Si partirà a settembre dalla Calabria per poi passare in Puglia, Abruzzo, Molise, Lombardia, Veneto e tante altre regioni. Questo è il percorso che Cuore Italia, con il patrocinio di Senior Italia FederAnziani vuole percorrere per quella che sarà la più grande campagna di screening per le patologie valvolari. Verranno auscultati non meno di 30mila soggetti over 65, grazie a personale specializzato che potrà rilevare eventuali patologie cardiache. La scelta del mese di settembre non è casuale, infatti dal 12 al 18 settembre si celebra la settimana di Sensibilizzazione delle Valvole Cardiache con l’hashtag #ascoltailtuocuore
La prevenzione in campo cardiaco è fondamentale. Infatti, in Italia, le malattie valvolari cardiache sono tra le patologie più diffuse nella popolazione anziana, colpendo ogni anno, il 12.5% degli over 65 (pari a 1 su 10), ovvero oltre 1 milione di persone. Un numero destinato a salire a 2.5 milioni entro il 2040, considerando l’attuale tendenza demografica legata all’invecchiamento della popolazione.
Cuore Italia, con il patrocinio di Senior Italia FederAnziani, darà vita ad una campagna di screening per le patologie delle valvole cardiache così importante, perché i progetti a livello europeo, come il Pnrr, si pongono come obiettivo quello di alzare il più possibile l’asticella della qualità della vita e di evitare il più possibile il concreto rischio di istituzionalizzazioni. Infatti, soltanto una concreta presa in carico da parte delle strutture sanitarie preposte potrà dare risposta ai cittadini per migliorare o risolvere totalmente la patologia.

Le infezioni respiratorie restano una concreta e grave minaccia per la salute dell'umanità, come ha insegnato la recentissima pandemia Covid-19. Quanto avvenuto negli ultimi 24 mesi non ci deve far dimenticare la diffusione ancora presente in aree del mondo e, grazie a flussi migratori, potenzialmente presente anche in Europa della tubercolosi, cui si devono imputare complessivamente oltre 10 milioni di nuovi casi e 1.5 milioni di decessi nel 2020. La pandemia ha avuto un effetto drammatico sul controllo della tubercolosi a livello globale e per la prima volta in 7 anni abbiamo assistito ad un aumento dei decessi per la malattia.
Di questa infezione e malattia e dei più recenti sviluppi diagnostici e clinici si è parlato a Bologna a fine giugno in occasione del 42° Meeting Annuale della Società Europea di Micobatteriologia.
Circa 200 micobatteriologi provenienti da vari paesi europei, dal Nord America e paesi africani si si sono ritrovati per presentare e discutere i progressi scientifici nell’ambito delle malattie da Micobatteri e in particolare della Tubercolosi.
L’evento - che è stato patrocinato dall’AMCLI, ha trattato, tra i vari argomenti, le innovazioni nel campo dei vaccini e delle piattaforme per trial clinici per i nuovi farmaci. È stata discussa la necessità di individuare biomarcatori in grado di predire rapidamente quali tra i nuovi regimi terapeutici hanno maggiori garanzie di successo e i marcatori in grado di predire la risposta al trattamento in modo da consentire un accorciamento dei tempi di terapia. Nel convegno sono state presentate nuove strategie diagnostiche basate sul sequenziamento del genoma e sull’uso per un approccio personalizzato al management del paziente con tubercolosi. Non sono infine mancate anche importanti novità nel campo della patogenesi della malattia tubercolare e della filogenesi.

Al congresso della Società Europea di Ematologia (EHA) sono stati presentati i dati di uno studio clinico condotto su 75 pazienti affetti da beta talassemia trasfusione-dipendente ed anemia a cellule falciformi trattati con exa-cel. Dopo un follow-up fino a 37 mesi si mantengono gli effetti positivi di exa-cel sui pazienti. Il profilo di sicurezza rimane in linea con il condizionamento mieloablativo e la procedura di trapianto di cellule staminali autologhe. Exagamglogene autotemcel, al quale per facilità ci riferiamo come exa-cel, e precedentemente nota come CTX001, è una terapia genica sperimentale autologa, ex vivo, condotta con la tecnica di editing genico CRISPR/Cas9, in corso di valutazione per i pazienti affetti da beta-talassemia trasfusione-dipendente (TDT, transfusion-dependent thalassemia) o anemia falciforme (SCD, sickle cell disease) caratterizzate da crisi vasocclusive (Vaso-Occlusive Crisis, VOCs) ricorrenti, nell’ambito delle quali le cellule staminali ematopoietiche del paziente stesso vengono modificate per produrre livelli elevati di emoglobina fetale (emoglobina F; HbF) nei globuli rossi. Sulla base dei progressi compiuti in questo programma finora, exa-cel ha ottenuto dalla Food and Drug Administration (FDA) le designazioni di Terapia Avanzata di Medicina Rigenerativa (RMAT, Regenerative Medicine Advanced Therapy), Fast Track, Farmaco Orfano e Malattia Pediatrica Rara sia per la TDT che per la SCD. Exa-cel ha inoltre ottenuto la designazione di Farmaco per Malattia Rara dalla Commissione Europea (CE) e la designazione di Medicinale Prioritario (PRIME, Priority Medicine) dall'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), per la TDT e la SCD.

