Il carcinoma uroteliale è una neoplasia subdola e poco nota, frequente tra gli over 50, soprattutto uomini, ma in aumento anche tra le donne. L’Associazione PaLiNUro – Pazienti Liberi dalle Neoplasie UROteliali promuove la campagna “Fermati al rosso - Tumore della vescica: un segnale può salvarti la vita”, con la sponsorizzazione non condizionante di Astellas e con i patrocini di AIRO, AURO, CIPOMO, FIMMG, Fondazione AIOM, SIU e SIUrO. Se vedi sangue nelle urine parlane subito con il medico. Un video-spot del pluripremiato regista Fabrizio Mari e interpretato dall’eclettico attore di cinema, teatro e pubblicità Mauro Negri, racconta l’importanza di non sottovalutare i segnali, dal punto di vista di un uomo ancora giovane e dinamico, per promuovere la consapevolezza tra popolazione, pazienti e medici. La prevenzione e la diagnosi tempestiva possono salvare la vita.
Il tumore della vescica è il quinto più diffuso in Italia, il quarto nella popolazione maschile. Sono ancora molti gli unmet needs per i pazienti e pesante è l’impatto della patologia sul piano psicologico, relazionale e fisico, ma negli ultimi anni le cose stanno cambiando con l’arrivo di nuovi farmaci e una maggiore attenzione, oltre che alla sopravvivenza, alla qualità di vita dei pazienti.
Il video-spot “Fermati al rosso” è disponibile sulla landing page di campagna https://associazionepalinuro.com/fermati-al-rosso; i canali social dell’Associazione PaLiNUro veicoleranno il video-spot e i messaggi della campagna su prevenzione e diagnosi precoce con post informativi su sintomi e campanelli d’allarme da non sottovalutare, promuovendo la call-action a parlare con il proprio medico in presenza di segnali sospetti.

È tornata la campagna educazionale “Un Respiro di Salute” realizzata da FederAsma e Allergie ODV, in collaborazione con IAR (Accademia Italiana di Rinologia), SIAIP (Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica), SIMRI (Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili) e resa possibile grazie al contributo non condizionato di Chiesi Italia, filiale italiana del Gruppo Chiesi. L’edizione 2022 si arricchisce di nuovi servizi e iniziative, un nuovo canale Youtube Un Respiro di Salute e approfondimenti su allergie e malattie respiratorie. Primo appuntamento: il Vero/Falso sull’Asma per sfatare falsi miti ed educare i cittadini a riconoscere i sintomi e sapere quando rivolgersi al medico e allo specialista.
Tutti i nuovi contenuti saranno disponibili sul sito ufficiale della campagna www.unrespirodisalute.it e sulla pagina facebook@unrespirodisalute.
Su www.unrespirodisalute.it, la pagina FB @unrespirodisalute e il nuovo canale Youtube Un Respiro di Salute disponibili nuovi servizi e approfondimenti Federasma e Allergie ODV, IAR, SIAIP, SIMRI: informazioni, focus on, news, interviste ad esperti, possibilità di porre domande e di ricevere risposte a dubbi e curiosità, il Vero e Falso sull’Asma e il Sondaggio “Conosci bene l’asma”, che garantisce l’anonimato, un’iniziativa rivolta a chi soffre di asma in concomitanza della Giornata Mondiale dell’Asma che si celebra in tutto il mondo il 3 maggio.

La campagna “La vita in un respiro”, promossa da Janssen Italia con la collaborazione di Associazione Ipertensione Polmonare Italiana (AIPI), Associazione Malati Ipertensione polmonare (AMIP), Gruppo Italiano per la Lotta alla Sclerodermia (GILS) e Associazione Italiana dei Cardiopatici Congeniti bambini e Adulti (AICCA), è partita dal Lazio, ha toccato Sicilia, Veneto e Piemonte e si concluderà in Lombardia.
"Il problema dell’ipertensione arteriosa polmonare è che è una malattia poco conosciuta non solo dal pubblico, ma anche dai medici. Il fatto di non presentare sintomi specifici, porta spesso a sottovalutare i campanelli di allarme che si presentano sotto forma di spossatezza, affanno e svenimenti con ritardi significativi nella diagnosi" - spiega Laura Scelsi, Divisione di Cardiologia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia. "Senza le cure adeguate, l’ipertensione arteriosa polmonare può culminare in scompenso cardiaco e, come estrema conseguenza, nella morte prematura del paziente. Prognosi migliore e diagnosi precoce vanno di pari passo. Proprio per questo, è importante fare informazione e sensibilizzare in particolare nelle popolazioni a rischio".
La campagna prevede una pianificazione multicanale: uno spot video, pagine pubblicitarie e contenuti digitali. I video, i materiali e le illustrazioni realizzate per la campagna saranno disponibili anche sulle pagine social Facebook Phocus360 e Instagram Phocus360 e sul sito internet Phocus360.it. La campionessa olimpica di pattinaggio artistico su ghiaccio, Carolina Kostner, rinnova il suo impegno e ritorna nelle vesti di testimonial della campagna per il terzo anno di fila. Tra gli obiettivi della campagna, dunque, sensibilizzare la popolazione sui bisogni dei pazienti e valorizzare l’importanza della diagnosi precoce, del percorso diagnostico-terapeutico appropriato, dell’accesso alle cure.
Per approfondimenti sull’ipertensione arteriosa polmonare e sulla campagna “La vita in un respiro” visita il sito Phocus360.it.

