Presentata nei giorni scorsi a Roma la seconda edizione della campagna "Voci di Pancia", un'iniziativa di sensibilizzazione promossa da Lilly con il patrocinio di Amici Italia, Ig-Ibd (Italian group for the study of inflammatory bowel diseases) e Ifcca (International federation of crohn's & ulcerative colitis association), che mira a fornire soluzioni pratiche per migliorare la gestione e la qualità di vita dei pazienti affetti da Malattie infiammatorie croniche intestinali (Mici).
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Anna Lisa Mandorino è stata riconfermata come Segretaria generale di Cittadinanzattiva, durante i lavori dell’VIII Congresso nazionale dell’associazione tenutosi a Roma. Laureata in Lettere classiche, Anna Lisa Mandorino incontra Cittadinanzattiva nel 1997: inizialmente si è occupata di relazioni esterne, accompagnando fino alla approvazione la proposta di riforma dell’articolo 118 u.c. della Costituzione. Successivamente, come vice Segretaria generale, ha coordinato azioni di promozione dell’attivismo civico e della partecipazione - negli ambiti della salute, dei servizi di pubblica utilità, dei diritti umani, dell’educazione. Nell’ultimo quadriennio ha già ricoperto il ruolo di Segretaria generale di Cittadinanzattiva. “Il riferimento ai Diritti incomprimibili che ha fatto da titolo al nostro Congresso è stato richiamato nei giorni scorsi anche dal Procuratore generale presso la Corte dei Conti, che ha affermato che è ‘la garanzia dei diritti incomprimibili ad incidere sul bilancio, e non l’equilibrio di questo a condizionarne la doverosa erogazione’. Per contribuire ad assicurare tali diritti, vogliamo crescere nei numeri, nelle competenze, attraverso i punti, fisici e digitali, in cui fare tutela, nella nostra capacità di rigenerarci attraendo nuovi attivisti; soprattutto abbiamo la missione di favorire l’attivazione delle persone che incontriamo, fondandola su una comunanza di intenti e di impegni, continuativa o anche occasionale. Spero dunque che, nei prossimi quattro anni, e a seguire, la nostra sia una organizzazione che si muove per mobilitare la realtà e per la costruzione di una politica del quotidiano che sappia scegliere parole ‘disarmanti e disarmate’ e praticare ‘spinte gentili’ per il cambiamento”, ha dichiarato Anna Lisa Mandorino, Segretaria generale di Cittadinanzattiva. Durante il Congresso nazionale è stata confermata come Presidente Nazionale di Cittadinanzattiva Anna Rita Cosso. Anna Rita Cosso è con Cittadinanzattiva sin dalla sua fondazione come Movimento Federativo Democratico, nel 1978. Ha ricoperto i ruoli di Segretaria regionale in Umbria, poi di vice Presidente nazionale e, dal 2022, di Presidente nazionale dell'associazione. il suo impegno è stato sempre ispirato dal concetto di empowerment dei cittadini e dalla sua realizzazione concreta, creando forme di dialogo con la politica dei partiti, realizzando concrete esperienze di economia circolare, sperimentando fin dagli anni ‘90 percorsi partecipativi sul tema della localizzazione degli impianti per il trattamento dei rifiuti; creando cartelli di comitati civici per la vivibilità dei quartieri e la salvaguardia del verde pubblico. “Viviamo in un momento storico in cui è necessario rimettere al centro le persone, le comunità, le relazioni umane, perché - come ha scritto qualche giorno fa Leonardo Becchetti su Avvenire - dobbiamo scegliere se inchiodarci al mondo giurassico del risiko, dove siamo homo homini lupus o riportarci alla logica della cooperazione multilaterale. Noi siamo per la seconda opzione perchè Cittadinanzattiva ha fatto la storia della partecipazione in Italia e continueremo in questa direzione”, ha affermato Anna Rita Cosso, Presidente nazionale di Cittadinanzattiva.