Si tratta di una campagna promossa da Amgen Italia in collaborazione con le associazioni pazienti IPOP e WALCE Onlus per sensibilizzare pazienti e caregiver sull’importanza di definire la “carta d’identità” della tumore al polmone, che in Italia è la seconda neoplasia più frequente tra gli uomini e la terza tra le donne, per accedere a terapie mirate. Conoscere il nemico per meglio combatterlo vale non solo per i medici, ma anche per i pazienti: per questo Amgen promuove in collaborazione con IPOP e WALCE Onlus la campagna digital “L’esame più importante della tua vita”. Questa iniziativa vuole contribuire a informare i pazienti sul ruolo giocato dalle possibili alterazioni genetiche del tumore al polmone, stimolando un approfondimento con lo specialista sulle opzioni oggi disponibili per individuarle con precisione. Sempre con l’obiettivo di contribuire all’educazione e informazione, sui siti associazione-ipop.org, womenagainstlungcancer.org e www.amgen.it sarà disponibile un questionario per approfondire la conoscenza della patologia: rispondendo online e in modo anonimo a 11 specifiche domande, i pazienti e i caregiver possono acquisire gli elementi utili per affrontare il percorso terapeutico oncologico in modo più consapevole e attivo.
"Ogni paziente, lo sappiamo, è diverso dall’altro e ha una storia unica che lo caratterizza. Anche il tumore, e in particolare quello al polmone, si presenta in forme differenti e molteplici, a seconda della mutazione che lo origina: individuare quella specifica, come nel caso della KRAS G12C, può fare la differenza nel percorso di cura - commenta Maria Luce Vegna, direttore medico Amgen Italia. Con L’esame più importante della tua vita Amgen conferma la sua vocazione a collaborare con realtà associative per contribuire a rendere più consapevoli pazienti e caregiver sulla natura stessa della malattia oncologica. L’iniziativa, sviluppata insieme alle associazioni WALCE Onlus e IPOP, vuole contribuire a migliorare la qualità della vita, rendendo più serena la convivenza con il tumore. Una prospettiva che ha il suo punto di partenza fondamentale in una diagnosi precisa".

Il 30% dei pazienti, in trattamento perché affetti da sintomi dello spettro depressivo, non risponde efficacemente alle terapie sviluppando una forma di depressione resistente (TRD). Esketamina, un antagonista del recettore N-metil-D-aspartato (NMDA), approvato per la terapia del disturbo depressivo maggiore resistente al trattamento, è ora disponibile in formulazione spray nasale, sviluppata per l’autosomministrazione presso il centro di cura, e cambia il paradigma di trattamento di questa patologia. “Poter avere a disposizione un nuovo farmaco come esketamina – spiega Andrea Fagiolini, Professore ordinario di psichiatria Università di Siena e Direttore del dipartimento della salute mentale e degli organi di senso dell’ospedale Santa Maria delle Scotte di Siena - è di fondamentale importanza nel trattamento della depressione maggiore farmaco-resistente. Con il suo meccanismo d’azione unico, esketamina è in grado di essere più efficace delle attuali terapie oggi in uso. A differenza di altre molecole, che impiegano diverse settimane nel raggiungere l'effetto desiderato, il farmaco in questione agisce in maniera rapida sui sintomi depressivi, mantenendo l'effetto sul lungo periodo e riducendo nettamente il rischio di ricaduta. Caratteristiche rilevanti se si considera la resistenza ad altri trattamenti e la frequente tendenza alle ricadute che si riscontrano nei pazienti affetti da queste forme di depressione.” Esketamina riduce il rischio di ricaduta del 51% tra i pazienti con remissione stabile e del 70% tra i pazienti con risposta stabile.