È disponibile la nuova edizione di “Moderni Aspetti di Semeiotica Medica”, curata dal dr. Pasquale De Luca, Editor in Chief, il testo che da sempre è di riferimento nel campo dell’esame obiettivo e della diagnosi medica. L’importanza della semeiotica medica, approccio fondamentale per una corretta anamnesi e per un esame obiettivo completo, è ancora oggi innegabile. Questo libro offre un’analisi approfondita di questa disciplina cruciale, mettendo in luce la sua essenziale importanza nella pratica medica moderna. I contenuti di questa nuova edizione sono stati attentamente rivisti e aggiornati per riflettere gli ultimi progressi scientifici e clinici nel campo della medicina. Dalle basi teoriche alla pratica clinica, il libro offre un percorso completo e sistematico per migliorare la comprensione e la capacità di diagnosi dei professionisti sanitari. La dedizione degli autori alla precisione e ai dettagli si evidenzia nel contenuto attentamente curato di questa edizione. Hanno incorporato con scrupolo le ultime ricerche mediche, le tecniche diagnostiche e i progressi tecnologici, assicurandosi che la conoscenza trasmessa in queste pagine sia aggiornata e rilevante nel sempre mutevole panorama medico di oggi. La missione di un libro come questo è fornire ai lettori un’opera completa e pratica che sia una guida affidabile e costante nel percorso della formazione medica e del continuo aggiornamento professionale. Oltre all’eccellenza accademica, “Moderni Aspetti di Semeiotica Medica” si distingue per la sua praticità. Questo libro colma il divario tra teoria e pratica, fornendo ai clinici preziose intuizioni e strumenti per migliorare la precisione diagnostica e, in definitiva, la cura del paziente. Nonostante i progressi nell’intelligenza artificiale e nella tecnologia medica, l’esame obiettivo con l’ispezione, la palpazione, la percussione e l’ascoltazione, rappresenta un aspetto insostituibile e fondamentale della pratica medica. Mentre l’intelligenza artificiale può svolgere un ruolo complementare nell’interpretazione dei dati e nell’assistenza diagnostica, non può replicare l’abilità, la sensibilità e l’esperienza del medico nel valutare un paziente. L’esame obiettivo fisico è un atto clinico altamente personalizzato, dove il medico utilizza tutti i suoi sensi e la sua formazione per osservare, toccare e rilevare segni e sintomi significativi. Sintesi della presentazione del volume curata da Francesco Landi, Professore Ordinario di Medicina Interna e Geriatria, Fondazione Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” IRCCS, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma
Lo studio di fase III DREAMM-7 ha dimostrato che la combinazione di Blenrep ha quasi triplicato la sopravvivenza media libera da progressione rispetto alla combinazione standard di cura nei pazienti con mieloma multiplo recidivante/refrattario. Si è registrata una riduzione del 59% del rischio di progressione della malattia o morte osservata nei pazienti con la combinazione di Blenrep rispetto alla combinazione standard di cura con daratumumab e una sopravvivenza libera da progressione mediana di 36.6 mesi con la combinazione di Blenrep rispetto a 13.4 mesi con la combinazione di daratumumab. Questi dati sono stati presentati in occasione del dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) di febbraio. Hesham Abdullah, Vicepresidente senior, Global Head Oncology, R&D, GSK, ha dichiarato: “Il sostanziale beneficio in termini di sopravvivenza libera da progressione e il forte trend di sopravvivenza globale rispetto a una combinazione standard di cura con daratumumab rafforzano la nostra convinzione nel potenziale di belantamab mafodotin usato in combinazione ridefinire il trattamento del mieloma multiplo in corrispondenza o dopo la prima recidiva. Abbiamo in programma di condividere questi risultati con le autorità sanitarie di tutto il mondo”. La combinazione di belantamab mafodotin ha portato anche a miglioramenti clinicamente significativi in tutti gli endpoint secondari di efficacia, compreso un raddoppio del tasso di risposta completa (risposta completa stringente più risposta completa), del tasso di negatività della malattia minima residua (MRD) e della durata mediana della risposta (DOR).
