EvdTAE Life Sciences (TLS), leader nello sviluppo di sistemi e farmaci per la Boron Neutron Capture Therapy (Bnct), e il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (Cnao) di Pavia, uno dei principali centri europei di adroterapia, oggi hanno annunciato un accordo di collaborazione su iniziative globali di ricerca e sviluppo di farmaci innovativi per l'implementazione della Bnct. Questa partnership strategica unirà le competenze di due leader all’avanguardia nel trattamento dei tumori, con l'obiettivo di rivoluzionare le cure oncologiche attraverso la Bnct, una nuova radioterapia mirata, progettata per migliorare i trattamenti di pazienti affetti da neoplasie complesse e metastatiche. L'ampia esperienza di Cnao nell'adroterapia, che comprende protoni, ioni di carbonio e altre particelle, completa l’expertise di TLS nel far progredire il trattamento del cancro mediante la tecnologia Bnct e lo sviluppo di farmaci.
La Bnct è un trattamento oncologico mirato che combina un composto a base di boro e radiazioni neutroniche. Per prima cosa, il composto viene somministrato al paziente e assorbito selettivamente dalle cellule tumorali. Successivamente, il paziente viene esposto a neutroni a bassa energia che interagiscono con gli atomi di boro, distruggendo le cellule tumorali e risparmiando i tessuti sani.
Alla fine del 2020, Cnao aveva già stipulato un accordo con TLS per adottare la loro tecnologia per la produzione di neutroni basata su acceleratore, Alphabeam™. Oggi, con questo nuovo accordo, la collaborazione viene consolidata ed estesa anche allo sviluppo di farmaci.
Il professor Gianluca Vago, Presidente di Cnao, ha commentato: “La nostra missione è sempre stata quella di implementare tecnologie all'avanguardia per ampliare le opportunità di cura a beneficio dei pazienti oncologici. La partnership con TLS rappresenta una collaborazione importante e un ulteriore riconoscimento dell'esperienza di Cnao nelle terapie con particelle, per quanto riguarda sia l’attività clinica sia la ricerca. Per questo progetto, il nostro centro lavorerà in stretta collaborazione con l'Università di Pavia, il Politecnico di Milano, l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e la Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia. Questa partnership ci permetterà di aprire nuove frontiere nella Bnct e di rendere il Cnao una struttura unica al mondo, in grado di combinare trattamenti con protoni, ioni pesanti (ioni carbonio e altre specie) e neutroni”.

Milestone e obiettivi chiave previsti:
Installazione e sperimentazione clinica: l'installazione del sistema Alphabeam® Bnct di TLS presso il Cnao è prevista per il 2025, mentre gli studi clinici partiranno nel 2026. I trial utilizzeranno Steboronine® (Boronophenylalanine, BPA, un farmaco intelligente che si accumula solo nelle cellule tumorali), sviluppato da Stella Pharma e distribuito da TLS, concentrandosi inizialmente sui tumori ricorrenti del distretto testa collo, un'indicazione per la quale il farmaco è già approvato in Giappone.
Progressi nel trattamento del cancro: la collaborazione è destinata a espandere le applicazioni cliniche della Bnct per affrontare un'ampia gamma di tumori, compresi quelli metastatici, offrendo nuove speranze ai pazienti di tutto il mondo.
Servizi Cnao NEXT: la partnership prevede sforzi volti a promuovere la gamma di servizi offerti da Cnao NEXT, società indipendente creata da Cnao, che opera nel campo delle terapie di precisione, fornendo consulenza tecnica e clinica e assistendo altri centri nell'implementazione di terapie con particelle.
Un aspetto importante della collaborazione riguarda l'implementazione clinica e la commercializzazione di nuovi farmaci di TLS per la Bnct, come il BTS, che ha mostrato promettenti risultati preclinici in modelli animali. “La nostra collaborazione con il Cnao segna un passo avanti decisivo nella promozione della Bnct come terapia oncologica di nuova generazione”, ha dichiarato Rob Hill, CEO di TAE Life Sciences. “Insieme, puntiamo a spingerci oltre gli attuali confini nel trattamento del cancro e a fornire soluzioni innovative ai pazienti che più ne hanno bisogno”.
Inoltre, la professoressa Lisa Licitra, Direttore Scientifico di Cnao, Responsabile della Struttura Complessa di Oncologia Medica 3 - Tumori Testa-Collo presso la Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori e Professore Associato presso l'Università degli Studi di Milano, è entrata a far parte del Clinical Advisory Board di TLS, in quanto tra i massimi esperti a livello internazionale nell'oncologia del distretto testa collo. Sarà l'oncologo di riferimento per i trial sulla Bnct condotti al Cnao e incentrati su questi tumori, oltre a supervisionare la sperimentazione clinica al Cnao, rafforzando ulteriormente le basi scientifiche della collaborazione.