È disponibile in streaming su Prime Video “Involontaria Off - L’esame”, un film per la tv dedicato al mondo del volontariato, diretto da Alessandro Guida e promosso, con il supporto non condizionato della Fondazione MSD, da una rete di 40 Associazioni di Pazienti che hanno collaborato alla sceneggiatura. Il film è nato nell’ambito della partnership sviluppata da anni da Fondazione MSD con le Associazioni dei Pazienti per la promozione del patient engagement nel Sistema Salute e ha l’obiettivo di motivare i giovani ad avvicinarsi al mondo del volontariato, raccontando l’impegno quotidiano delle Associazioni a supporto dei pazienti e dell’assistenza sanitaria attraverso la voce dei protagonisti: la sceneggiatura del film è stata messa a punto attraverso un percorso partecipato nel quale le 40 Associazioni coinvolte - attive in aree anche molto diverse tra loro - hanno offerto agli sceneggiatori preziosi spunti narrativi, idee ed esperienze.
Al racconto della quotidianità delle Associazioni di volontariato, la sceneggiatura affianca messaggi di sensibilizzazione su alcune importanti tematiche di salute pubblica, come la prevenzione e i corretti stili di vita. Tematiche sulle quali i volontari possono svolgere un importante ruolo d’informazione ed educazione. Intrecciando attenzione ai temi della salute e del sociale, commedia sentimentale, percorso psicologico, il film riesce a raccontare in modo originale e non oleografico il mondo del volontariato - una realtà che in Italia coinvolge 5.500.000 persone, il 9% della popolazione - trasmettendo soprattutto un messaggio al pubblico giovanile cui è rivolto: tutti possiamo diventare volontari, ma il cuore non basta, servono formazione, preparazione, professionalità. Un percorso impegnativo, ripagato però dalla possibilità di fare esperienze che formano e accelerano la maturazione personale.

Una diagnosi che arriva presto, entro due settimane dal primo accesso del paziente al centro di cura ed è accompagnata da emozioni quali paura, sconforto, rabbia, preoccupazione. Un’assistenza sempre più integrata e multidisciplinare, che, insieme alle figure dell’ematologo e dell’infermiere, comprende ormai spesso anche lo psicologo e il nutrizionista. Una serie di bisogni ed esigenze legati alla qualità di vita che cercano nuove risposte, come il potenziamento dell’assistenza domiciliare, il supporto psicologico, la puntualità di visite e controlli e il trasporto in ospedale.
Sono queste le principali tappe nel viaggio di diagnosi e cura dei pazienti con Leucemia Mieloide Acuta raccontate attraverso l’indagine “Leucemia Mieloide Acuta. Un viaggio da fare insieme” promossa da AIL – Associazione Italiana contro leucemie linfomi e mieloma, realizzata da Doxa Pharma con il supporto non condizionante di AbbVie.
Pazienti, caregiver, ematologi e volontari AIL hanno risposto a un questionario online validato da un Board Scientifico composto da ematologi di rilievo nazionale, per mettere a fuoco il percorso del paziente e la sua qualità di vita, la gestione della patologia da parte dei clinici, i bisogni e le richieste di tutte le figure coinvolte. 
Ma come inizia il viaggio dei pazienti? Un paziente su 4 dichiara di non essersi rivolto immediatamente al medico per la difficoltà di cogliere la gravità della situazione, anche a causa di sintomi che sembrano inizialmente sopportabili. Quasi il 60% si rivolge in prima battuta al medico di famiglia prima di essere indirizzato dall’ematologo. In ogni caso, entro due settimane dalla comparsa dei sintomi, l’80% dei pazienti viene preso in carico. Nella grande maggioranza dei casi (88%) l’ematologo comunica personalmente al paziente la diagnosi.
Centrale, fin dalle prime fasi del percorso di cura, il supporto ricevuto da AIL sia in ospedale che attraverso l’assistenza domiciliare: l’88% degli ematologi ritiene che l’Associazione abbia un ruolo fondamentale nel supportare e affiancare i pazienti con LMA