Grazie agli oltre 820.000 euro raccolti dal 2018 ad oggi, ad un co-finanziamento di MSD di 350.000 euro e a più di 5.700 sostenitori, è stato possibile realizzare 80 progetti su tutto il territorio nazionale: numeri importanti che ben sintetizzano il successo dell’iniziativa MSD CrowdCaring, che festeggia il suo quinto anno di attività. MSD CrowdCaring nasce per supportare progetti innovativi volti a migliorare la Salute e la Qualità di Vita delle Persone favorendo l’Inclusione e la Diversità, senza che la disabilità, la malattia o altra forma di condizione sfavorevole possano costituire un limite. Un’iniziativa che conferma l’impegno in Corporate Social Responsibility (CSR) di MSD, multinazionale americana leader nel settore farmaceutico, in Italia da 68 anni, che cofinanzia i progetti accolti nella piattaforma contribuendo alla loro realizzazione. Un percorso che l’azienda ha confermato di voler proseguire, in occasione di un evento celebrativo che ha visto la partecipazione della Presidente e Amministratrice Delegata di MSD Italia, Nicoletta Luppi, del Rappresentante Legale di Eppela, Paola D’Agostino, e altri illustri ospiti quali Marcella Mallen, Presidente ASviS, On. Annarita Patriarca, XII Commissione Affari Sociali, Camera dei Deputati, On. Gian Antonio Girelli, XII Commissione Affari Sociali, Camera dei Deputati, da sempre molto attenti e focalizzati sul tema dell’inclusione. L’annuncio MSD è in linea con il suo impegno nella CSR per cui eroga ogni anno oltre 3 miliardi di dollari. È proprio quell’“impegno oltre la ricerca”, uno dei capisaldi di MSD, che consente di perseguire l’eccellenza Ambientale, Sociale e di Governance (ESG), in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), all’interno di un ecosistema sanitario in rapida evoluzione. I progetti selezionati che raggiungono gli obiettivi di “finanziamento dal basso” accedono ad un co-finanziamento da parte di MSD Italia nel ruolo di “Mentor”, con l’obiettivo di contribuire al finanziamento e alla realizzazione dei migliori progetti relativi in particolare: all’abbattimento delle barriere e dei limiti causati da disabilità, malattia o diversità; alla creazione di un network inter-generazionale, favorendo l’abbattimento del gap generazionale; ad iniziative che promuovono l’uguaglianza di genere, lo sviluppo di ambienti di lavoro inclusivi, la creazione/sviluppo di network di supporto reciproco per le donne.
Per approfondimenti: https://www.eppela.com/mentor/25/msd-crowdcaring
L’impegno di tutte le forze politiche nella tutela dei diritti dei pazienti oncologici e onco-ematologici ha connotato per il secondo anno consecutivo la celebrazione del “World Cancer Day” da parte del Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”. Il Gruppo, che compie nel 2024 dieci anni di attività e impegno a sostegno dei pazienti, riunisce 45 Associazioni pazienti, una Commissione tecnico-scientifica e un Intergruppo parlamentare “Insieme per un impegno contro il cancro” con il quale lavora fianco a fianco, al fine di mettere in campo proposte fattibili e sostenibili, che consentano di raggiungere l’obiettivo prioritario del Gruppo: umanizzare le cure con interventi psico-sociali che migliorino la salute e la qualità di vita dei malati, e favoriscano una presa in carico globale della persona affetta da tumore. Come primo passo nel nuovo anno, è approdato nell’Aula della Camera per la discussione generale il testo unificato del disegno di legge che disciplina in materia di comporto e permessi per i lavoratori, pubblici e privati, affetti da malattie oncologiche e onco-ematologiche. Un importante passo avanti nell’iter che dovrebbe portare nel 2024 all’approvazione finale del DDL. Soddisfazione da parte delle 45 Associazioni pazienti afferenti al Gruppo che in stretta collaborazione con i parlamentari, senza distinzione di colore politico, lavorano da tempo sul tema del comporto e dei permessi per i lavoratori e le lavoratrici affetti da tumore. "Esprimiamo soddisfazione per l’arrivo alla Camera del DDL per i lavoratori e lavoratrici affetti da malattie tumorali: è un