La professoressa Lisa Licitra, Direttore Scientifico di Cnao, ha affermato: “La Bnct ha fornito risposte convincenti per i tumori ricorrenti o radioresistenti, come quelli della testa e del collo. Pertanto, in collaborazione con la professoressa Ester Orlandi, Responsabile del Dipartimento Clinico di Cnao, ci concentreremo inizialmente sui pazienti con questo tipo di neoplasie. Con l'introduzione della Bnct, potremo ridurre il trattamento a 1-2 sedute, ampliare le indicazioni terapeutiche e potenzialmente offrire nuove speranze ai pazienti con tumori metastatici”.

EvdL’Agenzia Italiana del Farmaco ha concesso il rimborso di icosapent etile, nuova molecola indicata per il trattamento del rischio cardiovascolare residuo. Il farmaco è ora disponibile in Italia su prescrizione medica. Con la rimborsabilità di icosapent etile si compie un passo significativo nella lotta alle malattie cardiovascolari, offrendo una soluzione a pazienti che non avevano alternative terapeutiche. Nonostante i progressi ottenuti negli ultimi anni, sia grazie a nuovi farmaci, sia ad una migliore e più efficace gestione organizzativa della rete di emergenza-urgenza, rimane un gruppo di pazienti a rischio cardiovascolare residuo: questi individui, pur seguendo terapie standard come farmaci ipolipemizzanti, antidiabetici e antipertensivi, possono comunque sviluppare nuovi eventi cardiovascolari, spesso gravi e fatali.
“Il trattamento del colesterolo Ldl rappresenta una componente essenziale nella gestione del rischio cardiovascolare, ma per i pazienti con rischio residuo non è sempre sufficiente. Anche quando il colesterolo Ldl è controllato, infatti, l’elevato livello di trigliceridi ci indica la presenza di un rischio aterogeno che contribuisce significativamente all’insorgenza di nuovi eventi cardiovascolari – ha commentato il Prof. Pasquale Perrone Filardi, Presidente della Società Italiana di Cardiologia, Sic – icosapent etile è la nuova entità chimica che mancava all’attuale armamentario terapeutico per il trattamento del rischio cardiovascolare”.

EvdQuesta giornata è un’opportunità per riflettere sui progressi fatti fino ad oggi, promuovere la consapevolezza delle sfide ancora da superare per raggiungere l’obiettivo Oms di porre fine all’Aids entro il 2030 e mobilizzare tutte le figure coinvolte nella lotta all’Hiv/Aids.
“Appena 20 anni fa, la pandemia di Hiv/Aids sembrava inarrestabile, con 2.5 milioni di nuove infezioni e 2 milioni di decessi all’anno dovuti all’Aids nel mondo. "Nell’ultimo decennio abbiamo assistito a un cambiamento radicale della storia naturale dell’infezione, grazie a farmaci molto efficaci che hanno consentito il raggiungimento di una sostanziale normalizzazione dell’aspettativa di vita e una drastica riduzione della contagiosità dei pazienti in terapia. Le nuove formulazioni long-acting rappresentano un ulteriore balzo in avanti nelle strategie terapeutiche e profilattiche, facilitando la somministrazione e riducendo lo stigma e la sfiducia verso le strutture sanitarie. A questi fattori si aggiunge la disponibilità di strumenti diagnostici sempre più raffinati, che facilitano la diagnosi tempestiva e il monitoraggio terapeutico accurato” – spiega Maria Rosaria Capobianchi, consulente per la ricerca, Ospedale Sacro Cuore Don Calabria IrccsRCCS, Negrar di Valpolicella (Verona) e componente Gruppo di Lavoro AMCLI.
“Secondo Unaids oggi nel mondo 30.7 dei 39.9 milioni di persone infette sono in trattamento con farmaci antiretrovirali, e se l’attuale trend in aumento prosegue, si potrà raggiungere il target di 35 milioni di persone in terapia entro il 2025. Tuttavia, sebbene il numero dei decessi sia al minimo storico dopo il picco del 2004, oggi quasi 10 milioni di persone non ricevono la terapia antiretrovirale, con la conseguenza che ogni minuto nel mondo vi è una persona che muore di Aids” – sottolinea Capobianchi.
