Si tratta di un obiettivo ambizioso che la European Citizens’ Initiative, supportata dall’European Respiratory Society (ERS), vuole raggiungere, insieme a quello di avere la prima generazione europea senza tabacco entro il 2030. L’ERS invita la sua rete ad aderire alla nuova campagna, lanciata di recente dall'iniziativa dei cittadini europei, che esorta i cittadini dell'Unione europea a sostenere le richieste per un ambiente e una generazione senza tabacco. La campagna ha tempo fino a gennaio 2024 per raccogliere un milione di firme in tutta l'Unione europea. Una volta raggiunto il milione di firme convalidate, la Commissione europea è obbligata a rispondere e ad agire. Può firmare qualsiasi cittadino dell'UE che abbia l'età per votare alle elezioni del Parlamento europeo.
La campagna mira a raggiungere diversi obiettivi chiave, tra cui:
• promuovere la prima generazione europea senza tabacco entro il 2028, ponendo fine alla vendita di prodotti a base di tabacco e nicotina ai cittadini nati dal 2010;
• creare una rete europea di spiagge e argini fluviali senza tabacco e mozziconi, rendendo questi spazi più salubri e ambientalmente sostenibili;
• istituire una Rete Europea di Parchi Nazionali senza tabacco e senza mozziconi, rendendoli più sani, riducendo la contaminazione e il rischio di incendi;
• estendere gli spazi all'aperto senza fumo e vapori, soprattutto quelli frequentati da minori (parchi, piscine, centri e manifestazioni sportive, terrazze di spettacoli e ristoranti);
• eliminare la pubblicità del tabacco e la presenza nelle produzioni audiovisive, nei social media, affrontando in particolare la pubblicità nascosta attraverso influencer e l'inserimento di prodotti;
• finanziare progetti di ricerca e sviluppo per le malattie causate dal consumo di tabacco per migliorarne la prognosi e renderle curabili.
Il consumo di tabacco è la principale causa di malattie prevenibili e morte prematura in tutta Europa e la campagna dell'iniziativa dei cittadini europei è in linea con la politica dell'ERS sul controllo del tabacco.
Iniziativa dei cittadini europei (europa.eu)

Vivere vicino a una strada trafficata aumenta i livelli di stress, influisce sul sonno ed espone a un maggior rischio di sviluppare l'acufene. Lo evidenzia un nuovo studio con dati provenienti da 3.5 milioni di danesi, condotto dai ricercatori del dell'Università della Danimarca meridionale (SDU). È la prima volta che emerge una correlazione tra l'esposizione al rumore del traffico e gli esiti relativi all'udito. Lo studio ha rilevato più di 40.000 casi di acufene e per ogni dieci decibel di rumore in più nelle case delle persone, il rischio di sviluppare l'acufene aumenta del 6%, affermano i ricercatori. È necessario concentrarsi maggiormente sull'importanza del rumore del traffico per la salute. È allarmante che il rumore sembri aumentare il rischio di tinnito, malattie cardiovascolari e demenza, tra le altre malattie. Un altro dato che è emerso è quello relativo al rumore notturno, che potrebbe essere anche peggiore per la salute. Influisce sul sonno, che è così importante per ripristinare la nostra salute sia fisica che mentale. Oltre a prendere misure per ridurre il livello di rumore all’interno delle abitazioni è anche necessario che il rumore del traffico sia considerato un rischio per la salute da prendere in considerazione nella pianificazione urbanistica e nelle decisioni politiche. (Cantuaria ML, et al. Environmental Health Perspectives 2023. DOI: 10.1289/EHP11248)