passaggio verso la sua approvazione, che auspichiamo più rapida possibile nell’interesse dei pazienti ancora produttivi che, oltre a dover affrontare i trattamenti e i controlli, incontrano diverse difficoltà nella propria attività lavorativa – dichiara Annamaria Mancuso, Presidente di Salute Donna ODV e Coordinatrice del Gruppo di advocacy – esprimiamo i nostri ringraziamenti per tutti coloro che in questi anni ci hanno sostenuto nella lotta portata avanti per tutelare i diritti fondamentali dei pazienti, in primo luogo i politici. L’obiettivo da raggiungere è quello di non lasciare soli i pazienti e migliorare la loro salute e la qualità di vita portando nei reparti oncologici e onco-ematologici l’umanità che deve a nostro avviso inevitabilmente coniugarsi con il progresso scientifico". Di umanizzazione delle cure, di interventi psicosociali per migliorare la salute e la qualità di vita dei malati e favorire una presa in carico globale del paziente/persona ne ha parlato anche la testimonial della giornata Carolyn Smith, ballerina, coreografa e star televisiva, raccontando la sua esperienza di paziente oncologica. "Sono molto onorata di aver partecipato ad un evento come questo. I pazienti devono poter diventare parte attiva e proattiva delle scelte che potranno cambiare la sanità di domani". Il 2024 sarà un anno molto impegnativo – sostiene l’On. Vanessa Cattoi, Coordinatrice dell’Intergruppo parlamentare “Insieme per un impegno contro il cancro” alla Camera – come Intergruppo ci poniamo diversi obiettivi: in primo luogo, consentire ai pazienti oncologici di partecipare in modo strutturato ai processi decisionali in ambito sanitario; in secondo luogo, chiudere la proposta di legge in merito alle ore di comporto e ai permessi di lavoro in favore dei pazienti; vorremmo riuscire poi a calendarizzare in Commissione la proposta di legge sulla figura dello psico-oncologo molto importante per le persone affette da tumore e per le loro famiglie".
Un invio umanitario di farmaci plasmaderivati salvavita partirà in questi giorni per rispondere alle esigenze della popolazione di pazienti con malattie emorragiche congenite residenti nella Striscia di Gaza, dove l’accesso al servizio sanitario e alle terapie è impossibile da ottobre 2023. La spedizione in partenza, che porterà nei territori palestinesi 500.000 unità internazionali di Fattore VIII della coagulazione donate dalla Regione Emilia-Romagna, si è resa possibile grazie al coordinamento del Centro Nazionale Sangue (Istituto Superiore di Sanità) e alle operazioni di ponte aereo umanitario UE (EU HAB) dell’European Civil Protection and Humanitarian Aid Operations (ECHO) che ha in capo la logistica in accordo con la Mezzaluna Rossa Egiziana e Palestinese. Le operazioni di volo del ponte aereo umanitario dell’UE mirano a rafforzare le risposte umanitarie o di emergenza nei paesi in contesti fragili. Questi voli aiutano a colmare lacune critiche facilitando la fornitura di aiuti umanitari, assistenza di emergenza e il trasporto di personale umanitario quando necessario. L’attuale situazione di emergenza e crisi umanitaria è stata fortemente denunciata negli ultimi mesi dalle Associazioni di pazienti e dal Ministero della Salute Palestinese (PMoH) che dallo scoppio delle ostilità hanno richiesto più volte alla Comunità Internazionale l’invio di questi farmaci salvavita e l’istituzione di corridoi umanitari. All’appello si sono uniti nei giorni scorsi anche FedEmo (Federazione delle Associazioni Emofilici Italiani) e la Fondazione EMO. La spedizione in partenza si inquadra nel più ampio sostegno che da anni la Cooperazione italiana dedica al miglioramento dei livelli di assistenza sanitaria ai pazienti ematologici palestinesi, in cura per patologie congenite quali emofilia e talassemia attraverso il progetto Haemo_PAL finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. Una volta valutati gli esiti di questa prima spedizione sarà possibile programmarne altre, in modo da incontrare il fabbisogno specifico della comunità dei pazienti e rendere loro accessibile una possibilità di cura.