Una partnership strategica tra Aindo e il Centro Cardiologico Monzino promette di rivoluzionare la ricerca cardiovascolare. L'accordo mira a incentivare l'uso dei dati sintetici per ridurre le tempistiche degli studi clinici, accelerare la ricerca, validare nuove terapie e migliorare la prevenzione delle malattie cardiovascolari. La tecnologia brevettata da Aindo consente di generare dati sintetici che riproducono fedelmente le proprietà statistiche dei dati clinici reali. Questo rende possibile l'analisi di informazioni sanitarie sensibili nel pieno rispetto della privacy, superando le sfide legate all'accessibilità dei dati sanitari. Daniele Panfilo, Ceo di Aindo, sottolinea come i dataset sintetici siano una risorsa strategica per la ricerca in ambito Real World Evidence. Aindo è, dal 2024, l'unica realtà europea certificata Europrivacy per l'uso secondario di dati sintetici sanitari, garantendo piena conformità al Gdpr. Questa innovazione permette di addestrare modelli di intelligenza artificiale su informazioni cliniche senza esporre i dati reali dei pazienti. Si prevedono pubblicazioni che dimostreranno come i modelli addestrati su dati sintetici possano fornire risultati affidabili anche su dati reali. Giulio Pompilio del Monzino definisce questa collaborazione un "importante passo avanti nell'accelerazione della ricerca cardiovascolare", con un impatto concreto sulla salute delle persone.
Promuovere progetti innovativi per incentivare l’uso dei dati sintetici come strumento fondamentale a ridurre le tempistiche degli studi clinici, accelerare la ricerca, validare nuove terapie e migliorare la prevenzione delle malattie cardiovascolari: è questo l’obiettivo centrale dell’accordo strategico tra Aindo, società che ha sviluppato e brevettato una piattaforma di generazione di dati sintetici che abilita l'uso di dati sensibili nel rispetto della privacy, e il Centro Cardiologico Monzino di Milano, che dal 1981 si dedica alla cura e alla ricerca nell'ambito delle malattie cardiovascolari. Grazie alla tecnologia di sintetizzazione del dato sviluppata da Aindo sarà possibile accelerare i tempi necessari per la realizzazione di trial clinici basati su informazioni reali (Real World Evidence) rendendo il dato sanitario più accessibile e conforme alla normativa sulla privacy. "Il Centro Cardiologico Monzino rappresenta per Aindo un partner strategico di eccellenza. Questa collaborazione ci offre l’opportunità di validare, all’interno di un contesto clinico di altissimo livello, il valore concreto dei dati sintetici: il nostro obiettivo è sviluppare strumenti sempre più efficaci per la diagnosi e il trattamento delle patologie cardiache, sostenendo l’innovazione nella pratica medica. Nei prossimi mesi saranno pubblicati diversi studi accademici in grado di dimostrare come i modelli addestrati su dati sintetici possano fornire risultati affidabili anche su dati reali, confermando la solidità e trasferibilità del nostro approccio”, dichiara Daniele Panfilo, CEO e co-founder di Aindo. “I dataset sintetici, che riproducono fedelmente le proprietà statistiche dei dati clinici reali, rappresentano infatti una risorsa strategica per la ricerca in ambito Real World Evidence. Grazie a questa tecnologia è possibile analizzare dati sensibili nel pieno rispetto della privacy, accelerando i tempi degli studi clinici e producendo un impatto concreto sulla ricerca e, di conseguenza, sulla salute delle persone." "Questa collaborazione rappresenta un importante passo avanti nell’accelerazione della ricerca cardiovascolare grazie all’innovazione costituita dalla tecnologia di Aindo. Nelle prossime settimane organizzeremo un incontro per coinvolgere i referenti di aziende sanitarie e farmaceutiche, dove esploreremo insieme le potenzialità dei dati sintetici e le opportunità che questa tecnologia offre per ridurre i tempi degli studi clinici e rendere sempre più accessibili i dati sanitari nel rispetto della privacy dei pazienti" aggiunge Giulio Pompilio, Direttore Scientifico del Centro Cardiologico Monzino . La tecnologia di Aindo per innovare la ricerca sanitaria grazie ai dati sanitari Aindo è dal 2024 l'unica realtà europea certificata Europrivacy per l'utilizzo secondario di dati sintetici sanitari (in conformità all'articolo 42 del GDPR). I dati sintetici di Aindo stabiliscono così un nuovo standard di riferimento per la protezione della privacy unita all'innovazione: generati con tecnologia proprietaria rendono possibile addestrare modelli AI su informazioni cliniche senza esporre i dati reali dei pazienti, garantendo privacy e conformità normativa. La collaborazione con il Centro Cardiologico Monzino mira quindi a superare le sfide legate alla privacy e all'accessibilità dei dati sanitari, aprendo nuove frontiere per l'avanzamento della ricerca in ambito cardiovascolare.
