dott. Gianfranco Lessiani, Medicina vascolare-Pescara e Presidente della Società Italiana di Angiologia e Patologia vascolare (Siapav) sezione Abruzzo Molise, dal dott. Luca Gazzabin, specialista flebologo, membro del consiglio direttivo del Collegio Italiano di Flebologia (Cif) e del board italiano per la youth commettee della International Union of Angiology (Iua), e con la partecipazione della dott.ssa Nicoletta Di Gregorio, Uoc Medicina Interna e Nefrologia Du San Salvatore, L’ Aquila. Grazie alla loro competenza ed esperienza clinica nella gestione del paziente affetto da malattia venosa cronica, FlebApp offre contenuti multimediali, integrando conoscenze esperienziali e cliniche per diventare una risorsa di informazioni nel campo della medicina vascolare. FlebApp è stata progettata e sviluppata da ERA ms, agenzia healthcare digital innovation, che vanta oltre 15 anni di esperienza e successi nel supporto dell'esperienza clinica del medico in favore del benessere dei pazienti. FlebApp è disponibile gratuitamente per il download dall'Apple Store e dal Google Play Store ed è accessibile tramite un accesso riservato che richiede l’inserimento del proprio numero di iscrizione all'albo dei medici.

EvdConoscere le abitudini della zanzare tigre che potrebbe essere portatore questa estate, anche in Italia, delle arbovirosi, malattie come la dengue e Chikungunya, patologie che attualmente stanno falcidiando l’America latina con milioni di casi. È stato questo il tema dell’incontro di martedi 16.07.2024 presso la sede della Fimmg di Roma, dal titolo “Focus on arbovirosi: dalla patologia d’importazione ai focolai autoctoni” dove oltre ad un analisi biologico-clinica si da spazio anche all’analisi delle patologie di importazione derivanti dai viaggi. Un appuntamento dedicato non solo ai medici ma anche ai cittadini, in quanto oltre al lato prettamente clinico sarà analizzato anche quello biologico della zanzara in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri. Sono interventi al convegno il Dott. Claudio De Liberato Entomologo dell’Istituto Zooprofilattico che ha trattato le abitudini della zanzara tigre e i consigli per proteggersi, il Dr. Roberto Ieraci responsabile delle strategie Vaccinali della Regione Lazio e Ricercatore Cnr, che ha affrontato il tema vaccinale, la dott.ssa Maria Corongiu Infettivologa sul tema aspetti clinici, diagnosi e trattamento, la Dott.ssa Lara Morelli medico di famiglia che ha analizzato il rapporto tra la medicina di famiglia e i viaggi. Ha concluso i lavori il Vice segretario vicario Nazionale Fimmg Pier Luigi Bartoletti.

EvdEG STADA Group è lieta di annunciare il lancio sul mercato italiano del biosimilare di ustekinumab, indicato per il trattamento di psoriasi, artrite psoriasica e Morbo di Crohn, una malattia infiammatoria cronica intestinale. Si tratta del quarto biosimilare lanciato dall’azienda nel nostro Paese, che va ad ampliare l’attuale portfolio di EG STADA in ambito Specialty, che comprende biosimilari per la cura dell’osteoporosi, nel settore dell’oncologia e dell’oftamologia.
“Prosegue il percorso di crescita di EG STADA nel business Specialty, ulteriore conferma del nostro impegno a supportare le persone nel loro progetto di salute mettendo a disposizione farmaci a 360° - dagli integratori alimentari ai farmaci per l’automedicazione fino a medicinali per il trattamento di patologie severe - in linea con la purpose ‘Caring for People’s Health as a Trusted Partner’, afferma Salvatore Butti, General Manager & Managing Director di EG STADA Group. “Il 2024 si sta rilevando un anno di importanti e stimolanti sfide per il business Specialty di EG STADA: il lancio del biosimilare di ustekinumab, infatti, segue l’arrivo sul mercato del biosimilare di ranibizumab per il trattamento di alcune gravi patologie oculari e la nascita della Linea Specialty Care, la nuova field force che supporterà il portfolio Speciality presso i payers e il target medico specialistico”.

EvdAll’Università di Pisa l’informatica incontra lo sport, la salute e il wellness: nasce così un corso di laurea magistrale unico e specifico nel panorama italiano: “Informatics for Digital Health”. “La Salute Digitale è il prossimo futuro – dice il professore Giuseppe Prencipe del dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa – un futuro che passerà dalla progettazione di applicazioni e piattaforme software capaci, ad esempio, di creare terapie personalizzate, progettare nuovi farmaci, gestire al meglio l’accesso agli esami clinici, ma anche assistere i pazienti da remoto o monitorare le prestazioni degli atleti. Si tratterà di realizzare piattaforme sicure, interoperabili e intelligenti in grado di gestire ed estrarre informazioni da una mole enorme ed eterogenea di dati prodotta da cittadini-pazienti-assistiti in linea con quanto previsto dalla Agenzia Nazionale della Salute Digitale istituita nel 2023”. Il dipartimento di Informatica dell’Ateneo pisano è dunque in prima linea nel raccogliere questa sfida in un settore destinato a diventare sempre più strategico.
“Nel 2022 la spesa in sanità digitale in Italia è cresciuta del 12.5% rispetto al 2020, toccando quota 1.69 miliardi di euro – dice Vincenzo Ambriola, direttore del Dipartimento di Informatica - A questi investimenti si aggiungono anche quelli previsti dal Pnr che dedica ben 15.63 miliardi di euro al settore salute, in particolare alla telemedicina che avrà un ruolo fondamentale nel nuovo modello di assistenza territoriale”.
In linea con questo scenario, il neonato corso di laurea magistrale si posiziona come punto di riferimento a livello nazionale e non solo. La didattica sarà in lingua inglese, i candidati ideali sono principalmente i laureati triennali in informatica, ingegneria, matematica e fisica. L’obiettivo è quello di formare una figura professionale che a partire da conoscenze e competenze proprie dell’informatica sia in grado di affrontare e risolvere problemi complessi che nascono nella complessa catena del “valore salute” che si compone, tra gli altri, di monitoraggio, diagnosi, cura, benessere e assistenza di cittadini, pazienti, e assistiti.
“Punteremo molto a stabilire relazioni con aziende, organismi ed enti del settore biomedico, del wellness, dello sport, della nutraceutica e del farmaceutico, al fine di offrire quante più opportunità possibili di progetti, tirocini, stage, e job placement per i nostri studenti – dice il professore Paolo Ferragina dell’Università di Pisa e della Scuola Superiore Sant’Anna– e proprio per potenziare questi rapporti e la proiezione internazionale del percorso formativo abbiamo definito un Advisory Board con rappresentanti di enti, aziende, università e venture capitalist non solo italiani dei settori suddetti”.
Un altro elemento caratterizzante la nuova laurea magistrale (in attesa come ogni nuovo corso di laurea dell’approvazione ministeriale definitiva all’inizio di luglio) sarà inoltre la stretta collaborazione tra docenti dell’area informatica, biomedica, del pharma, della bioingegneria e del settore economico-legale. Alla fine dei due anni studentesse e studenti si cimenteranno nello sviluppo di progetti software proposti da docenti, aziende e professionisti dei settori su indicati che eventualmente potranno poi essere approfonditi nel loro lavoro di tesi, con eventuali stage nelle sedi proponenti. Laureati e laureate in Informatics for Digital Health avranno inoltre la possibilità di sostenere l’Esame di Stato per l’abilitazione alla professione di Ingegnere senior.
Per informazioni e iscrizioni: https://didattica.di.unipi.it/laurea-magistrale-in-informatics-for-digital-health/