Il CDC ha emesso un'allerta a livello nazionale sui casi inspiegabili di epatite acuta nei bambini, raccomandando ai medici di prendere in considerazione il test per l'infezione da adenovirus nei casi con un'eziologia sconosciuta e di segnalarli alle autorità sanitarie pubbliche statali. Giovedì, in un avviso di Health Alert Network, l'agenzia ha dettagliato nove casi di lesioni epatiche significative osservate in un grande ospedale pediatrico dell'Alabama. Cinque casi che coinvolgono bambini precedentemente sani presentati inizialmente nel novembre 2021: tre avevano insufficienza epatica acuta e due alla fine hanno richiesto un trapianto, ma nessuno dei bambini è morto. Il Covid è stato escluso in tutti i pazienti e tutti sono risultati positivi per un'infezione da adenovirus. È attualmente allo studio una possibile associazione tra epatite pediatrica e infezione da adenovirus, ha affermato il CDC. L'ospedale dell'Alabama ha inoltre identificato altri quattro pazienti pediatrici con epatite e infezione da adenovirus da ottobre 2021 a febbraio 2022 dopo gli sforzi di ricerca del caso. I casi sottoposti a sequenziamento presentavano tutti adenovirus di tipo 41, che in genere causa gastroenterite acuta, spesso accompagnata da sintomi respiratori. "Sebbene siano stati segnalati casi di epatite in bambini immunocompromessi con infezione da adenovirus di tipo 41, non è noto che l'adenovirus di tipo 41 sia una causa di epatite in bambini altrimenti sani", ha affermato il CDC. In due dei pazienti, i risultati del test PCR quantitativo su campioni di plasma erano negativi, ma il test su campioni di sangue intero ha mostrato evidenza dell'infezione. L'allerta segue le segnalazioni dal Regno Unito e da altri Paesi europei di bambini molto piccoli con epatite acuta risultati negativi ai virus dell'epatite accertati; alcuni di loro avevano anche un'infezione da adenovirus.
Consultare lunghe liste di farmaci, algoritmi diagnostici, protocolli o codifiche potrebbe richiedere molto tempo, soprattutto durante una visita al paziente, ma oggi i medici possono affidarsi anche a Mediately. Si tratta di una App che contiene il prontuario dei farmaci completo, gli strumenti diagnostici interattivi, la classifica ICD-10 e tanto altro.
Il dott. Federico Nannicini, Mmg, ha spiegato perché quest’App è diventata il suo assistente indispensabile, condividendo alcuni vantaggi dell’aiuto che si ottiene da un’App come Mediately. “Nomi di farmaci, principi attivi, note, interazioni devono essere sempre alla nostra portata. Adesso basta sfiorare uno schermo e tutto questo è nelle tue mani. Mediately applicazione mobile per i medici non è un semplice elenco di farmaci, ma un compendio di medicina racchiuso in un'App dove ho a disposizione calcolatori, criteri diagnostici, indici, questionari, scale. In un'unica App trovo una serie di strumenti che sarei stato costretto a cercare in tanti modi diversi perdendoci un sacco di tempo”, ha illustrato il dott. Nannicini.
Mediately ha sviluppato anche gli strumenti che riguardano l’arteriopatia periferica, la trombosi coronarica, l'embolia polmonare, la fibrillazione atriale e l'insufficienza cardiaca. “Per noi Mmg – continua il dott. Nannicini - è indispensabile avere un supporto nella gestione di queste patologie. Dobbiamo trattare un ampio ventaglio di malattie e poter contare su un supporto rapido ed efficace per la gestione delle patologie che vengono alla nostra osservazione è davvero fondamentale. Spesso arrivano pazienti in terapia con farmaci sui quali non abbiamo esperienza diretta e avere a disposizione uno strumento di questo tipo è davvero molto utile".