“In Italia, secondo l’ultimo aggiornamento pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità, nel 2023, sono state effettuate 2.349 nuove diagnosi di infezione da Hiv, pari a un’incidenza di 4.0 nuovi casi/100.000 residenti, inferiore rispetto all’incidenza media nei paesi dell’Europa occidentale (6.2/100.000). Dal 2012 il numero più elevato di diagnosi è attribuibile alla trasmissione sessuale, principalmente eterosessuale. Le nuove diagnosi Hiv sono state in progressivo calo dal 2012 al 2020, ma negli ultimi tre anni vi è stata una lievissima inversione del trend – spiega Pierangelo Clerici, Presidente Amcli Ets. - Nel 2023 si è registrato anche un aumento delle nuove diagnosi di Aids rispetto al 2022 (532 contro 444). Purtroppo, la percentuale delle persone che scoprono l’infezione quando questa è in fase avanzata è molto elevata, con uno scalino che supera l’80% negli ultimi 4 anni. È possibile che l’aumento di diagnosi tardive osservato sia dovuto, in parte, al fatto che negli ultimi 4 anni l’attenzione verso l’Hiv sia stata distratta verso la situazione emergenziale collegata alla pandemia di Covid; è perciò urgente rimontare il gap di consapevolezza accumulato nei riguardi dell’Hiv” – continua Clerici.
“La comunità dei Microbiologi Clinici Italiani è costantemente impegnata nel contrasto alla diffusione dell’Hiv. La scienza ci ha fornito ottimi strumenti, clinici, terapeutici e di laboratorio, per la gestione dell’Hiv/Aids - sottolinea Clerici. - Non possiamo permetterci di sprecare il vantaggio che abbiamo guadagnato sul virus attraverso anni di lavoro incessante: è necessario puntare al ripristino della consapevolezza del rischio e alla promozione della fiducia nelle strutture sanitarie che hanno portato avanti con continuità l’impegno nella lotta all’Hiv/Aids”.

EvdPromossa da Health City Institute, nasce l’alleanza Science for Cities tra oltre 100 qualificati e riconosciuti soggetti scientifici, che si pone l’obiettivo di promuovere politiche e soluzioni innovative per affrontare le sfide sociali legate alla salute e al benessere nelle città moderne, valorizzando il ruolo della Scienza, e delle società ed enti scientifici, in un lavoro comune per la promozione della salute nelle città. La salute, infatti, come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività, è al centro dell’impegno dell’innovativa alleanza, che punta a migliorare la qualità della vita urbana in modo sostenibile e inclusivo, attraverso una fattiva azione sui determinanti sociali nelle aree urbane. L’alleanza Science for Cities è stata presentata in Senato in un evento su iniziativa della Sen. Daniela Sbrollini, alla presenza di esperti e rappresentanti delle istituzioni, durante il quale è stato lanciato il “Patto per la salute e il benessere delle città”, rivolto da Science for Cities alle istituzioni, ai sindaci e a tutti i soggetti chiamati a prendere decisioni sulle città e per il benessere delle comunità. Un patto che richiama l’attenzione sull'urgente necessità di un cambiamento fondamentale nel nostro approccio complessivo per giungere a un mondo in cui l'umanità viva in armonia con la natura e costruisca comunità e città sostenibili e resilienti. "L’interconnessione e la collaborazione sono gli ingredienti fondamentali per progredire nel campo della sostenibilità e della qualità della vita - ha detto il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini - È un processo che deve costruirsi mediante l’impegno di tutte le discipline scientifiche e di tutti gli attori, quali istituzioni, imprese, cittadini. Ecco perché l’università cerca di offrire diversificazione nell’offerta formativa e, anche tramite i moderni campus, un modo di vivere diverso, puntando sul verde, sul digitale e sulla rigenerazione urbana. Questo viaggio deve iniziare dai protagonisti del cambiamento, dal punto di vista del Mur gli studenti, che saranno gli attori e i cittadini del futuro”.
"L’urbanizzazione è una delle maggiori sfide del nostro tempo rispetto alla salute delle comunità e degli individui, dobbiamo affrontarla con tutti gli strumenti a disposizione, in un approccio globale, e in questo contesto l’alleanza del mondo della scienza riunito in Science for Cities costituisce una risorsa unica e innovativa. Il fenomeno della grande urbanizzazione va conciliato con il diritto di ogni cittadino a una vita sana e integrata nel proprio contesto urbano. Occorre incoraggiare gli stili di vita sani nei luoghi di lavoro, nelle grandi comunità e nelle famiglie e ampliare e migliorare l’accesso alle pratiche sportive e motorie per tutti i cittadini, favorendo così lo sviluppo psicofisico dei giovani e l’invecchiamento attivo. Questo significa promuovere un assetto One Health, ovvero un approccio che tiene conto delle connessioni tra salute umana, animale e ambientale considerando tutti i rischi per la salute umana, e in questo quadro l’alleanza con la scienza rappresenta un apporto imprescindibile», ha sottolineato la Sen. Daniela Sbrollini, Vice Presidente della 10a Commissione permanente del Senato (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) e co-Presidente Intergruppo parlamentare Qualità di vita nelle città.