La Federazione degli Oncologi, Cardiologi e Ematologi (FOCE) e il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) lavoreranno insieme per promuovere progetti di sensibilizzazione e informazione sulla prevenzione del cancro e di altre malattie. Il prof. Francesco Cognetti (per FOCE) e il presidente Giovanni Malagò (per il CONI) hanno firmato un Protocollo d’Intensa della durata di tre anni. Saranno avviate iniziative dedicate all’interna popolazione (adolescenti, adulti, anziani) anche all’interno di scuole e università. Verranno coinvolti come testimonial autorevoli atleti e rappresentanti del mondo dello sport. Sarà promossa anche l’informazione sulla ricerca medico-scientifica volta a migliorare i sistemi di diagnosi e cura di pericolose patologie.
“è un grande onore collaborare con i vertici del CONI per nuove campagne rivolte ad un tema importante come la salute – sottolinea il prof. Francesco Cognetti, Presidente di FOCE -. Insisteremo soprattutto su un aspetto ancora sottovalutato da troppi italiani che è l’importanza terapeutica dell’attività fisica. Eppure il 33% dei nostri connazionali è completamente sedentario e questo pericoloso vizio non risparmia nemmeno gli adolescenti e i bambini. Il Covid-19 e la pandemia hanno senza dubbio peggiorato questa tendenza soprattutto tra i più giovani. Ora dobbiamo invertire la tendenza spiegando in modo chiaro come un po’ di sano moto deve essere considerato un “investimento” salva vita. ”. “Anche per noi è un piacere poter lavorare insieme ad una Federazione che riunisce e rappresenta migliaia di professionisti della sanità operanti in settori così importanti e critici come quelli relativi alla patologie oncologiche, cardiologiche ed ematologiche” – conclude Giovanni Malagò, Presidente del CONI

L’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha accolto favorevolmente la domanda di autorizzazione all’immissione in commercio per exagamglogene autotemcel (exa-cel) per il trattamento dei pazienti affetti da anemia falciforme o da beta-talassemia dipendente dalle trasfusioni. La presentazione della domanda di autorizzazione all’immissione in commercio è supportata dai risultati di due studi globali di Fase 3 volti a valutare exa-cel come terapia somministrata una sola volta in un'unica dose in persone affette da anemia falciforme o da beta-talassemia dipendente dalle trasfusioni. Exa-cel, precedentemente noto come CTX001, è una terapia genica sperimentale autologa, ex vivo, condotta con la tecnica di editing genico CRISPR/Cas9, in corso di valutazione per i pazienti affetti da beta-talassemia dipendente dalle trasfusioni o anemia falciforme caratterizzate da crisi vasocclusive ricorrenti, nell’ambito delle quali le cellule staminali ematopoietiche del paziente stesso vengono modificate per produrre livelli elevati di emoglobina fetale (emoglobina F; HbF) nei globuli rossi.

È online dal 9 gennaio renalcare.it, la prima piattaforma online italiana attualmente dedicata a due condizioni associate alla malattia renale cronica (MRC) di crescente interesse per medici nefrologi e pazienti: l’Iperparatiroidismo Secondario e il Prurito uremico. Il sito è realizzato da CSL Vifor, azienda farmaceutica di riferimento internazionale per terapie innovative mirate alla gestione della carenza di ferro, per la dialisi, per le malattie nefrologiche e nel campo delle malattie rare. Renal Care nasce per aumentare la consapevolezza della MRC e delle sue complicanze, grazie a due sezioni separate, con contenuti differenziati ed organizzati in funzione di una navigazione scorrevole ed efficace: da un lato offre informazioni ed aggiornamenti per il personale medico, in particolare nefrologi, e dall’altro sensibilizza i pazienti sull’Iperparatiroidismo Secondario e sul Prurito uremico. L’obiettivo di Renal Care è colmare un gap a livello di informazione favorendo un dialogo più esteso tra medici e pazienti. Contrastare la lenta e progressiva compromissione della salute renale passa anche attraverso una maggiore consapevolezza sull’Iperparatiroidismo Secondario e sul Prurito uremico. Alessandra Antonello, Medical Director di CSL Vifor afferma: “il prurito associato alla malattia renale cronica rappresenta una complicanza fastidiosa e debilitante in una percentuale importante di pazienti in trattamento dialitico, dimostrandosi ancora un grande bisogno irrisolto. Analogamente, l’iperparatiroidismo secondario nel malato renale cronico spesso non viene prontamente preso in considerazione e gestito nelle sue fasi iniziali, esponendo il paziente ad importanti rischi nelle fasi più avanzate della malattia”. Tutti questi argomenti sono approfonditi all’interno della piattaforma Renal Care mediante contenuti ed informazioni validate scientificamente, da cui trarre le risposte alle domande più importanti sulla MRC e sulle sue principali complicanze.