Come l’invecchiamento influisce sul sistema immunitario, lo indebolisce e apre la strada a malattie, anche gravi? È il quesito a cui vuole rispondere il progetto di ricerca proposto da Nicole Soranzo, direttore del Centro di Genomica – programma in Popolazione e genomica medica dello Human Technopole, a cui è stato riconosciuto l’Erc Advanced Grant, uno dei più importanti fondi di ricerca europei che supportano ricercatori affermati, responsabili di progetti di ricerca. Il finanziamento dell’ERC ammonta a 2,5 milioni di euro e si articolerà su un periodo complessivo di cinque anni. Il progetto, chiamato "lmpact", approfondirà come lo stile di vita, la biologia e le esposizioni ambientali contribuiscano al deterioramento del funzionamento del sistema immunitario durante il corso della vita umana e, di conseguenza, al rischio di malattia con l'invecchiamento. Grazie a modelli statistici all’avanguardia, intelligenza artificiale e machine learning, i ricercatori analizzeranno cambiamenti nelle cellule del sistema immunitario in migliaia di individui e le confronteranno con dati biomedici per capire che caratteristiche hanno queste cellule in persone sane, che stanno invecchiando secondo normali processi, e se ci sono, invece, aspetti ricorrenti in chi ha patologie croniche. Obiettivo finale di questa analisi è individuare marcatori dei normali processi di invecchiamento, di diverse malattie e, anche, dell’esposizione a fattori ambientali che possono influenzare lo stato di salute. Partendo da queste nuove conoscenze si svilupperanno modelli per prevedere il rischio di malattia a lungo termine. Il progetto condurrà analisi su larga scala su campioni e dati disponibili al pubblico, raccolti nell'ambito di due dei più grandi studi internazionali sulla popolazione al mondo, UK Biobank e East London Genes and Health, e svilupperà analisi informatiche e di laboratorio per estendere la caratterizzazione molecolare di questi individui. Questi dataset includono persone di popolazioni diverse con lo scopo di aumentare la rappresentatività negli studi genetici. Molto importanti per queste ricerche sono i sistemi sanitari nazionali perché sono in una posizione unica per fornire informazioni clinicamente utili su una scala nazionale, a partire dai dati sanitari raccolti nell'ambito delle cure tradizionali.
In Italia, il 46% degli adulti è in sovrappeso o obeso. Una condizione che espone a un rischio elevato di sviluppare malattie croniche come diabete, tumori, patologie cardiovascolari e disturbi psichici. Per affrontare questa sfida in modo sistemico, la Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) ha promosso la nascita della Rete italiana obesità, una piattaforma permanente dedicata alla prevenzione, alla cura e all’innovazione. L’obiettivo è duplice: da un lato affiancare il lavoro già avviato dal ministero della Salute per l’inserimento dell’obesità nei livelli essenziali di assistenza (Lea), riconoscendola a tutti gli effetti come una patologia cronica. Dall’altro, sfruttare in modo strategico le potenzialità dell’intelligenza artificiale. “Intervenire su questa condizione significa prevenire molte malattie e garantire la sostenibilità del sistema sanitario. In questo contesto, l’intelligenza artificiale rappresenta uno strumento strategico: ci consente di analizzare i dati in modo predittivo e di costruire interventi personalizzati, tempestivi”, spiega Giovanni Migliore, presidente di Fiaso. La visione proposta dalla Federazione si articola su sei pilastri: prevenzione territoriale con il coinvolgimento di Comuni, scuole e società sportive, utilizzo di tecnologie avanzate e AI, formazione dei professionisti sanitari, percorsi di cura personalizzati, partenariati pubblico-privati e approccio One Health, che collega salute, ambiente e stili di vita. “Con questa iniziativa – aggiunge Migliore – Fiaso rilancia una sfida decisiva: trasformare la lotta all’obesità in un’opportunità concreta per migliorare salute, equità e sostenibilità del nostro sistema sanitario”.