KTE-X19 per il trattamento del linfoma a cellule mantellari recidivante o refrattario ha ricevuto da AIFA l'autorizzazione alla rimborsabilità. Si tratta del primo trattamento autorizzato per questo tipo di linfoma e il secondo trattamento di Gilead a ricevere l'approvazione da AIFA. KTE-X19 è una immunoterapia cellulare basata sull’utilizzo di cellule CAR-T (cellule T che esprimono un recettore chimerico (CAR) capace di riconoscere e legare un antigene espresso sulle cellule tumorali) approvata per il trattamento di pazienti adulti con linfoma a cellule mantellari recidivante o refrattario (MCL R/R). Questa terapia può essere utilizzata dopo due o più linee di terapia sistemica, tra cui un inibitore della tirosin chinasi di Bruton (BTK). L’autorizzazione si basa sui dati del trial clinico ZUMA-2, uno studio multicentrico di fase 2, a singolo braccio, condotto in aperto in 20 centri negli Stati Uniti e in Europa - in cui sono stati arruolati 74 pazienti adulti con MCL R/R già sottoposti in precedenza ad almeno due linee di terapia sistemica. Il trattamento è stato somministrato a 68 pazienti e ne è emerso un tasso di risposta globale del 93%, con il 67% dei pazienti che ha ottenuto una risposta completa dopo una singola infusione di KTE-X19. Nelle analisi di sicurezza sono stati osservati la sindrome da rilascio di citochine (CRS, cytokine release syndrome) ed eventi neurologici, di grado 3 o superiore, rispettivamente nel 15% e nel 31% dei pazienti. Il linfoma mantellare è un linfoma non-Hodgkin a cellule B che rappresenta il 3-6% dei linfomi non-Hodgkin e presenta generalmente un decorso clinico aggressivo. La prevalenza stimata è circa 1/25.000. Il linfoma mantellare colpisce gli adulti di mezza età, soprattutto attorno ai 65 anni, e più spesso il sesso maschile (rapporto M/F di 4:1).
L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato la rimborsabilità di Creonipe 35.000, di Viatris, nella formulazione ad alto dosaggio di 420 mg di pancrelipasi, come terapia sostitutiva con enzimi pancreatici per il trattamento dell’insufficienza pancreatica esocrina (IPE). I pazienti hanno ora a disposizione una nuova opportunità terapeutica rimborsata con Creonipe 35.000, che si affianca a Creon 10.000, finora unica terapia rimborsata in Italia per il trattamento di tutti i pazienti affetti da IPE, una condizione che si verifica quando, a causa dell’insufficiente attività degli enzimi digestivi pancreatici, non può essere mantenuta una normale digestione. L’IPE è spesso correlata, infatti, ad un danno al pancreas, che può essere causato da diversi fattori: alcune patologie come la pancreatite cronica avanzata, la fibrosi cistica, il tumore pancreatico, il diabete mellito, ma anche da conseguenze di alcuni tipi di resezione chirurgica dell’apparato gastrointestinale quale la pancreatectomia o la gastrectomia. Uno scenario, quindi, in cui una diagnosi precoce e accurata, unitamente alla somministrazione di un’appropriata terapia enzimatica sostitutiva (Pancreatic Enzyme Replacement Therapy, PERT), possono contribuire in modo significativo al miglioramento dello stato nutrizionale e di salute dei pazienti.
Il 6 e 7 maggio, si terrà a Genova, presso la Sala Nautilus dell’Acquario, la diciottesima edizione del corso di orientamento di Medici in Africa, rivolto a medici, infermieri, fisioterapisti ed ostetriche che intendano partecipare a missioni di volontariato nei paesi africani o in altri paesi in via di sviluppo. Il corso si propone di fornire, in tempi brevi, informazioni sulla situazione sanitaria in Africa, cenni di diagnosi e terapia di malattie tropicali di frequente riscontro e di patologie ostetrico-ginecologiche. Inoltre verranno illustrati i fondamenti per l’auto-protezione, la gestione delle emergenze o del parto, queste ultime tramite pratica su manichino. Durante il Corso gli iscritti saranno in contatto con alcune organizzazioni (Onlus e Ong) che lavorano e/o che gestiscono ospedali nei paesi in via di sviluppo e potranno prendere accordi diretti. Il Corso è a numero chiuso, con un numero minimo di 15 ed un numero massimo di 40 partecipanti e sarà accreditato ECM (16.2 crediti formativi). Il costo dell’iscrizione al corso è di 200 euro per i medici e 100 euro per gli infermieri, ostetriche, dietisti e fisioterapisti entro il 5 aprile. Per le iscrizioni dopo il 5 aprile, il costo è di euro 250 per medici e 150 per le altre professioni sanitarie. Il corso ha il patrocinio dell’Università degli Studi di Genova e dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Genova. Per le iscrizioni al corso ed ulteriori informazioni contattare: MEDICI IN AFRICA ONLUS Segreteria Organizzativa da lun. a ven. 09.45/13.45 tel. 010 8495427 – 349 8124324 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.mediciinafrica.it